Schede di grammatica italiana
T (3)


TIENIMI, TIENMI O TIEMMI?

Nella lingua scritta contemporanea la grafia più diffusa di questa 2a persona dell’imperativo seguita dal pronome personale atono è tienimi

- tienimi con te / dentro questa vita (C. Baglioni, Tienimi con te

Nella lingua orale tutte e tre le pronunce sono accettabili e trovano spazio anche la forma tienmi (con >>>troncamento della vocale finale del verbo), e soprattutto la forma tiemmi.

 

STORIA 

Tienmi e tiemmi erano comuni nell’uso letterario del passato

- la donna ch’io avea trovata sola / sopra me vidi, e dicea: Tiemmi dunque per compagna di pudicizia, e più ama l’anima mia che lo corpo (D. Cavalca, Vite di eremiti)

- Tu che sai poetar servimi d’aio, / E tiemmi per le maniche del saio. (A. Tassoni, La secchia rapita).

 

 

PRONOMI TONICI vedi PERSONALI, PRONOMI

 

 

TO’ O TOH?

Entrambe le grafie sono accettabili. 

Questa >>>interiezione deriva dalla 2a persona singolare dell’imperativo presente di togliere (togli) con >>>troncamento, e si usa per:

• invitare qualcuno a prendere qualcosa che si offre

- To’, ecco qui la maglietta che mi hai prestato ieri!

• nel fare un incontro non previsto

- To’, guarda un po’ chi si rivede in giro!

• per accompagnare con la voce pugni, calci, schiaffi o altri tipi di colpo

- To’, prendi questo!

 

 

TOPO-

È un >>>prefissoide derivato dal greco topos ‘luogo’ e usato in parole della lingua scientifica derivate direttamente dal greco o formate modernamente con il significato generico, anche figurato, di ‘luogo, posto, spazio’

- topografia (‘disciplina che studia gli strumenti e i metodi per la misurazione e la rappresentazione di parti della Terra’)

- toponimo (‘nome proprio di luogo’)

- topofilia (‘attaccamento profondo per un luogo’).

 

VEDI ANCHE

prefissi

 

 

FEMMINILE IN -TORA

Quando il suffisso maschile -tore è preceduto da una consonante diversa da t, è possibile, anche se non frequentissimo, il femminile in -tora

pastore > pastora

gestore > gestora

impostore > impostora

tintore > tintora

In molti casi le forme in -tora suonano popolari o antiquate

- Entrò la stiratora, una donnicciuola sui cinquant’anni, con un’aria di vittima, col cappellino e lo scialle messi per traverso (E. De Amicis, Roma capitale).

 

USI 

Il suffisso -tora, a differenza di -trice, si riferisce esclusivamente a una persona.

Nell’italiano contemporaneo è spesso usato con intenti ironici

- Entro e trovo la lavatora davanti alla lavatrice (www.ilmezza.com).

 

 

TRALICE: TRALÌCE O TRÀLICE?

La pronuncia corretta di questa parola, che si usa quasi esclusivamente nella locuzione guardare in tralice ‘guardare di sottecchi, di traverso’ è tralìce, con accentazione >>>piana, come nella parola latina dalla quale deriva, trilìcem.

La pronuncia tràlice, con accentazione >>>sdrucciola, è dovuta a un’errata >>>ritrazione dell’accento.

 

 

VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI

I verbi si possono distinguere in transitivi e intransitivi in base al rapporto che stabiliscono con il soggetto e con gli altri elementi della frase.

• Il verbo si dice transitivo quando l’azione passa direttamente dal soggetto che la compie all’oggetto (persona, animale o cosa) che la riceve o subisce. Pertanto, i verbi transitivi ammettono il complemento oggetto

- Giovanna stira una camicia

- Il Papa benedice la folla di fedeli

- Fabio ha rotto la bicicletta

• Il verbo si dice intransitivo quando invece l’azione non passa direttamente dal soggetto all’oggetto, ma si esaurisce nel soggetto che la compie o passa a un altro elemento della frase, costituito da un complemento indiretto. Pertanto, i verbi intransitivi non ammettono il complemento oggetto

- Francesco arrossisce ogni volta che qualcuno lo fissa

- Quest’inverno rinunceremo alla settimana bianca

- Finalmente è nato il figlio di Anna e Filippo

Alcuni verbi intransitivi possono reggere un oggetto diretto, diventando così transitivi, quando il complemento oggetto presenta la stessa radice del verbo (si parla allora di complemento dell’oggetto interno)

- Ognuno vive la sua vita come può

A seconda del contesto, molti verbi possono funzionare sia come transitivi che come intransitivi

- Lara mangia una mela / A che ora mangiamo?

- Gli attori reciteranno una commedia / Gli attori recitano malissimo

Molti verbi transitivi possono essere usati con un complemento oggetto non espresso; in questi casi il verbo rimane transitivo, dal momento che un complemento oggetto, anche se non viene espresso, esiste necessariamente ed è di norma desumibile dal contesto

- Marco scrive (una e-mail) alla sua fidanzata.

 

VEDI ANCHE

complementi

 

 

TRA O FRA?

Le >>>preposizioni semplici tra e fra possono essere considerate del tutto identiche per significato e funzioni.

