index_italian_m Grammatica essenziale 2011


SINTASSI
 
I COMPLEMENTI
Detti anche determinanti o espansioni, i complementi servono a perfezionare
l’enunciato della frase, piú precisamente servono a meglio determinare
l’elemento della frase dal quale dipendono; questo può essere un verbo, un
nome o un aggettivo:
Maria ha comprato una valigia
il cane di Livio è sempre affettuoso
Antonella vive in una casa rossa
✎Nota etimologica: la parola “complemento” deriva dal verbo latino complere,
che significa “riempire”, “completare”.
I complementi si suddividono in tre categorie: diretti, indiretti e avverbiali.
●I complementi diretti (complemento oggetto e complementi predicativi)
sono quelli che si collegano direttamente – ossia senza preposizioni – all’elemento
che determinano (in genere si tratta del verbo):
ho mangiato un gelato buonissimo
●I complementi indiretti (gruppo cui appartiene la maggior parte dei complementi)
sono quelli che si collegano all’elemento che determinano mediante
preposizioni semplici o articolate:
ho mangiato il gelato della zia
●I complementi avverbiali sono quelli costituiti appunto da avverbi o locuzioni
avverbiali e svolgono la stessa funzione dei complementi indiretti:
ho mangiato velocemente (= con velocità) il gelato della zia




I COMPLEMENTI IN ALTRE LINGUE
Nelle lingue latina, greca e tedesca esistono le declinazioni, cioè alcune parti del discorso
assumono forme diverse a seconda del complemento che esprimono; queste
forme sono dette casi. In tedesco esistono quattro casi: nominativo (che esprime il soggetto
e il complemento predicativo del soggetto), genitivo (che esprime il complemento
di specificazione), dativo (che esprime il complemento di termine) e accusativo (che
esprime il complemento oggetto). Il latino e il greco hanno anche il vocativo (che esprime
il complemento di vocazione) e il latino l’ablativo, una sorta di caso tuttofare che
esprime diversi complementi. Un esempio di nominativo/genitivo (= la parola/della parola)
nelle tre lingue: verbum/verbi; o lógos/toû lógou; das Wort/des Wortes. L’uso delle
preposizioni modifica la valenza dei casi e permette di esprimere tutti i complementi.


Segue un’esposizione dei complementi piú importanti, descritti nelle loro
funzioni ed enumerati in ordine alfabetico.


◗ Complementi di Abbondanza e Privazione
Il complemento di abbondanza (introdotto da di) e quello di privazione
(introdotto da di e senza) indicano rispettivamente ciò di cui sono ricche
o prive le persone o cose di cui si parla:
quella rivista trabocca di immagini
quello è un individuo senza scrupoli
●Il complemento di abbondanza può essere introdotto da:
• aggettivi come ricco, dotato, munito, pieno, traboccante;
• verbi come abbondare, traboccare, ornare, fornire.
●Il complemento di privazione può essere introdotto da:
• aggettivi come privo, carente, bisognoso, mancante;
• verbi come privare, spogliare, aver bisogno, mancare.
●Sia il complemento di abbondanza sia quello di privazione possono essere
costituiti anche dalla particella pronominale ne:
a casa mia ci sono molti cuscini: ne è ricco soprattutto il soggiorno


●Con i sostantivi appartenenti alla stessa area semantica degli aggettivi e
dei verbi indicati, anziché il complemento di abbondanza/privazione, si
ha il complemento di specificazione:
il bisogno di affetto accomuna un po’ tutti
(bisogno non è né un aggettivo né un verbo, per cui di affetto
è complemento di specificazione)
aveva bisogno di affetto e lo dichiarava apertamente
(aveva bisogno è una voce verbale, per cui di affetto
è complemento di privazione)
●Per distinguere il complemento di abbondanza da quello di mezzo è sufficiente
provare a sostituire la preposizione di con la preposizione con o
locuzioni di analogo significato. Se la sostituzione è possibile si è di fronte
a un complemento di mezzo:
ho riempito di fogli il cassetto
(la preposizione di può essere sostituita con la locuzione per mezzo di,
per cui il complemento è di mezzo)
il cassetto è pieno di fogli
(la preposizione di non può essere sostituita con la locuzione
per mezzo di, per cui il complemento è di abbondanza)






