index_italian_m Grammatica essenziale 2011


VERBO
LA CONIUGAZIONE
La coniugazione è l’insieme di tutte le forme che un verbo può assumere.
Come detto, in italiano le coniugazioni sono tre, caratterizzate dagli infiniti
in -are, -ere e -ire; la prima e la terza corrispondono rispettivamente
alla prima e alla quarta latine, la seconda comprende i verbi che in latino
appartengono alla seconda e alla terza. I verbi si suddividono in cinque raggruppamenti:
●Verbi regolari
●Verbi ausiliari
●Verbi servili
●Verbi irregolari
●Verbi difettivi


I VERBI SOVRABBONDANTI

Sono detti sovrabbondanti quei verbi che possono appartenere a piú coniugazioni.
Nel “passaggio” dall’una all’altra si verificano due casi:
●il verbo cambia sia flessione sia significato:
arrossare/arrossire; fallare/fallire; imboscare/imboschire
impazzare/impazzire; scolorare/scolorire; sfiorare/sfiorire
●il verbo cambia flessione ma non significato:
compiere/compire; intorbidare/intorbidire; adempiere/adempire




◗ I verbi regolari
Si dicono regolari tutti i verbi la cui radice non subisce variazioni nel corso
della flessione. Le tabelle che seguono illustrano la coniugazione attiva e
passiva dei verbi lodare (prima coniugazione), temere (seconda coniugazione)
e sentire (terza coniugazione). Non tutti i grammatici concordano nell’ammettere
che esista un vero e proprio imperativo futuro.



1a CONIUGAZIONE ATTIVA
INDICATIVO
 

p76

➤Attenzione: per talune forme dell’imperativo presente si ricorre al congiuntivo
presente (detto esortativo).

1a CONIUGAZIONE PASSIVA

p77


●I verbi della prima coniugazione uscenti in -iare che non hanno l’accento
sulla i nella prima persona dell’indicativo presente perdono la i
davanti alle desinenze che iniziano per -i; gli altri la conservano:
inviare p invio p tu invi-i, che essi invi-ino
studiare p studio p tu stud-i, che essi stud-ino
●I verbi della prima coniugazione uscenti in -gnare (come sognare, segnare,
accompagnare, impegnare) conservano regolarmente la i della
desinenza nella prima persona plurale dell’indicativo presente e nella
prima e seconda plurale del congiuntivo presente:

accompagnare
noi accompagn-iamo
voi accompagn-ate
che noi accompagn-iamo
che voi accompagn-iate


Dal momento che la i di fatto non cambia la pronuncia, alcuni grammatici
accettano anche le forme all’indicativo senza i (sognamo, accompagnamo),
che tuttavia restano formalmente scorrette.


ERROR I COMUNI
Tra i verbi che si sbagliano di frequente ci sono accelerare (è errato accellerare!) e scorrazzare
(scorazzare ha talora uso letterario, ma è da considerarsi errato). Il differente
comportamento delle doppie sta nell’etimologia: accelerare deriva da celere (che ha una
l sola); scorrazzare deriva da correre che ha la doppia r. Altri errori sono chiaccherare invece
del corretto chiacchierare e appropiarsi invece di appropriarsi (deriva da proprio).

 
2a CONIUGAZIONE ATTIVA

p79

2a CONIUGAZIONE PASSIVA

p80

●Il passato remoto della seconda coniugazione può presentare due forme
alla prima e terza persona singolare e alla terza plurale; oltre alle desinenze
-ei, -e, -erono esistono anche -etti, -ette, -ettero:
temei o temetti; temé o temette; temerono o temettero
●Il participio passato può avere forme diverse da quella consueta in -uto
(es. letto, messo); alcuni verbi hanno due forme, con differente significato
(es. lo specchio ha riflesso un’immagine; ho riflettuto sul problema).
Va notato che alcuni participi passati in -uto sembrano “suonare male”,
pur essendo del tutto corretti: ad esempio splenduto, incombuto, soccombuto,
spanduto, penduto (che però nel composto appendere fa appeso).
●Come avviene per i sostantivi, i dittonghi mobili uo e ie (vedi pag. 11) presenti
nella radice di alcuni verbi della seconda coniugazione rimangono
inalterati in posizione tonica, mentre si trasformano rispettivamente in o e
in e in posizione atona o in sillaba tonica che termina in consonante:
io muovo, io mossi; io tengo, egli tiene
●I verbi uscenti in -gnere conservano regolarmente la i della desinenza
nella prima persona plurale dell’indicativo presente e nella prima e seconda
plurale del congiuntivo presente:


spegnere
noi spegn-iamo
voi spegn-ete
che noi spegn-iamo
che voi spegn-iate


Per quanto riguarda la presenza della i muta, si rimanda a quanto detto
in proposito dei verbi in -gnare (vedi pag. 78).
●Alla seconda coniugazione appartengono anche i verbi in -arre, -orre e
-urre, in ragione della loro derivazione dal latino:
trarre (da trahere), porre (da ponere), dedurre (da deducere)
Le tabelle che seguono riportano la sola forma attiva.
 
VERBI IN -ARRE – CONIUGAZIONE ATTIVA

p82

VERBI IN -ORRE – CONIUGAZIONE ATTIVA

VERBI IN -URRE – CONIUGAZIONE ATTIVA

3a CONIUGAZIONE ATTIVA

p85

3a CONIUGAZIONE PASSIVA

p86

●Alla terza coniugazione appartengono anche verbi (come ammonire,
percepire, scolpire, guarire, patire, unire, finire, ferire, agire, obbedire)
che al singolare e alla terza persona plurale del presente indicativo, congiuntivo
e imperativo, presentano l’infisso -isc- tra radice e desinenza:

unire

unisco, unisci, unisce, uniscono
che io unisca, che tu unisca, che egli unisca, che essi uniscano
unisci tu, unisca egli, uniscano essi

➤Saperne di piú: l’infisso -isc- è tipico dei cosiddetti verbi incoativi latini,
che indicano un’azione in sviluppo colta al momento in cui inizia.
• Esistono verbi della terza coniugazione che ammettono entrambe le
flessioni, quella con l’infisso -isc e quella senza, sebbene quella con infisso
sia poco usata: applaudo/applaudisco, mento/mentisco.
●Il participio presente dei verbi della terza coniugazione può avere la
desinenza -ente o -iente: agente, seguente, dissenziente, obbediente.
●In merito ai verbi in -gnire (es. insignire) vale quanto detto a pag. 78
per quelli in -gnare.


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