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AVVERBIO

L’avverbio è la parte invariabile del discorso che specifica il significato
di verbi, aggettivi, altri avverbi o frasi intere cui si riferisce.
✎Nota etimologica: la parola “avverbio” deriva dal latino ad verbum, che
significa “vicino alla parola”.
In base alla formazione gli avverbi possono essere:
●Semplici, ossia aventi una forma propria, non derivata da altre parole:
mai, forse, bene, dove, già
●Derivati, ossia:
• formati da un’altra parola (aggettivo, verbo) modificata con i suffissi
-mente o -oni:
elegantemente, tenacemente, esclusivamente, spiccatamente
ciondoloni (da ciondolare), ginocchioni (da ginocchio)
• costituiti dal mutamento funzionale di alcuni aggettivi:
forte, chiaro, giusto
●Composti, ossia nati dalla fusione di due o piú parole:
dappertutto, infatti, talvolta
Hanno valore avverbiale anche locuzioni come:
di frequente, a piú non posso, all’improvviso, poco fa,
d’ora in poi, tra poco, alla rinfusa, a precipizio
 
Gli avverbi derivati da aggettivi a quattro uscite aggiungono il suffisso
-mente al femminile (gioiosa-mente, brava-mente, meticolosa-mente);
gli avverbi derivati da aggettivi a due uscite aggiungono il suffisso
-mente al singolare (forte-mente, feroce-mente, esauriente-mente); se
l’aggettivo termina in -le/-re la e cade (settimanal-mente, incredibilmente,
autorevol-mente, singolar-mente, celer-mente); allo stesso modo
si formano legger-mente, ridicol-mente, malevol-mente.

A seconda del significato gli avverbi possono essere:
●di modo (o qualificativi)
●di luogo
●di tempo
●di giudizio (o di valutazione)
●di quantità
●interrogativi
 
 
 


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