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SINTASSI
 
L’ATTRIBUTO
L’attributo è un aggettivo – qualificativo, dimostrativo, indefinito, possessivo,
numerale, interrogativo o esclamativo – o un participio con valore aggettivale
che serve per attribuire una caratteristica al sostantivo cui si riferisce
(soggetto, complementi, apposizione e nome del predicato); pertanto
non può avere funzione autonoma:
la cara zia era una saggia donna; quella bicicletta è rossa
avete ricevuto molti doni; Simona dovrà superare due test
avrei preferito parlare con i tuoi amici; che cosa vuoi?
quanta fatica abbiamo fatto!; fu svegliato da un rumore assordante
●L’attributo può essere:
• necessario, se la sua presenza è importante per il senso della frase:
non sempre Mario approva la gente assennata
(senza assennata la frase avrebbe un significato assai diverso)


• accessorio, se serve per caratterizzare meglio il sostantivo cui si riferisce:
ieri ho indossato pantaloni e camicia rossa
• esornativo, se indica una caratteristica insita nel sostantivo cui si riferisce:
era calata la nera notte
●A seconda del loro valore gli aggettivi occupano una posizione diversa rispetto
al nome:
• si mettono dopo se indicano una qualità precisa e hanno uguale valore determinante:
un’automobile bianca e nera
• si mettono prima se hanno valore accessorio o esornativo:
una nera e scura notte
• si mettono uno prima e l’altro dopo a seconda che abbiano valore accessorio
o esornativo:
una bianca automobile ecologica
●Oltre agli aggettivi e ai participi aggettivali, possono svolgere la funzione
di attributo anche:
• alcuni avverbi:
la signora qui sotto è sempre molto gentile
il negozio accanto è stato aperto di recente
• alcune espressioni particolari (sintagmi) come di protesta, di facciata,
d’avanguardia, di lusso, di massa, di successo, di polso, di grido, di razza,
di recupero, a pressione, a reazione:
un mio amico ha scritto un libro di successo
i miei cugini viaggiano sempre su un’automobile di lusso
• le proposizioni relative:
i bambini che cantano danno un senso di gioia
L’aggettivo giusto al posto giusto. Per riconoscere la corretta funzione
di un aggettivo e non commettere errori in sede di analisi logica, può essere
utile tenere a mente questi esempi:
ho letto un libro interessante
(interessante = attributo del complemento oggetto; è riferito a libro)
questo libro è interessante
(interessante = nome del predicato; il verbo essere è la copula)
questo libro è risultato interessante
(interessante = complemento predicativo del soggetto; è riferito a libro,
ma serve per completare il significato del verbo)

 
 


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