◗ Complementi di Agente e Causa efficiente
Il complemento d’agente, introdotto dalla preposizione da, indica l’essere
animato che compie l’azione, espressa da un verbo in forma passiva:
il letto è stato rifatto dalla governante
Se a compiere l’azione, sempre espressa in forma passiva, è un essere
inanimato, si parla di complemento di causa efficiente:
Anna è stata pervasa da un effluvio di fiori
●Oltre che dalla preposizione da e dalle preposizioni articolate che ne
derivano, i complementi d’agente e di causa efficiente possono essere
introdotti da locuzioni come ad opera di, da parte di:
ho avuto quel regalo da parte di mio fratello
●Entrambi i complementi possono essere costituiti dalla particella pronominale
ne:
abbiamo assistito a quello spettacolo e ne siamo stati colpiti
◗ Complemento di Allontanamento o Separazione
Il complemento di allontanamento o separazione indica la cosa, il luogo
o la persona da cui qualcuno o qualcosa si allontana o separa; è introdotto
dalla preposizione da e dalle sue preposizioni articolate (rari o desueti
i casi in cui si usa la preposizione di):
me ne sono andato dalla Campania per motivi di lavoro
●Il complemento di allontanamento è introdotto da:
• verbi come allontanare, allontanarsi, separare, dividere, distinguere,
liberare;
• sostantivi come lontananza, libertà, separazione;
• aggettivi come lontano, diverso, differente, libero.



◗ Complemento di Argomento
Il complemento di argomento indica l’argomento, il tema, l’ambito di cui
si parla; è introdotto dalle preposizioni di, su (e dalle loro preposizioni articolate),
sopra, circa e da locuzioni come riguardo a, intorno a, in merito
a, a proposito di:
questo libro tratta di leggi
ho partecipato a un convegno sull’oncologia
abbiamo discusso tutta la notte in merito alla vostra proposta

●Il complemento di argomento
è retto da:
• verbi come parlare, discutere,
trattare, scrivere;
• sostantivi come discorso,
libro, convegno, ricerca.
◗ Complemento di Causa
Il complemento di causa indica il motivo per cui si svolge l’azione
espressa dal verbo:
piansi di gioia
Può essere introdotto dalle preposizioni semplici di, a, da, con, per, dalle
corrispondenti preposizioni articolate e da locuzioni come in conseguenza
di, a motivo di, a causa di, per via di; è retto da verbi, sostantivi
o aggettivi:
urlai dal dolore
era orgoglioso del risultato conseguito
la delusione per il fallimento lo tormentò tutta la vita
◗ Complementi di Colpa e Pena
Il complemento di colpa indica il reato o la colpa di cui una persona è accusata
ed è di norma introdotto dalle preposizioni di e per (e preposizioni
articolate che ne derivano). Il complemento di pena indica la pena o la
punizione inflitta ed è introdotto in genere dalle preposizioni di, a, con,
per (e preposizioni articolate che ne derivano):
Ugo fu tacciato di egoismo; l’omicida è stato condannato all’ergastolo





SI DICE, NON SI DICE
Quando il complemento di argomento è introdotto
dalla locuzione riguardo a, la a è
obbligatoria e non può essere omessa: si dice
riguardo a qualcosa, non riguardo qualcosa.



●I verbi come assolvere, prosciogliere e scagionare non reggono il complemento
di colpa ma quello di separazione:
è stato prosciolto dall’accusa di peculato
●I sostantivi e gli aggettivi appartenenti alla stessa area semantica dei verbi
reggenti il complemento di colpa introducono il complemento di specificazione
e non quello di colpa:
l’imputazione di omicidio decadde
(imputazione è un sostantivo, non un verbo, per cui di omicidio
è complemento di specificazione e non di colpa)
 
 


index_italian_m Grammatica essenziale 2011