Introducono diversi tipi di complementi indiretti

COMPLEMENTO DI STATO IN LUOGO Una casetta tra le montagne
COMPLEMENTO DI MOTO PER LUOGO Attraversare il campo tra una mina e l'altra
COMPLEMENTO DI MOTO A LUOGO Dio è venuto fra noi
COMPLEMENTO DI DISTANZA Ci vediamo fra un paio di giorni
COMPLEMENTO DI TEMPO CONTINUATO Tra il 1919 e il 1920, l'Europa fu toccata da un'intensa ondata di scioperi
COMPLEMENTO DI CAUSA Tra una cosa e l'altra, non ha mai tempo per noi
COMPLEMENTO PARTITIVO Tra tutte, Monica è senz'altro la più bella
COMPLEMENTO DI COMPAGNIA O UNIONE Una lite fra ubriachi

Tra e fra sono intercambiabili. Tuttavia, sia nello scritto, sia nell’orale si può scegliere tra l’una e l’altra per evitare sgradevoli accumulazioni di suoni, come in fra fratelli e in tra treni

- Nella nostra famiglia tra fratelli siamo sempre andati molto d’accordo

- Arriverò fra trenta secondi.

 

 

CONGIUNTIVO TRAPASSATO

 

Il tempo verbale trapassato del modo >>>congiuntivo si forma combinando le forme del congiuntivo imperfetto degli ausiliari avere o essere con il participio passato del verbo da coniugare 

io avessi temutoio fossi andato
tu avessi temutotu fosti andato
lui / lei avesse temuto lui / lei fosse andato
noi avessimo temuto noi fossimo andati
voi aveste temutovoi foste andati
loro avessero temuto loro fossero andati

Nelle proposizioni indipendenti, il trapassato congiuntivo si usa per esprimere una possibilità o una necessità riferita al passato che non si è realizzata

- Con te ci sono stato ma in un’altra misura / se solo avessi avuto un po’ meno paura (Tre allegri ragazzi morti, Puoi dirlo a tutti)

- E tu cosa ne pensi? E se fossimo stati creati da una civiltà aliena?

Nelle proposizioni dipendenti, il trapassato congiuntivo si usa per esprimere anteriorità rispetto a un tempo passato che si trova nella proposizione reggente

- Pensavo che tua sorella fosse già andata a vivere da sola.

 

VEDI ANCHE

consecutio temporum

 

 

INDICATIVO TRAPASSATO PROSSIMO

Il trapassato prossimo è un tempo verbale dell’>>>indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto prima di un altro nel passato o comunque a esso collegato

- Steve l’ha saputo e si è sprecato in complimenti: avevo fatto la cosa giusta (S. Agnello Hornby, Vento scomposto)

Questa forma verbale si coniuga combinando le forme dell’imperfetto indicativo degli ausiliari avere o essere con il >>>participio passato del verbo da coniugare.

Il termine di riferimento nel passato a partire dal quale l’avvenimento viene osservato è contenuto all’interno della frase stessa o in una frase dipendente. Può essere costituito da un >>>imperfetto, un >>>passato prossimo, un >>>passato remoto o da un >>>presente storico

- Non volevo mangiare l’arrosto di coniglio che la nonna aveva preparato per l’occasione

- Non ho voluto mangiare l’arrosto di coniglio che la nonna aveva preparato per l’occasione

- Non volli mangiare l’arrosto di coniglio che la nonna aveva preparato per l’occasione.

 

VEDI ANCHE

avere o essere?

 

 

INDICATIVO TRAPASSATO REMOTO

Il trapassato remoto è un tempo verbale dell’>>>indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto prima di un altro nel passato, definitivamente concluso e senza riflessi sul presente

- Quando ebbe finito feci la domanda che mi bruciava, a quel punto. «Perché proprio io?» (G. Carofiglio, Il passato è una terra straniera)

Questa forma verbale si coniuga combinando le forme del passato remoto indicativo degli ausiliari avere o essere con il >>>participio passato del verbo da coniugare.

Il trapassato remoto si usa soltanto nelle proposizioni >>>subordinate introdotte da congiunzioni come dopo che, finché, non appena

- Quando ebbe scoperto di aver perso, lasciò tutto

- Non appena ebbe finito di piovere, l’orso uscì dalla sua tana.

 

USI 

Il trapassato remoto ha ormai un uso molto raro e limitato ai registri alti della lingua scritta. 

Nell’uso comune, molto spesso il trapassato remoto è sostituito dal passato remoto o dal trapassato prossimo

- Non appena finì di mangiare, se ne andò

- Dopo che mia sorella aveva sentito la notizia, è corsa a spifferarla in giro

Non è possibile costruire la forma passiva del trapassato remoto dell’indicativo.

 

VEDI ANCHE

avere o essere?

forma attiva, passiva e riflessiva


TRASGRESSORE / TRASGREDITRICE vedi -TRICE, FEMMINILE IN 

 

 

TRATTINO

Il trattino (-) si usa nei testi a stampa: 

• per unire due parole accostate tra loro che non formano un composto soggetto a stabile >>>univerbazione, come una coppia di aggettivi, di sostantivi, di nomi propri

- linguaggio burocratico-amministrativo

- la regista cino-canadese

- le leggi-truffa

- la partita Torino-Inter

• con >>>prefissi o >>>prefissoidi, se usati in composti occasionali

- mine anti-carro

- terapia anti-aids

• con numeri e date, per indicare un intervallo

- i giorni 14-15 gennaio 2012

- In Mozambico sarebbe necessario curare subito 9.000 persone nei prossimi tre-cinque anni

Il trattino non va confuso con la lineetta (–), più lunga, usata nei testi a stampa con funzioni diverse. 

 

VEDI ANCHE

composte, parole

punteggiatura