Schede di grammatica italiana
T (2)


COMPLEMENTO DI TEMPO DETERMINATO

Nell’analisi logica, il complemento di tempo determinato è un complemento indiretto che indica il momento o l’epoca in cui avviene l’evento descritto dal verbo.

Il complemento di tempo determinato può essere introdotto dalle preposizioni in, di, a, fra, per

- Quest’anno la Pasqua cade in aprile

- Di lunedì mattina i negozi di parrucchiere sono chiusi

- Filippo mi ha telefonato all’ora di pranzo

- Atterreremo a Roma fra due ore

o da locuzioni >>>preposizionali come al tempo di, all’epoca di, prima di

- Ho letto un interessante saggio su Roma al tempo di Caravaggio

- All’epoca dei fatti, tuo padre aveva appena cinque anni

- Ti farò uno squillo prima di partire di casa

Molto spesso il complemento di tempo determinato si trova senza preposizione, in particolare con le date

- L’estate prossima andremo in Croazia

- Il cantante Tony Bennett è nato il 3 agosto 1926

Quando l’indicazione di tempo è poco precisa, il complemento di tempo determinato è introdotto dalle preposizioni >>>su, verso o dalla locuzione preposizionale intorno a

- Il tecnico della caldaia dovrebbe arrivare verso le undici di domani mattina

- Incontriamoci domani sul tardi

- Direi che potremmo incontrarci intorno alle cinque.

 

VEDI ANCHE

in (preposizione)

di (preposizione)

a (preposizione)

per

tra o fra?

 

 

ESPRESSIONI DI TEMPO

Sono espressioni di tempo alcune locuzioni >>>avverbiali costruite con varie >>>preposizioni, come ad esempio sul presto, sul tardi, di quando in quando, in tempo, tutt’a un tratto, nel frattempo, alla fine

- La mattina dopo il calendario prevedeva sul tardi una riunione dei capigruppo al Senato («La Repubblica»)

- Arisa: “Sogno di tornare a Sanremo e nel frattempo pubblico un libro” (www.musickr.it)

- Noia, noia da morire per 85’, poi, tutt’a un tratto, i gol e i fuochi delle polemiche («La Repubblica»).

 

 

CONGIUNZIONI TEMPORALI

Le congiunzioni temporali sono >>>congiunzioni subordinative usate per introdurre una frase che specifica il momento in cui si verifica l’evento descritto nella proposizione reggente (proposizioni >>>temporali).

- Le più frequenti sono le congiunzioni quando, mentre, come, prima, appena, finché, che

- Prima di frequentare Antonella, Stefano detestava andare a ballare

- È arrivata la polizia e ci hanno presi tutti appena scesi dal treno (www.fanpage.it)

- Finché la barca va, lasciala andare (O. Berti, Finché la barca va)

Le proposizioni temporali possono essere introdotte anche da una serie di locuzioni >>>congiuntive come dopo che, prima che, ogni volta che, fino a che, fin quando, da che, intanto che, ora che

- Mi accorsi del disastro solo dopo che l’arrosto si era bruciato.

- E ogni volta che torna sera mi prende la paura (V. Rossi, Ogni volta)

- Ma ora che la stagione dell’attaccante della Nazionale è stata chiusa dai medici, il ricorso ai due brasiliani è fondamentale («La Repubblica»).

 

VEDI ANCHE

coniugazione

 

PROPOSIZIONI TEMPORALI

Nell’analisi del periodo, le proposizioni temporali sono proposizioni >>>subordinate che indicano il momento in cui si svolge quanto è detto nella proposizione reggente.

Le proposizioni temporali possono esprimere anteriorità, contemporaneità o posteriorità rispetto alla reggente e si costruiscono in maniera diversa a seconda che siano esplicite o implicite.

• Le proposizioni temporali esplicite:

~ se esprimono anteriorità sono introdotte da prima che e hanno il verbo al congiuntivo

- Prima che tu parta, ricordati di passare a salutare la nonna

- L’importante è che il lavoro sia concluso prima che arrivi Natale

~ se esprimono contemporaneità sono introdotte da mentre, quando, allorché, nel momento che, al tempo in cui, finché. Hanno il verbo all’indicativo e, in alcuni casi, al congiuntivo

- Mentre eravamo in vacanza, i ladri hanno svaligiato la casa

- Quando andavo all’asilo, mi veniva sempre a prendere mio padre

- Aspetta finché non sia arrivata

~ se esprimono posteriorità sono introdotte da dopo che e hanno il verbo all’indicativo e, in alcuni casi, al congiuntivo

- Potrai alzarti da tavola solo dopo che avrai finito di mangiare

- La libertà condizionale può essere concessa anche ai condannati all’ergastolo dopo che abbiano trascorso in carcere almeno 26 anni (www.studiocataldi.it)

• Le proposizioni temporali implicite si costruiscono in modi diversi a seconda del significato che esprimono:

~ se esprimono anteriorità si costruiscono con prima di e il verbo all’infinito

- Prima di pretendere qualcosa prova a pensare a quello che dai tu (I. Grandi, Prima di partire per un lungo viaggio)

- «Negozi aperti, prima di dire no vediamo come va» («Corriere della Sera»)

~ se esprimono contemporaneità si costruiscono con il gerundio presente, o con al, col, nel, sul e l’infinito

- Nel salutare i parenti, a volte confondo i loro nomi

- È la stessa spiacevole sensazione che ci investe al risuonare mozartiano o beethoveniano dei molti cellulari che ci circondano («Avvenire»)

~ se esprimono posteriorità si costruiscono con dopo e l’infinito passato, o con il participio passato, spesso preceduto da una volta

- I primi giorni dopo aver smesso di fumare rappresentano il periodo più difficile, durante il quale si verifica il maggior numero di ricadute (www.stop.tabac.ch)

- Una volta arrivati sul luogo, capiremo meglio di cosa si tratta

In alcuni casi, il participio passato può essere seguito dalla congiunzione che e da una voce dei verbi avere e essere, dando vita a un costrutto molto diffuso nel toscano letterario

- Finito che ebbe di dire il Cardinale, io risposi che quelle erono offerte da quel Re che gli era (B. Cellini, La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze).

