index_italian_m Grammatica essenziale 2011


SINTASSI
 
IL PREDICATO

Il predicato è l’elemento della frase che dice a proposito del soggetto chi è,
cosa fa, in che stato si trova e che cosa ha subito. Concorda grammaticalmente
con il soggetto secondo le seguenti regole.
●Concorda nella persona e nel numero quando è presente la copula:
la palazzina in cui vivo è molto antica
●Concorda nel numero e nel genere se il nome del predicato è costituito da
un sostantivo variabile nel genere oppure da un aggettivo:
Ugo Foscolo era uno scrittore/Grazia Deledda era una scrittrice
i gelati confezionati non sempre sono buoni quanto quelli artigianali
●Concorda nel numero se il nome del predicato è costituito da un sostantivo
di genere invariabile:
le gazzelle sono animali tipici della savana
●Concorda nella persona e nel numero quando sono presenti le forme semplici
e quelle composte formate con l’ausiliare avere:
Giacomo e Giada vivono qui da anni
Silvia e Francesco hanno vissuto qui per anni
●Concorda nella persona, nel numero e nel genere quando sono presenti le
forme composte formate con l’ausiliare essere:
Enrico e Laura sono partiti la scorsa settimana
●Se il soggetto è costituito da alcuni nomi collettivi o espressioni che indicano
una molteplicità (come la maggior parte, il grosso, centinaio, migliaio)
il verbo può concordare sia alla terza persona singolare sia alla terza
plurale; in quest’ultimo caso si parla di “concordanza a senso”, poiché
si dà peso all’idea di pluralità insita nel nome collettivo piú che al suo
numero grammaticale:
la maggior parte degli sportivi
è salutista
la maggior parte degli sportivi
sono salutisti
●Se il soggetto è costituito da piú
parole diverse in numero, persona
e genere collegate dalla congiunzione
e, il maschile prevale sul
femminile, la prima persona (singolare
o plurale) prevale sulle altre
con accordo alla prima plurale




SI DICE, NON SI DICE
Se il soggetto è seguito dal complemento
di compagnia il verbo deve obbligatoriamente
concordare con il
soggetto. Ad esempio, al vernissage
intervenne il sindaco con gli assessori
e non al vernissage intervennero il
sindaco con gli assessori. Per contro,
sarebbe corretto: al vernissage intervennero
il sindaco e gli assessori.



e la seconda (singolare o plurale) prevale sulla terza con accordo alla
seconda plurale:
Emanuele e Michela sono serissimi
io e Nicola siamo serissimi
tu e Giovanna siete serissimi
●Se il soggetto è costituito da piú termini al singolare collegati dalla congiunzione
o, il verbo va concordato preferibilmente al singolare, ma si accetta
anche la concordanza al plurale:
Davide o Elisa ha preso la mia sciarpa senza volere
Davide o Elisa hanno preso la mia sciarpa senza volere
●Se il soggetto è costituito da piú termini collegati dalle correlative né...
né... il verbo si concorda al plurale; in caso di soggetto posposto è accettata
la concordanza al singolare:
né Anna né Clara mi diedero ragione
non mi diede ragione né Anna né Clara
●Se il soggetto è costituito da piú termini collegati dalle correlative non solo...
ma anche... il verbo concorda con il termine preceduto da ma anche:
non solo Marcello, ma anche noi siamo state offese
◗ Predicato verbale
Il predicato verbale è costituito da un verbo detto predicativo, che indica
un’azione compiuta, subita (o sia compiuta sia subita) dal soggetto. Può
essere attivo, passivo o riflessivo, transitivo o intransitivo, in forma semplice
o composta:
Valerio mangia (verbo attivo)
Valerio è stato sgridato (verbo passivo)
Valerio si lava (verbo riflessivo)
Valerio mangia un gelato (verbo transitivo)
Valerio va dal medico (verbo intransitivo)
●I predicativi sono verbi di senso compiuto che come tali possono essere
usati da soli; tuttavia il piú delle volte per completarne il significato
è necessaria la presenza di complementi. Ad esempio:
• Mario leggeva è una frase che ha senso anche senza determinanti. Mario
leggeva un libro con estrema attenzione è una frase arricchita da determinanti,
che danno ulteriori informazioni;
• Giovanni consegnò è una frase che non ha senso senza determinanti,
la cui presenza diventa quindi obbligatoria: Giovanni consegnò il tema
in orario.



Attenzione: nascere, morire, partire, restare, rimanere, passare sono
alcuni esempi di verbi predicativi assolutamente intransitivi che bastano
da soli a predicare qualcosa del soggetto.
●Anche i costrutti fraseologici e i verbi servili vanno considerati alla
stregua di un unico predicato:
il treno sta per arrivare
la baby sitter è dovuta partire
●Anche il verbo essere, quando ha il significato di esistere, trovarsi, vivere,
appartenere, essere destinato a, può costituire un predicato verbale:
penso, quindi sono
Silvia è a Roma da molti anni
Francesco è di Taranto
quel regalo era per me


LE FRASI NOMINALI

Pur svolgendo un ruolo centrale, il verbo può mancare, o meglio essere sottinteso.
È il caso delle frasi nominali, che sono proprie dei titoli di giornale,
delle espressioni di saluto e augurio, dei proverbi e delle risposte:
scontri e tafferugli in segno di protesta
auguri! buongiorno!
a buon intenditor poche parole
«Preferisci il rosso o il nero?» «Il nero»



◗ Predicato nominale
Il predicato nominale è formato da una voce del verbo essere (copula) seguita
da un nome (con o senza aggettivi) o da un aggettivo che costituisce
il nome del predicato:
le pareti dell’asilo sono rosa
Mario è dottore
✎Nota etimologica: “copula” deriva dal latino copulam, che significa
“unione”, con riferimento alla funzione del verbo essere di legare soggetto
e nome del predicato.
Se a costituire il nome del predicato sono piú aggettivi o piú nomi, questi
possono essere uniti o separati da una congiunzione o da un segno di
interpunzione:
mio padre è severo ma sensibile
Luisa è una dipendente, non una collaboratrice


I VERBI COPULATIVI

Il verbo essere non è l’unico a fungere da copula: esistono anche i cosiddetti
verbi copulativi, suddivisi in tre gruppi:
●verbi come diventare, divenire, farsi, sembrare, parere:
Enrico sembra infelice
●verbi come crescere, nascere, morire, risultare, restare, rimanere:
i miei timori sono risultati fondati
●la forma passiva dei seguenti verbi: estimativi come giudicare, ritenere;
appellativi come chiamare, soprannominare; elettivi come proclamare,
nominare; di altri verbi come creare, fare:
Alessandro il Macedone è stato chiamato Magno
Se usati all’attivo, questi verbi sono seguiti dal complemento predicativo
dell’oggetto:
il presidente ha nominato Bianchi vicepresidente
I verbi copulativi introducono il complemento predicativo del soggetto;
l’aggettivo o il nome avente questa funzione può essere introdotto da come,
per, da, in qualità di:
mio fratello è stato scelto come capoclasse
giunsero per primi al traguardo
siamo stati invitati in qualità di ex allievi

 
 


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