index_italian_m Grammatica essenziale 2011


ARTICOLO
L’articolo è una particella che accompagna un nome, con cui va concordato
nel genere e nel numero. Può essere determinativo o indeterminativo.
✎Nota etimologica: “articolo” deriva dal latino articulum, “piccolo arto”,
con riferimento al fatto che è, appunto, una piccola parte del discorso.
 
L’ARTICOLO DETERMINATIVO

Le forme dell’articolo determinativo sono il e lo (plurale i e gli) per i nomi maschili, la (plurale le) per i nomi femminili. Indicano cose ben definite (la strada), persone note a chi ascolta (il nonno), categorie (i ricchi), nomi di materia (la plastica) e concetti astratti (la felicità). Inoltre possono:
●sostantivare verbi, aggettivi e avverbi:
il bere è indispensabile, i buoni sono bene accetti, il poco è tanto

●avere valore temporale:
dice che partirà il mese prossimo

➤Attenzione: sebbene oggi diffuse, le espressioni temporali senza articolo (es. ci vediamo settimana prossima) sono errate.

●avere valore distributivo:
pare che quel dottore non riceva il sabato (= tutti i sabati)
La forma con la preposizione al (es. al sabato) è meno corretta.

●avere funzione di pronome o aggettivo dimostrativo:
dei due tennisti preferisco il piú atletico (= quello piú atletico)
quell’edificio verrà restaurato entro l’anno (= entro quest’anno)


L’articolo determinativo maschile
●L’articolo lo (plurale gli) si usa davanti ai nomi che incominciano con i semiconsonantica, s seguita da altra consonante, x, z, ps, pn, gn. La forma elisa è comune davanti ai nomi maschili inizianti per vocale e a quelli di origine straniera inizianti con h:
lo iato; lo scorfano; lo xilofono; lo zodiaco; lo psicologo
lo pneumatico; lo gnomo; l’hotel

➤Attenzione: nel linguaggio parlato è invalsa l’abitudine di premettere al termine pneumatico l’articolo il. Oggi si tende ad accettarla, sebbene grammaticalmente errata.

●L’articolo il (plurale i) si usa davanti ai nomi che incominciano per consonante, esclusi i casi appena descritti, che vogliono l’articolo lo:
il sistema; il piede; il libro
La parola dio – a differenza delle altre parole inizianti con d (danno, dente, diagramma, dono, dubbio...) – vuole l’articolo il al singolare (il dio) e gli al plurale (gli dei).

●In alcune formule consolidate dall’uso, l’articolo il (che correttamente dovrebbe essere impiegato in quei casi) è sostituito da lo:
per lo piú; per lo meno


L’articolo determinativo femminile
L’articolo la (plurale le) si usa con i nomi femminili. Con quelli inizianti per vocale (ma non per i semiconsonantica) è comune la forma elisa l’:
la pirofila; la iattura; la scarpa
l’alba; l’elica; l’osteria

✎Nota etimologica: gli articoli il, lo e la derivano dai pronomi/aggettivi dimostrativi latini illum e illam. Nella parlata regionale sarda sono comuni su (al posto di il, lo) e sa (al posto di la), che derivano invece dai pronomi/aggettivi determinativi latini ipsum e ipsam.

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI IN ALTRE LINGUE
Ad abbondare di forme di articoli determinativi non è solo l’italiano, ma anche il tedesco, complice la presenza del genere neutro e delle declinazioni. Piú limitato il francese, con tre forme (due singolari: le, la; una plurale: les) e ancor piú l’inglese, che ne ha una sola (the) per ogni genere e numero. Il latino non ha articoli di alcun genere.


Molti sono i sostantivi con i quali l’articolo determinativo non deve essere usato. Eccone alcuni:
• nomi dei mesi e dei giorni della settimana, salvo nei casi citati in cui l’articolo ha valore temporale o distributivo, e salva la presenza di aggettivi o complementi:
- ci vediamo il giovedí di Pasqua, ricordo il febbraio 2003

• nomi propri di persona (Luigi e non il Luigi, forma diffusa nella parlata del Norditalia), fatta eccezione per quelli preceduti da aggettivi o apposizioni (il forzuto Ercole, lo zio Mario), per i cognomi di donne (la Merini) e i cognomi con articolo al plurale (i Savoia). Fanno eccezione, ovviamente, anche i nomi con valore traslato (es. l’Amleto rappresentato ieri sera, con riferimento all’opera shakespeariana; il Duccio esposto alla mostra, con riferimento a un quadro del pittore omonimo);

• cognomi di personaggi celebri (es. Manzoni, Leopardi): questo è l’orientamento attuale, mentre fino a non molto tempo fa l’articolo era preferito, sebbene non in tutti i casi (es. il Manzoni, il Caravaggio, ma non il Giotto e il Vivaldi) e tuttora non è da considerarsi un errore. In ogni caso, non va mai usato per nomi di personaggi stranieri (Bach, Goethe e non il Bach e il Goethe);

• nomi di città e piccola isola (Milano, Capri, ma la Sicilia).


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