index_italian_m Grammatica essenziale 2011
| VERBO |
| ◗ I verbi irregolari Sono detti irregolari i verbi la cui flessione presenta differenze o anomalie rispetto alla coniugazione di appartenenza. Questi verbi si discostano dal modello per il mutamento di radice (andare p vado), per il mutamento di desinenza (caddi al posto di cadei/cadetti) o per entrambe le cose (vivere p vissi). ✎Nota etimologica: il verbo andare presenta il fenomeno detto suppletivismo, ovvero la presenza di due radici etimologiche (and- e vad-). ●I verbi irregolari della prima coniugazione sono quattro: andare, dare, fare, stare Le tabelle che seguono non riportano le forme composte né quelle passive, in quanto facilmente ricavabili. |
| ANDARE DARE FARE STARE ●Per la prima persona dell’indicativo presente di andare e fare esistono anche le forme vo e fo, oggi per lo piú confinate all’uso poetico. ●I composti di fare come rifare, assuefare, contraffare, sopraffare, stupefare e tumefare si coniugano come fare. Altri presentano anche forme diverse: è il caso di disfare (disfo o disfaccio, disfa) e soddisfare (soddisfo, soddisferò, soddisfino). ●Sottostare si coniuga come stare; altri composti (come prestare, costare, sostare, sovrastare e restare) seguono la prima coniugazione regolare (es. prestammo non prestemmo; sosteremo non sostaremo). ERROR I COMUNI Nel linguaggio popolare non sono sconosciuti errori come stassi al posto di stessi e dassi al posto di dessi. In effetti, ci si aspetterebbe da verbi della prima coniugazione che conservassero la vocale tematica -a- e si comportassero come lodo (lodi, lodassi ). In realtà queste forme derivano dal perfetto latino (dedi, steti ), da cui prendono la vocale tematica -e-. Altri errori grossolani sono vadi al posto di vada, dichi al posto di dica e venghi al posto di venga (gli ultimi due irregolari della terza coniugazione). Ai tempi di Dante queste forme, peraltro, erano in uso: ...vadi a mia bella figlia genitrice dell’onor di Cicilia e d’Aragona e dichi ’l vero a lei, s’altro si dice. Dante, Purgatorio (III, 115-117) ●I verbi irregolari della seconda coniugazione sono numerosissimi e divisi in due gruppi: • verbi in -ére (come sapere, cadere, tenere, vedere, valere): SAPERE • verbi con desinenza dell’infinito atona (che risultano anomali esclusivamente al passato remoto e al participio passato). Tra i piú comuni, nuocere, chiedere, correre, espellere, giungere, porgere. ESPELLERE Non tutti i mali vengono per... nuocere! Tra i verbi irregolari della seconda coniugazione, uno dei piú ostici è senza dubbio nuocere. Innanzitutto la prima e terza persona singolari e la terza plurale del passato remoto fanno nocqui, nocque, nocquero. Per quanto riguarda la coniugazione, le difficoltà riguardano la presenza del gruppo uo. La maggior parte dei grammatici opta per l’applicazione, piú o meno rigorosa, delle norme del dittongo mobile (vedi pag. 11). Tuttavia le forme nuoccio, nocevo, nuocerò ecc. sono considerate corrette. ●I verbi irregolari della terza coniugazione mostrano anomalie – per lo piú riguardanti la radice – in alcune forme del presente indicativo e congiuntivo. Tra i piú comuni, dire, morire, uscire, venire. DIRE ●Per quanto riguarda l’indicativo presente del verbo dire, va notato che la seconda persona plurale dite ha soppiantato la forma antiquata dicete, oggi errata. Sempre in merito a dire va notato che il participio presente (dicente) è poco usato, ma compare in aggettivi come sedicente. ●I composti di dire (benedire, maledire, contraddire, predire, disdire, ridire) seguono la coniugazione di dire, ma non usano la forma tronca nella seconda persona dell’imperativo presente (benedici, maledici, contraddici, predici, disdici). Fa eccezione ridire, il cui imperativo è ridi’. SI DICE, NON SI DICE Sono tutt’altro che insolite le forme errate dei composti di dire: non sarà inutile sottolineare che forme come benediva, malediva, disdiva non vanno usate, benché talora attestate in letteratura. Bisognerà quindi dire (e scrivere) benediceva, malediceva, disdiceva, oltre che benedicevamo, maledicevamo, disdicevamo, benedicemmo, maledicemmo, disdicemmo (non benedimmo ecc.) e cosí via. |
