index_italian_m Grammatica essenziale 2011
| SINTASSI - I COMPLEMENTI |
| ◗ Complementi di Luogo ●STATO IN LUOGO. Indica dove si svolge una determinata azione. Può essere introdotto dalle preposizioni in, a, su, sopra, sotto, tra, fra (e relative preposizioni articolate), fuori, dentro; da locuzioni come accanto a, nei pressi di, nelle vicinanze di, all’interno di; dalle particelle ci e vi e da avverbi come qui, qua, là, lí, lassú e laggiú (in questi casi si parla di complemento avverbiale): mia nonna vive nel Lazio ho visitato quell’albergo: vi soggiornano molti turisti ●MOTO A LUOGO. Indica verso quale luogo si muove una persona o cosa oppure è diretta un’azione. Può essere introdotto dalle preposizioni in, a, per, su (e relative preposizioni articolate), verso, sopra, sotto, fuori, dentro e da locuzioni come in direzione di, dalle parti di, alla volta di, dalle particelle ci e vi e da avverbi come qui, qua, là, lí, lassú e laggiú: per le vacanze andrò al mare «Quando verrai da me?» «Ci verrò il mese prossimo» ●MOTO DA LUOGO. Indica da quale luogo proviene una persona o ha inizio un’azione. Può essere introdotto dalle preposizioni da, di (e relative preposizioni articolate), dalle locuzioni avverbiali da qui, da qua, da lí, da là e dalla particella ne: gli ambasciatori sono partiti da Torino ho fatto un viaggio a Londra: ne arrivo giusto ora ●MOTO PER LUOGO. Indica attraverso quale luogo si svolge un’azione. È introdotto dalle preposizioni da, in, per (e relative preposizioni articolate), attraverso e dalla locuzione in mezzo a: per raggiungere la cucina bisogna passare per il corridoio Tutti i complementi di luogo possono avere anche valore figurato: sei nel giusto se pensi che non ti abbia mai tradito grazie a quell’esperienza sono giunto alla totale serenità esco da un periodo di grande ansia spesso si ottengono risultati solo navigando attraverso le difficoltà ◗ Complemento di Materia Il complemento di materia indica di che cosa è fatto ciò di cui si parla ed è retto dalle preposizioni di e (meno propriamente) in: Rosanna possiede un bellissimo trenino di legno ➤Saperne di piú: a volte il complemento di materia può essere sostituito da un aggettivo, ad esempio ligneo (= di legno), bronzeo (= di bronzo), vitreo (= di vetro), eburneo (= di avorio), crisoelefantino (= d’oro e avorio). FATTO DI OPPURE LAVORATO IN ? Come accennato in precedenza (vedi pag. 113), il complemento di materia è retto elettivamente dalla preposizione di, che sottintende l’espressione fatto di (es. armadio di legno = fatto di legno). La preposizione in, entrata da tempo nell’uso, è ormai tollerata benché impropria (es. armadio in legno) e, secondo alcuni grammatici, è addirittura da preferire nei casi in cui non sottintenda il vero e proprio materiale costitutivo ma la tipologia di lavorazione (es. poltrona in similpelle = lavorata in similpelle). ◗ Complemento di Mezzo o Strumento Il complemento di mezzo o strumento indica la cosa o la persona per mezzo della quale si svolge l’azione. È introdotto dalle preposizioni con, di, a, in, per (e relative preposizioni articolate), mediante, tramite, attraverso e da locuzioni come per mezzo di, ad opera di, grazie a: la manifestazione è stata un successo grazie all’impegno profuso ho saputo di quell’annuncio tramite Lucio Strumenti “nascosti”. Alcune espressioni comuni celano un complemento di mezzo non immediatamente riconoscibile: ad esempio, motore a scoppio (= che funziona mediante uno scoppio), barca a vela (= che si muove grazie alla vela), lampada a gas (= che si accende per mezzo del gas), orologio al quarzo (= che misura il tempo grazie alle oscillazioni di un cristallo di quarzo). ◗ Complemento di Modo o Maniera