Schede di grammatica italiana
T (4)


TRE O TRÉ?

La grafia corretta è tre, senza accento. 

L’accento va invece sempre segnato nei composti con tre, che sono parole polisillabiche accentate sull’ultima sillaba

ventitré, trentatré, novecentoquarantatré.

 

VEDI ANCHE   

accento

 

 

TRI-

È un >>>prefissoide derivato dal latino tri- (affine a tres ‘tre’) e usato in parole derivate direttamente dal latino e dal greco o formate modernamente con il significato di ‘che ha tre, di tre, composto di tre’

- tricolore (= di tre colori, quasi sempre con riferimento a bandiere nazionali)

- tridente (= forcone a tre denti)

- trisillabo (= verso formato da tre sillabe)

In chimica, indica la presenza, in una molecola, di tre atomi o radicali di una data specie o il ripetersi, per tre volte, di una certa proprietà

- tricloroetilene

- trimetilammina

- trivalente.

 

VEDI ANCHE

prefissi

 

 

FEMMINILE IN -TRICE

I nomi maschili in -tore (detti anche nomi d’agente, poiché designano chi compie un’azione) nella maggior parte dei casi hanno il femminile in -trice

attore > attrice
scrittore
> scrittrice
pittore
> pittrice
allevatore
> allevatrice

Quando il suffisso -tore è preceduto da una consonante diversa da t, sequenze come -strice e -ntrice che ne derivano risultano difficili da pronunciare e forme del tipo *tintrice e *impostrice non sono ammesse. In questi casi si ricorre al suffisso -tora (>>>-tora, femminile in).

 

USI 

Il femminile -trice, a differenza di -tora, può essere usato anche per indicare un nome di macchina, oltre che un nome d’agente

- mitragliatrice (‘arma da fuoco automatica’)

- affettatrice (‘macchina usata per tagliare a fette i salumi’)

- stiratrice (‘macchina impiegata per la stiratura / operaia addetta alla stiratura’)

- fresatrice (‘macchina utensile per la lavorazione dei metalli / operaia addetta alla fresa’).

 

VEDI ANCHE

femminile dei nomi

 

 

ACCENTAZIONE TRISDRUCCIOLA

Hanno accentazione trisdrucciola le parole accentante sulla quintultima sillaba. Nella lingua italiana le parole trisdrucciole sono molto poche e corrispondono tutte a forme di 2a persona singolare dell’imperativo composte con l’aggiunta di due pronomi atoni

àuguraglielo, òrdinaglielo, rècitamelo, òccupatene, comùnicamelo.

 

VEDI ANCHE   

accento

piana, accentazione

tronca, accentazione

sdrucciola, accentazione

bisdrucciola, accentazione

 

 

TRITTONGO

Il trittongo (dal greco trìphthongos ‘suono triplo’) è un gruppo di tre vocali consecutive all’interno di una stessa sillaba. Nell’incontro di tre suoni vocalici all’interno di una sola sillaba, due di essi diventano >>>semivocali o >>>semiconsonanti.

• Una semiconsonante + una vocale + una semivocale:

- -iei, -iai,-ioi

miei

scambiai

- -uai, -uei,-uoi

guai

suoi

• Due semiconsonanti + una vocale:

- -iuo

aiuola.

 

VEDI ANCHE

dittongo

iato

 

 

ACCENTAZIONE TRONCA

Hanno accentazione tronca (detta anche ossitona) le parole accentate sull’ultima sillaba. Quando la parola ha più di una sillaba, l’accento è segnalato graficamente

caffè, virtù, mercoledì, gioventù, città, università 

Le forme della 3a persona singolare del passato remoto e del futuro semplice dell’>>>indicativo, in genere, sono tronche

mangiò, poté, punì, avrà, capirà.

 

DUBBI 

Nelle parole tronche l’accento finale può essere acuto o grave a seconda dei casi:

• l’accento è acuto con parole la cui vocale finale è e chiusa

poté, finché, perché, giacché

• l’accento è grave con parole la cui vocale finale è e aperta, o, a, i, u

caffè, è, mangerò, dormì, sarà, virtù.

 

VEDI ANCHE

accento, acuto o grave 

piana, accentazione

sdrucciola, accentazione

bisdrucciola, accentazione

trisdrucciola, accentazione

 

 

TRONCAMENTO

Il troncamento (o apocope) è la soppressione di una vocale, di una consonante o di una sillaba alla fine di una parola

- gran ciambellano (anziché grande ciambellano)

- amor proprio (anziché amore proprio)

A differenza dell’elisione, il troncamento non richiede la presenza dell’apostrofo (tranne in casi particolari, come po’, mo’ e altri, per i quali si veda la sezione Usi).

Si ricorre al troncamento con diversi tipi di parole.

• Con gli >>>aggettivi:

- il troncamento è obbligatorio con gli aggettivi maschili bello, buono, santo riferiti a nomi che iniziano per consonante e introdotti dagli articoli il e un

*un bello tramonto > un bel tramonto

*il Santo Raffaele > il San Raffaele

*un buono giorno > un buon giorno

~ il troncamento è possibile ma non obbligatorio in altri casi

- grande giorno > gran giorno

- un poco di vino > un po’ di vino

~ il troncamento è molto frequente nei composti di due aggettivi (e anche aggettivo + sostantivo), in cui il primo termina in -re o -le

- elettoral-politico

- struttural-funzionalismo

- popolar-televisivo

• Con gli articoli >>>indeterminativi e gli indefiniti derivati da uno (alcuno, ciascuno, nessuno)

*uno piatto > un piatto

*nessuno testimone > nessun testimone

• Con alcuni sostantivi:

~ frate e suora seguiti da nome proprio

- fra Paolo Sarpi

- suor Teresina

~ nei toponimi costruiti con valle, torre, colle, piano, casa e altri

- Valsugana

- Pian del Voglio

- Ca’ del Sole

~ nei sostantivi usati come titoli, seguiti da nome proprio

- il professor Mario Monti

- il dottor Rossi.

 

USI 

Di regola il troncamento non va mai segnalato con l’apostrofo, tuttavia l’apostrofo è obbligatorio:

• nelle forme po’ ‘poco’, e a mo’ di ‘alla maniera di’

- un po’ di soldi

- a mo’ di esempio

• con la 2a persona singolare del presente >>>imperativo dei verbi andare, dare, dire, fare, stare

va’ per vai 

da’ per dai

di’ per dici 

fa’ per fai 

sta’ per stai 

• in alcune interiezioni 

be’ per bene 

to’ per togli!

 

VEDI ANCHE

apostrofo

elisione