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PRONOME
I PRONOMI RELATIVI
I pronomi relativi svolgono una duplice funzione: infatti, oltre a sostituire
un nome (che viene detto antecedente), mettono in relazione due
proposizioni, quella di cui fanno parte (detta relativa, che è una proposizione
subordinata) e quella che la precede (reggente). Sono:
●Che, invariabile nel genere e nel numero. Si usa in riferimento a cose
e persone, sia per il singolare sia per il plurale, sia per il maschile sia
per il femminile, con funzione di soggetto o complemento oggetto:
la ragazza che ti sta di fronte è la mia migliore amica
non ho ancora letto il libro che mi hai regalato
• Tipico di un linguaggio piuttosto
colto è l’uso “sostantivato” di
che (preceduto da articolo o preposizione
articolata e con valore
neutro):
sembri deluso, il che mi turba
lo minacciarono, al che fuggí
lo esclusero, del che si risentí
●Il quale/la quale/i quali/le quali, variabili nel genere e nel numero, possono
svolgere funzione sia di soggetto sia di complemento:
Francesco apprezza Silvia, la quale sa farsi rispettare
esistono regole alle quali dobbiamo obbedire



PAESE CHE VAI , USANZE CHE TROVI
Malgrado questo detto, l’uso di che
con valore di complemento indiretto,
frequente nel linguaggio colloquiale,
è sconsigliabile. Ad esempio, meglio il
giorno in cui andai in vacanza piuttosto
che il giorno che andai in vacanza.



Rispetto agli altri pronomi relativi, il quale ha la particolarità di specificare
genere e numero dell’antecedente; per questo motivo rappresenta
un possibile sostituto quando:
• si vogliono evitare ripetizioni:
dicono che Nunzio, che non mi è simpatico, sia molto intelligente
s
dicono che Nunzio, il quale non mi è simpatico, sia molto intelligente
• il relativo è distante dall’antecedente:
riferí di un incidente occorso sulla strada panoramica, che lo stupí
s
riferí di un incidente occorso sulla strada panoramica, il quale lo stupí
• specificare genere e numero è utile per evitare ambiguità:
ho conosciuto l’istruttore di Giorgia, di cui ho grande stima
s
ho conosciuto l’istruttore di Giorgia, del quale ho grande stima




●Cui, invariabile nel genere e nel numero; si usa in riferimento a cose e
persone, sia per il singolare sia per il plurale, sia per il maschile sia per
il femminile ed esclusivamente con funzione di complemento indiretto,
preceduto da una preposizione semplice:
il posto in cui lavori mi sembra un inferno
gli amici con cui gioco a carte sono simpatici
➤Attenzione: è possibile usare la forma cui senza preposizioni quando ha valore
di complemento di specificazione e quando corrisponde alla locuzione a cui:
mi manca Luigi, la cui partenza ha lasciato tutti senza parole
ho detto del mio licenziamento a Laura, cui tu l’avevi già anticipato


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