index_italian_m Grammatica essenziale 2011
| VERBO |
| Il verbo è la parte variabile del discorso che fornisce informazioni sul
soggetto e determina la struttura della frase. Le coniugazioni sono tre e comprendono rispettivamente verbi con infinito in -are, -ere e -ire. ✎Nota etimologica: il termine “verbo” deriva dal latino verbum, “parola”, e infatti il verbo è la parola per antonomasia, l’elemento piú importante della frase. ●Le forme verbali piú semplici si articolano in due soli elementi: • la radice, che è un elemento invariabile: amo p amvedo p vedsento p sent- • la desinenza, parte variabile che consente di individuare numero e persona del soggetto, modo e tempo del verbo: ama p -a vedi p -i sente p -e ●Le forme verbali piú complesse presentano anche elementi aggiuntivi: • vocale tematica, che serve a caratterizzare le coniugazioni: amare p -a-, vedere p -e-, sentire p -i- • un elemento che qualifica tempo e modo: am-a-ss-i (la -ss- è propria del congiuntivo imperfetto) ved-e-v-o (la -v- è propria dell’indicativo imperfetto) sent-i-r-ò (la -r- è propria dell’indicativo futuro) Radice e vocale tematica costituiscono insieme il tema di un verbo (ama-, crede-, agi-); nell’uso comune per desinenza si intende non la desinenza vera e propria ma tutto ciò che viene dopo la radice (-avo, -evo, -ivo). Il verbo varia per: ●Modo ●Tempo ●Persona ●Numero ●Forma (o diatesi) ✎Nota etimologica: “diatesi” deriva dal greco diáthesis, che significa “ordinamento”, “distribuzione”. A seconda che ammettano o no il complemento oggetto, i verbi si dividono in transitivi e intransitivi; in base al significato e alla funzione possono essere predicativi o copulativi. |