CILS C1 Giugno 2017
Test di comprensione della lettura (1)
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Intervista a Patty Smith, la poetessa del rock

L’Università di Parma ha proseguito il ciclo di assegnazione di lauree ad honorem a personalità di rilievo
internazionale: il 2017 è stata la volta di Patti Smith, grande icona del rock, cantante, compositrice,
poetessa, fotografa e scrittrice che lo scorso 3 maggio ha ricevuto la laurea magistrale ad honorem in
“Lettere Classiche e Moderne”. Grazie a questa occasione l’artista, tornata nel Belpaese dopo circa
quarant’anni, ha accettato con piacere di fermarsi a Parma per esibirsi in un concerto al Teatro Regio e
realizzare una mostra fotografica al Palazzo del Governatore. Dopo il conferimento, Patti Smith ha
tenuto una lectio magistralis durante la quale ha letto poesie e brani tratti dal suo libro M Train,
accompagnandoli alla proiezione di parti del documentario del 2008 Dream of Life, firmato da Steven
Sebring.
Ricevere un titolo universitario alla sua età deve essere una grande emozione, vero?
«Assolutamente si! È stato un grande onore riceverlo in una delle più antiche e prestigiose d’Europa. Da
bambina ero affascinata dai libri che mia madre e mio padre tenevano in mano e osservavano così
attentamente. Mi chiedevo cosa ci fosse in loro e cosa significavano tutte quelle misteriose parole.
Sognavo di frequentare una grande università perché ho sempre creduto nell’importanza dell’istruzione;
purtroppo da giovane non ho potuto, non c’erano soldi in casa: aver ricevuto un titolo accademico così
importante e direttamente dalle mani del Rettore di questa Università a settant’anni mi ripaga della
frustrazione di non aver potuto proseguire gli studi».
Quarant’anni fa i primi concerti qui in Italia. Cosa ricorda di quel periodo magico e dei due
affollatissimi concerti a Firenze e a Bologna, alla fine degli anni Settanta?
«Fu una sorpresa, un colpo al cuore, qualcosa che non avrei più provato. Ero giovane, è vero, ma avevo
già conosciuto Fred, che sarebbe diventato mio marito, e meditavo il ritiro dalle scene. L’inizio del
trionfo, un modo perfetto per dire addio. Quei due concerti sono un raggio di luce nei miei ricordi, ho
ancora negli occhi l’immagine dei ragazzi arrivati da tutta Italia che affollavano le strade e dormivano
con i sacchi a pelo nei giardini. Una celebrazione della libertà e della gioventù, e per me l’inizio di una
nuova vita: mi sarei dileguata per fare la moglie e la madre; l’ho fatto per sedici anni, fino alla morte di
Fred. Non avrei mai pensato, tornando in Italia, di poter ritrovare l’affetto e il calore di un tempo. Il
Grateful Tour che sto facendo è un piccolo segno di gratitudine verso l’Italia, per questo ho voluto
coinvolgere anche i miei due figli sul palcoscenico; un modo per rinsaldare l’amicizia, un gesto simbolico per
dire grazie. Nonostante i settant’anni, l’energia non mi manca».
Di recente ha acquistato una piccola casa ai confini tra Francia e Belgio in cui Arthur Rimbaud
scrisse Una stagione all’inferno; non crede forse sia arrivato finalmente il momento di trasferirsi
in Europa?
«Ormai sono cittadina del mondo. Ho acquistato quella casetta che era stata danneggiata dai bombardamenti
nazisti con l’intenzione di trasformarla in residenza di giovani scrittori e artisti che hanno bisogno di un
periodo di ritiro per riflettere e creare. Mi piaceva l’idea di preservarla per le future generazioni».
È sempre stata molto legata all’Europa e al pubblico europeo vero? All’inizio della sua carriera
mentre negli Usa si esibiva in piccoli locali di culto come il CBGB’s di New York, in Europa
aveva un pubblico da stadio… una situazione un po’ schizofrenica, non trova?
«In America ero/sono una dissidente, politicamente ero/sono tutt’altro che allineata. L’Europa invece,
madre di tutta la letteratura, la pittura, il teatro e il cinema di cui mi nutrivo, era assetata di novità,
inevitabile che ci fosse una maggiore disponibilità ad abbracciare quei contenuti poetici espressi in una
forma musicale immediata e contagiosa come il rock and roll».

 
Comprensione della lettura – Prova n. 1
Completa le seguenti frasi. Scegli una delle quattro proposte di completamento che ti diamo per ogni frase. DEVI SCRIVERE LE RISPOSTE NEL 'FOGLIO DELLE RISPOSTE'
1. Per Patty Smith ricevere una laurea honoris causa è stata l’occasione per
A) scattare fotografie per una futura mostra ambientata in Italia.
B) tenere un ciclo di lezioni universitarie presso l’Università di Parma.
C) organizzare eventi di matrice culturale nella città che l’ha ospitata.
D)fare la turista e visitare mostre organizzate nella città di Parma.
2. Quando era bambina Patty Smith era attratta dai libri perché
A) erano regali che aveva ricevuto in dono dai suoi genitori.
B) era curiosa di comprendere cosa esprimessero le parole scritte.
C) i suoi genitori le avevano trasmesso il loro amore per questi misteriosi oggetti.
D)pensava che leggere l’avrebbe aiutata da grande a frequentare l’Università.
3. Per Patty Smith ricevere un titolo accademico così prestigioso
A) ha compensato un senso di insoddisfazione derivante dal suo passato.
B) ha annullato i suoi sensi di colpa per non aver terminato gli studi iniziati.
C) le ha permesso di sentirsi per un giorno al pari degli intellettuali universitari.
D)le ha fatto ripensare al luogo in cui ha vissuto da giovane.
4. I concerti tenuti a Firenze e Bologna negli anni Settanta per Patty Smith
A) sanciscono la decisione definitiva di non abbandonare le scene a causa del matrimonio.
B) corrispondono al momento in cui la popolarità raggiunta era la cosa più importante.
C) rappresentano un ricordo piacevole ma leggermente malinconico.
D) coincidono perfettamente con l’apice dei suoi successi professionali e privati.
5. Il Grateful Tour che Patty Smith ha fatto in Italia quest’anno
A) vuol essere un segno di riconoscenza per l’affetto ricevuto da questo Paese.
B) è stato l’occasione per far conoscere al pubblico le doti canore dei figli.
C) ha dimostrato che nonostante l’età può ancora esibirsi.
D) vuol essere un tributo della sua lunga carriera.
6. Patty Smith ha recentemente acquistato un’abitazione in Europa
A) per nascondersi quando vuole sfuggire alla mondanità.
B) per dare ad artisti in erba un luogo in cui concepire le proprie opere.
C) per avere un punto di appoggio per lei la sua band durante i tour europei.
D)per trovare l’ispirazione a scrivere testi come successe a Rimbaud.
7. Per Patty Smith l’Europa ha sempre rappresentato un luogo in cui
A) la sua passione per l’arte in genere veniva soddisfatta.
B) le sue esibizioni sono sempre state apprezzate al pari che in America.
C) i mutamenti e le innovazioni musicali hanno sempre trovato terreno fertile.
D) artisti emergenti si sono potuti esibire in locali famosi.