| MORIRE ●Nel futuro e nel condizionale il verbo morire presenta anche forme sincopate, cioè con perdita di una vocale (morrò, morrai; morrei, morresti ecc.), oggi non molto usate. Forme come moio (= muoio), mora (= muoia) e simili sono esclusive dell’uso poetico. ALTRI VERBI IRREGOLARI Ecco alcuni dei principali verbi irregolari. Di ognuno sono riportati le prime persone singolari dell’indicativo presente, imperfetto, passato remoto e futuro semplice, del condizionale presente, il participio presente e passato e il gerundio presente. ●bere: bevo, bevevo, bevvi, berrò, berrei, bevente, bevuto, bevendo; ●cadere: cado, cadevo, caddi, cadrò, cadrei, cadente, caduto, cadendo; ●condurre: c onduco, conducevo, condussi, condurrò, condurrei, conducente, condotto, conducendo; ●cuocere: cuocio, cuocevo, cossi, cuocerò, cuocerei, cocente, cuociuto, cotto, cuocendo; ●giacere: giaccio, giacevo, giacqui, giacerò, giacerei, giacente, giaciuto, giacendo; ●offrire: offro, offrivo, offrii o offersi, offrirò, offrirei, offerente, offerto, offrendo; ●parere: paio, parevo, parvi, parrò, parrei, parvente, parso, parendo; ●salire: salgo, salivo, salii, salirò, salirei, salente o saliente, salito, salendo; ●scegliere: scelgo, sceglievo, scelsi, sceglierò, (scegliente), scelto, scegliendo; ●scuotere: scuoto, scuotevo, scossi, scuoterò, (scuotente), scosso, scuotendo; ●tacere: taccio, tacevo, tacqui, tacerò, tacerei, tacente, taciuto, tacendo; ●tenere: tengo, tenevo, tenni, terrò, terrei, tenente, tenuto, tenendo; ●togliere: tolgo, toglievo, tolsi, toglierò, toglierei, togliente, tolto, togliendo; ●udire: odo, udivo, udii, udrò o udirò, udirei o udrei, udente, udii, udiente, udito, udendo; ●uscire: esco, uscivo, uscii, uscirò, uscirei, uscente, uscito, uscendo; ●valere: valgo, valevo, valsi, varrò, varrei, valente, valso, valendo; ●vedere: vedo, vedevo, vidi, vedrò, vedrei, vedente, veduto, vedendo; ●venire: vengo, venivo, venni, verrò, verrei, veniente, venuto, venendo; ●vivere: vivo, vivevo, vissi, vivrò, vivrei, vivente, vissuto, vivendo. ◗ I verbi difettivi Sono detti difettivi i verbi che mancano di alcune forme (cadute in disuso o mai esistite). ✎Nota etimologica: il termine “difettivo” deriva dal verbo latino deficere, che significa “mancare”. LE FORME VERBALI DI ALCUNI DIFETTIVI ●solere INDICATIVO PRESENTE: soglio, suoli, suole, sogliamo, solete, sogliono; INDICATIVO IMPERFETTO: solevo, solevi, soleva, solevamo, solevate, solevano; PASSATO REMOTO: solei, solesti; CONGIUNTIVO PRESENTE: soglia, soglia, soglia, sogliamo, sogliate, sogliano; CONGIUNTIVO IMPERFETTO: solessi, solessi, solesse, solessimo, soleste, solessero; PARTICIPIO PASSATO: solito; GERUNDIO PRESENTE: solendo; ●tangere INDICATIVO PRESENTE: tange, tangono; PARTICIPIO PRESENTE: tangente; ●prudere INDICATIVO PRESENTE: prude, prudono; INDICATIVO IMPERFETTO: prudeva, prudevano; FUTURO: pruderà, pruderanno; CONGIUNTIVO PRESENTE: pruda, prudano; IMPERFETTO: prudesse, prudessero; CONDIZIONALE PRESENTE: pruderebbe, pruderebbero; GERUNDIO PRESENTE: prudendo; ●vigere INDICATIVO PRESENTE: vige, vigono; INDICATIVO IMPERFETTO: vigeva, vigevano; FUTURO: vigerà, vigeranno; CONGIUNTIVO PRESENTE: viga, vigano; CONDIZIONALE PRESENTE: vigerebbe, vigerebbero; PARTICIPIO PRESENTE: vigente; GERUNDIO PRESENTE: vigendo; ●vertere INDICATIVO PRESENTE: verte, vertono; INDICATIVO IMPERFETTO: verteva, vertevano; FUTURO: verterà, verteranno; CONGIUNTIVO PRESENTE: verta, vertano; CONDIZIONALE PRESENTE: verterebbe, verterebbero; PARTICIPIO PRESENTE: vertente; GERUNDIO PRESENTE: vertendo. ●Un gruppo particolare di verbi difettivi è quello composto da concernere, convergere, dirimere, discernere, esimere, stridere, che sono privi del participio passato, e per questo motivo non possono formare i tempi composti, per i quali bisogna ricorrere ad altri verbi di significato analogo. SUPERDI F ET TIVI Alcune forme verbali sono talmente difettive che è scomparso dall’uso comune perfino l’infinito del verbo di provenienza. Tra queste consunto/consunse (da consumere) e mi (ti, ci, vi ) aggrada, da aggradare. |