Il complemento di modo o maniera indica il modo in cui si svolge un’azione ed è introdotto dalle preposizioni di, a, in, con, per e da locuzioni come al modo di, a guisa di, in maniera di: ho lavorato di buzzo buono ●Costituiscono dei complementi di modo anche: • avverbi come bene, male, spiccatamente, moderatamente; • locuzioni avverbiali come all’amatriciana, alla parmigiana, alla tirolese, alla marinara, alla zuava, alla maschio; • locuzioni avverbiali come alla rinfusa, a vanvera, a malincuore. ◗ Complemento Oggetto Il complemento oggetto è il complemento diretto per antonomasia ed è usato in dipendenza di verbi transitivi; indica l’oggetto su cui si riversa l’effetto dell’azione: Leonardo ha acquistato una barca ●Esistono anche complementi oggetto partitivi, che come tali sono introdotti dagli articoli partitivi (vedi pag. 29): mi hanno rifilato delle cianfrusaglie ●Oltre che da un sostantivo il complemento oggetto può essere costituito da qualsiasi altra parte del discorso, come un pronome, una congiunzione o un verbo: non mi ha spiegato il perché desiderava soltanto incontrarlo ➤Saperne di piú: il complemento oggetto si trova prevalentemente posposto al verbo che lo regge, ma può anche precederlo (es. l’annuncio l’avevo già dato ieri). In poesia questa posizione è spesso usata come artificio retorico (es. Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori... io canto). ◗ Complemento di Origine Il complemento di origine indica il luogo, il ceto, la famiglia o la condizione da cui qualcuno o qualcosa proviene. Introdotto dalle preposizioni di e da (e relative preposizioni articolate), determina aggettivi come oriundo, nativo, originario e verbi come nascere, sorgere, derivare, discendere: la mia famiglia è originaria del Piemonte i Carolingi discendono da Carlo Magno ◗ Complemento di Paragone Il complemento di paragone indica il secondo termine di un confronto, che può esprimere un rapporto di: ●maggioranza o minoranza: in questo caso determina un aggettivo o un avverbio al grado comparativo ed è introdotto dalla preposizione di (e relative preposizioni articolate) o dalla congiunzione che: Simona è meno timida di Stefania i viaggi in mare possono essere piú solitari che quelli nel deserto ➤Attenzione: se il confronto è tra due aggettivi che si riferiscono alla stessa persona o cosa è d’obbligo il che: Tiziano è piú sportivo che studioso ●uguaglianza: in questo caso il complemento di paragone è introdotto dall’avverbio quanto (anche in correlazione con tanto) o dalla congiunzione come: Giovanna è (tanto) intelligente quanto sensibile il mare era lucente come uno specchio ◗ Complemento Partitivo Il complemento partitivo indica il tutto di cui il termine che lo regge esprime una parte; è introdotto dalle preposizioni di (e relative preposizioni articolate) e tra: due di voi devono assolutamente cedere tra tutti, noi siamo i tifosi meno accaniti ●Il complemento partitivo determina per lo piú: • numerali (es. quaranta di questi quadri sono falsi); • pronomi indefiniti (es. alcuni dei miei zii hanno superato l’ottantina); • pronomi interrogativi (es. chi di noi può dirsi esente da macchia?); • avverbi di quantità (es. la nonna mi ha offerto un po’ di torta); • sostantivi indicanti quantità (es. la maggior parte dei gatti non ama l’acqua); • aggettivi di grado superlativo relativo (es. Giovanni è il piú atletico dei partecipanti). Non confondiamo il partitivo. Il complemento partitivo non va confuso con altri complementi introdotti dalle stesse preposizioni. Vanno tenute presenti alcune semplici norme: innanzitutto che il complemento partitivo indica un tutto; inoltre che risponde alle domande «tra chi? tra che cosa?». Per contro, il