index_italian_m Grammatica essenziale 2011
| INTERIEZIONE |
| L’interiezione (o esclamazione) è la parte invariabile del discorso che viene usata per esprimere un moto improvviso dell’animo, sia esso di stupore, meraviglia, rammarico, gioia, rabbia, sdegno e simili. Di norma è seguita dal punto esclamativo. ✎Nota etimologica: “interiezione” deriva dal latino intericere, che significa “gettare in mezzo”, e il significato letterale è “parola frapposta, intercalata”. Il gruppo delle interiezioni comprende: ●Interiezioni proprie, che svolgono soltanto la funzione esclamativa: ah!, oh!, uh!, ohi!, ahi!, ohimè!, ahimè!, uffa!, ohibò!, urrà! ●Interiezioni improprie, ovvero nomi, aggettivi, verbi o avverbi usati in funzione esclamativa: coraggio!, forza!, via!, bravo!, fuori!, evviva!, abbasso!, salute!, auguri! ●Locuzioni esclamative, cioè gruppi di parole usate in funzione esclamativa: che spavento!, mamma mia!, povero me!, Dio mio!, per carità! VOCI ONOMATOPEICHE Molte voci onomatopeiche possono essere assimilate alle interiezioni. ✎Nota etimologica: “onomatopea” deriva dal greco onomatopoiía, che significa “creazione di un nome (mediante l’imitazione di un suono)”: infatti si dicono onomatopeiche quelle espressioni che riproducono in modo piú o meno esplicito rumori, suoni o versi di animali. ●I piú comuni vocaboli onomatopeici riproducono puntualmente eventi sonori ben noti: drin per il campanello, miao per il verso del gatto, tic-tac per l’orologio, din-don per le campane e cosí via. Nel caso dell’assiolo l’onomatopea si è estesa al nome popolare: infatti questo piccolo rapace viene chiamato anche “chiú”. ●I fumetti provenienti da Paesi anglofoni hanno introdotto altre onomatopee della lingua d’origine, come bang per lo sparo, sigh per il sospiro, snort per lo sbuffo, splash per il tuffo e cosí via. Termini onomatopeici, ovviamente non assimilabili a interiezioni, sono anche verbi come abbaiare, miagolare, belare, gracidare, cinguettare, tintinnare, ronfare, mormorare, chiacchierare. Vedi anche pag. 188. |