index_italian_m Grammatica essenziale 2011
| PARTE 4 APPENDICI |
| TAUTOLOGIE La tautologia consiste nel ripetere lo stesso concetto (con una sola parola o un’intera frase). Come è evidente, in uno scritto rappresenta un difetto, a meno che non abbia una funzione stilistica. Esistono però anche tautologie misconosciute, nel senso che, ignorando l’etimologia di un vocabolo, accade di aggiungergli specifiche o attributi che già sono impliciti nel termine stesso. Eccone qualche esempio: ●protagonista principale p protagonista deriva dal greco e significa letteralmente “primo attore”, per cui l’aggettivo principale è di troppo; ●bella calligrafia p calligrafia deriva dal greco e vuol dire “bella scrittura”, quindi il bella è superfluo (però la locuzione è entrata in uso); ●panacea di tutti i mali p panacea deriva dal greco e significa “che cura tutti i mali”, quindi basta il termine da solo; ●caratteristica tipica p nel termine caratteristica è già implicito un concetto di tipicità, di carattere particolare; ●previsioni per il futuro p le previsioni, per loro natura, sono possibili solo per il futuro, ed è quindi inutile dirlo; ●un caso particolare di tautologia è quello dei cosiddetti acronimi ridondanti, come virus HIV: la parola virus rappresenta una ripetizione, poiché è un termine compreso nell’acronimo Human Immunodeficiency Virus; ●molti verbi riflessivi coniati con il prefisso auto- (= da sé) sono tautologici e andrebbero evitati: autoaccusarsi = accusarsi PLEONASMO E RIDONDANZA ●Il pleonasmo è una parola o espressione che sia dal punto di vista grammaticale sia dal punto di vista concettuale risulta superflua, non necessaria. Ad esempio, a me mi piace quel film; il libro di cui ne ho parlato pocanzi; ha lasciato casa sua con la sua macchina. ●La ridondanza indica un eccesso di termini che non aggiungono nulla alla frase in cui sono inseriti, e che pertanto potrebbero essere omessi senza compromettere la comprensione (es. non siamo stati in grado di poter partecipare: “essere in grado” già comprende il concetto di “potere”). Anche le false alternative introducono una sovrabbondanza di termini del tutto inutile (es. dimmi se vieni o no = dimmi se vieni). Va notato che il confine tra pleonasmo, ridondanza e tautologia è piuttosto labile, e che talvolta si verifica una compresenza dei tre fenomeni. |