complemento di stato in luogo risponde alla domanda «dove?» e il complemento di specificazione alle domande «di chi? di che cosa? ». Un’insidia è rappresentata dalla possibile confusione con il complemento oggetto partitivo (vedi pag. 138), che può ingannare in quanto introdotto da un articolo partitivo (del, della ecc.), ma si distingue perché direttamente legato al verbo e risponde alle domande «chi? che cosa?». ◗ Complementi Predicativi del soggetto e dell’oggetto Il complemento predicativo del soggetto è un sostantivo o un aggettivo riferito al soggetto che ha la funzione di completare il senso del verbo: Simona mi sembra insoddisfatta ●È anticipato dai verbi copulativi (tra cui gli estimativi, elettivi e appellativi in forma passiva) e può essere introdotto da avverbi, preposizioni e locuzioni come per, da, come, in qualità di: il figlio di Rosa cresce forte e sano Giorgio Napolitano è stato eletto presidente nel 2006 come cittadino comune non posso far molto Il complemento predicativo dell’oggetto è un sostantivo o un aggettivo riferito al complemento oggetto che ha la funzione di completare il senso del verbo: mi ha reso la vita invivibile ●Può essere anticipato dai verbi elettivi, estimativi e appellativi usati in forma attiva e introdotto da avverbi, preposizioni e locuzioni come per, da, come, in qualità di: mi convocarono in qualità di revisore ◗ Complemento di Qualità Il complemento di qualità indica una qualità o un tratto distintivo di qualcuno o qualcosa. È introdotto dalle preposizioni semplici di, a, da, con e dalle rispettive preposizioni articolate e dipende solitamente da un sostantivo o da verbi come sembrare ed essere: ho sempre ammirato le persone dal piglio deciso l’appartamento di Luisa mi sembra di grido ◗ Complemento di Quantità Il complemento di quantità indica misure e quantità e può essere introdotto dalle preposizioni di, da e per o da nessuna preposizione: abbiamo bevuto in due una bottiglia di un litro il piccolo Alessandro pesa 5 chili ◗ Complemento di Sostituzione Il complemento di sostituzione indica la persona o la cosa che viene sostituita ed è introdotto dalla preposizione per e dalle locuzioni al posto di, al posto mio, in luogo di, invece di, in vece mia, in cambio di: mi hanno portato un caffè invece del tè ◗ Complemento di Specificazione Il complemento di specificazione ha la funzione di specificare il valore del sostantivo che determina ed è introdotto dalla preposizione di e dalle preposizioni articolate che ne derivano: la mamma di Cristina è molto affabile ●Oltre a sostantivi, il complemento di specificazione può determinare anche: • aggettivi quali degno, desideroso, timoroso: Luigi è sempre stato avido di successo • verbi intransitivi (come disporre, ridere), pronominali (come ricordarsi, fidarsi) e transitivi (come persuadere, avvertire). In questi casi è però piú corretto parlare di complemento oggetto indiretto. ●Il complemento di specificazione può essere costituito anche dalla particella pronominale ne: ho insistito per avere un gatto e ora devo occuparmene (ne = di lui) Il complemento di specificazione può assumere valenze diverse: ●Con i sostantivi che indicano sentimenti può avere valore oggettivo o soggettivo: il desiderio di fama lo ha trasformato in una persona cinica (qui ha valore oggettivo, perché equivale a il desiderare la fama) il desiderio del padre di vederlo laureato lo ha sempre accompagnato (qui ha valore soggettivo, perché è il padre a nutrire il desiderio) ●Con i sostantivi indicanti cose che vengono composte, comprate, ideate ecc. indica appartenenza: la penna di Andrea è nuova; le opere di Bach sono immortali ●Può sostituire un aggettivo: l’agnello di Pasqua (= pasquale) |