index_italian_m Grammatica essenziale 2011
| SILLABE E SILLABAZIONE |
| La sillaba, che presuppone sempre la presenza di una vocale, è la piú
piccola
delle combinazioni foniche in cui è possibile dividere le parole. Le sillabe
terminanti in vocale si dicono aperte (pi-ra), quelle che finiscono in
consonante (con-sor-te) si dicono chiuse. In base al numero di sillabe, le
parole sono dette monosillabiche (la), bisillabiche (la-ma), trisillabiche
(la-mi-na) e cosí via (pa-ra-li-si, de-scri-via-mo-lo, fab-bri-ca-te-ve-lo). ✎Nota etimologica: la parola “sillaba” deriva dalla parola greca syllabé, derivata a sua volta dal verbo syllambánein, che significa “prendere insieme”. Per la divisione in sillabe occorre sapere che: ●una vocale a inizio parola seguita da una sola consonante fa sillaba a sé: a-me-no, e-sem-pio, i-ra, o-no-ma-sti-co, u-va, o-ro-lo-gio ●una consonante semplice fa sillaba con la vocale che segue: me-se, na-ve, ma-no, ro-sa, cu-ci-na, li-mo-ne ●le consonanti doppie si dividono: ap-pun-ta-men-to, as-sen-te, en-ne-si-mo, tap-pa, of-fe-sa, tac-co ●il nesso cq si comporta come le consonanti doppie: ac-qui-ren-te, an-nac-qua-to, tac-que, nac-qui ●gruppi di consonanti che possono trovarsi a inizio parola come br, dr, tr, bl, cl, cr fanno sillaba con la vocale che segue (anche quando non sono a inizio parola): a-bla-ti-vo, e-cla-tan-te, i-dran-te, A-dri-a-ti-co, a-cro-ni-mo ➤Attenzione: la s impura, cioè seguita da consonante, fa sillaba con la vocale che segue: e-spe-rien-za, A-scle-pio, i-spa-no ●gruppi di consonanti che non possono trovarsi a inizio parola come cm, cn, lm, mb, nc, nt, rd, ns si dividono: la prima consonante fa sillaba con la vocale precedente, l’altra/le altre con la vocale che segue: ac-me, im-be-vu-to, im-bro-glio, in-troi-to, ac-ne, al-ma-nac-co La sillaba e la vocale su cui cade l’accento sono dette toniche, mentre le altre sono dette atone. |
| LA ESSE VA SEMPRE A CAPO In italiano, a differenza che in altre lingue come il latino e l’inglese, anche nelle parole composte con un prefisso che termina con s, come trans, questa lettera si appoggia alla vocale successiva e non segue la divisione logica. In conclusione, vale il vecchio principio che la lettera s (salvo nel caso che sia doppia) “va sempre a capo”. |