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SOSTANTIVO
GENERE

I nomi possono essere di genere maschile o femminile.
La corrispondenza tra genere naturale e genere grammaticale riguarda la maggior parte dei nomi indicanti persone e animali: sono maschili i nomi degli esseri animati di sesso maschile, femminili quelli degli esseri animati di sesso femminile.
 
I GENERI IN ALTRE LINGUE
Esistono lingue che hanno piú di due generi (alcune lingue africane possono averne decine!), ma in quelle europee si arriva al massimo a tre: maschile, femminile e neutro. Quest’ultimo, assente in italiano, è presente nel tedesco, nello spagnolo, nel latino e nel greco. In molti casi caratterizza vocaboli astratti. Nell’inglese è sopravvissuto praticamente nella sola terza persona singolare del pronome (it).
 
Ma non è sempre cosí: esistono infatti nomi di genere grammaticale femminile che possono designare entrambi i sessi (guardia, spia, pilota, recluta) e nomi di genere grammaticale maschile che designano esclusivamente soggetti femminili (soprano, contralto). Nel concordare aggettivi o verbi occorre rifarsi sempre al genere grammaticale e non a quello naturale:
Antonio è una spia accorta
(accorta è femminile perché, sebbene Antonio sia un uomo, il sostantivo spia è femminile)

Maria Callas fu un notissimo soprano
(notissimo è maschile perché il sostantivo soprano è maschile)

Per quanto concerne i nomi di cosa, sono stati l’uso e la convenzione a stabilirne il genere (es. sedia e penna sono femminili, sasso e libro sono maschili). Oltre al vocabolario possono aiutare nell’individuazione del genere due elementi: la desinenza e il significato.
●Quanto alla desinenza:
• in genere sono maschili i nomi terminanti in -o: es. armadio, bar;
tra le eccezioni eco e biro (femminile perché sottintende penna), che deriva dal nome dell’inventore, l’ungherese Lásló Biró;
• sono maschili i nomi di origine greca terminanti in -ma, come magma ed emblema;

• sono per lo piú femminili i nomi terminanti in -a, -i, -tà e -tú: es. foglia, prognosi, magnanimità, schiavitú;
tra le eccezioni tutú;
• possono essere sia maschili sia femminili i nomi terminanti in -e
(maschili: fiore, seme; femminili: neve, nave) e quelli terminanti in consonante: bar, film, gas (maschili); star, holding (femminili).

ERRORI COMUNI
Alcune parole non rivelano con evidenza il genere cui appartengono e sono fonte di errori. Eccone qualche esempio.

Sono maschili
ascensore
amalgama
architrave
ananas

Sono femminili
acme
allerta
abside
trave


●Quanto al significato:
• sono maschili i nomi dei punti cardinali, dei mesi e dei giorni della settimana (tranne la domenica), di laghi, mari, metalli ed elementi chimici;
• c’è una forte prevalenza maschile nei nomi di Stati e fiumi;
• sono femminili le scienze, le materie di studio, i continenti e le città (con poche eccezioni come Il Cairo).

➤Attenzione: sosia deriva da un nome proprio ed è maschile anche quando riferito a una donna (es. Luisa è un sosia di Greta Garbo).


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