index_italian_m Grammatica essenziale 2011
| SOSTANTIVO |
| GENERE I nomi possono essere di genere maschile o femminile. La corrispondenza tra genere naturale e genere grammaticale riguarda la maggior parte dei nomi indicanti persone e animali: sono maschili i nomi degli esseri animati di sesso maschile, femminili quelli degli esseri animati di sesso femminile. |
| I GENERI IN ALTRE LINGUE Esistono lingue che hanno piú di due generi (alcune lingue africane possono averne decine!), ma in quelle europee si arriva al massimo a tre: maschile, femminile e neutro. Quest’ultimo, assente in italiano, è presente nel tedesco, nello spagnolo, nel latino e nel greco. In molti casi caratterizza vocaboli astratti. Nell’inglese è sopravvissuto praticamente nella sola terza persona singolare del pronome (it). |
| Ma non è sempre cosí: esistono infatti nomi di genere grammaticale
femminile che possono designare entrambi i sessi (guardia, spia, pilota,
recluta) e nomi di genere grammaticale maschile che designano esclusivamente
soggetti femminili (soprano, contralto). Nel concordare aggettivi o verbi
occorre rifarsi sempre al genere grammaticale e non a quello naturale: Antonio è una spia accorta (accorta è femminile perché, sebbene Antonio sia un uomo, il sostantivo spia è femminile) Maria Callas fu un notissimo soprano (notissimo è maschile perché il sostantivo soprano è maschile) Per quanto concerne i nomi di cosa, sono stati l’uso e la convenzione a stabilirne il genere (es. sedia e penna sono femminili, sasso e libro sono maschili). Oltre al vocabolario possono aiutare nell’individuazione del genere due elementi: la desinenza e il significato. |
| ●Quanto alla desinenza: • in genere sono maschili i nomi terminanti in -o: es. armadio, bar; tra le eccezioni eco e biro (femminile perché sottintende penna), che deriva dal nome dell’inventore, l’ungherese Lásló Biró; • sono maschili i nomi di origine greca terminanti in -ma, come magma ed emblema; • sono per lo piú femminili i nomi terminanti in -a, -i, -tà e -tú: es. foglia, prognosi, magnanimità, schiavitú; tra le eccezioni tutú; • possono essere sia maschili sia femminili i nomi terminanti in -e (maschili: fiore, seme; femminili: neve, nave) e quelli terminanti in consonante: bar, film, gas (maschili); star, holding (femminili). ERRORI COMUNI Alcune parole non rivelano con evidenza il genere cui appartengono e sono fonte di errori. Eccone qualche esempio. Sono maschili ascensore amalgama architrave ananas Sono femminili acme allerta abside trave ●Quanto al significato: • sono maschili i nomi dei punti cardinali, dei mesi e dei giorni della settimana (tranne la domenica), di laghi, mari, metalli ed elementi chimici; • c’è una forte prevalenza maschile nei nomi di Stati e fiumi; • sono femminili le scienze, le materie di studio, i continenti e le città (con poche eccezioni come Il Cairo). ➤Attenzione: sosia deriva da un nome proprio ed è maschile anche quando riferito a una donna (es. Luisa è un sosia di Greta Garbo). |