 

VEDI ANCHE

congiuntivo

indicativo

infinito

gerundio

participio

 

TÈ O TE?

Si tratta di due >>>omofoni

con l’accento grafico (dal francese thé, a sua volta dal cinese t’e) indica la bevanda aromatica preparata per infusione delle foglie essiccate di una pianta di origine asiatica

- la coltivazione del
-
in foglie
- una tazza di

Te senza accento grafico corrisponde al pronome tonico singolare maschile e femminile usato in funzione di complemento

- Lasciami stare, te lo chiedo per favore

- Da solo non riuscivo a dormire perché di notte ho ancor bisogno di te (L. Battisti, Fiori rosa fiori di pesco).

 

DUBBI 

Per indicare la bevanda sono diffuse anche le grafie tea (che coincide con la parola inglese) e the

- Sapevo quanto valevi dopo poche chiacchiere scambiate davanti a un tea freddo alla pesca (www.blusubianco.it)

- Li vedi di sera, mentre aspettano un the caldo («Corriere della Sera»).

 

VEDI ANCHE

monosillabi accentati e non accentati

personali, pronomi

 

 

COMPLEMENTO DI TERMINE

Nell’analisi logica, il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.

Il complemento di termine può essere introdotto dalla preposizione a

- Bisogna dare da mangiare al cane

- Devo restituire la falciatrice a Riccardo

- La maestra ha detto a Filippo di non parlare

La preposizione a si deve omettere se il complemento di termine è uno dei pronomi >>>personali atoni mi, ti, gli, le, si, ci, vi, loro

- E al nonno? Gli regaleremo un dopobarba

- Fabio e Daniela ci hanno mandato una cartolina dalla Grecia

oppure, si può omettere davanti al pronome >>>relativo cui

- Lo specialista (a) cui ci siamo rivolti è molto competente

Il complemento di termine può dipendere da:

• un verbo transitivo o intransitivo

- Quand’ero piccolo ho rotto un dito a mia sorella

- Il compito di risolvere la questione spetta al giudice

• aggettivi come grato, caro, fedele, pronto, contrario, utile, idoneo, dannoso, uguale, o un nome da essi derivato

- Ti siamo grati per tutto quello che fai per noi

- «La fedeltà a Dio è la migliore risposta agli ingiusti attacchi contro la Chiesa» (www.loccidentale.it).

 

VEDI ANCHE

transitivi e intransitivi, verbi

 

 

TERMITE: TÈRMITE O TERMÌTE?

La pronuncia corretta di questo sostantivo, che designa un tipo di insetto, è tèrmite, con accentazione >>>sdrucciola, come nella parola tardo-latina da cui deriva: tèrmitem.

La pronuncia termìte, con accentazione >>>piana, è dovuta a un errato avanzamento dell’accento.

In italiano esiste anche la parola termìte, con accentazione piana, che indica una particolare miscela di metalli. La parola è stata formata modernamente a partire dal greco therme ‘calore’.

 

 

TERZA CONIUGAZIONE

La terza coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -ire

Appartengono a questo gruppo molti verbi della IV coniugazione latina, e anche molti della II e della III, oltre a verbi di recente e nuova formazione.

• Molti verbi della III coniugazione, come capire, finire, guarire, punire, agire, costruire, ferire, finire, fornire, impedire, preferire, rapire, tradire, inseriscono l’>>>interfisso -isc- tra la >>>radice e la >>>desinenza della 1a, 2a e 3a persone singolari e della 3a persona plurale del presente indicativo e congiuntivo

io capisco io guarisca

tu capisci tu guarisca

lui / lei capisce lui / lei guarisca

loro capiscono loro guariscano

Questi verbi inseriscono l’interfisso -isc- anche tra la radice e la desinenza della 2a persona singolare dell’imperativo

(tu) capisci!

(tu) finisci!

(tu) punisci!

• Alcuni verbi, come applaudire, mentire, inghiottire, assorbire, nutrire, ammettono sia la forma con l’infisso -isc-, sia quella senza

io mento / io mentisco

tu inghiotti / tu inghiottisci

• I verbi che terminano in -gnire, conservano di regola la i delle desinenze nella 1a persona plurale del presente indicativo e congiuntivo, e nella 2a persona plurale del congiuntivo presente. È diffusa anche la grafia senza -i, che, pur giustificata dal punto di vista della pronuncia, è sconsigliabile

- lo stesso monarca dice noi vi insigniamo del Toson d’Oro o noi dichiariamo oggi guerra alla Ruritania (U. Eco, Kant e l’ornitorinco)

- Anche noi insignamo così il nostro cannoniere di un titolo che ricorda il nostro più grande bomber (www.brembat.it)

• Il participio presente è formato in alcuni casi con la desinenza -ente

bollente

divertente

seguente

in altri, con la desinenza -iente

nutriente

obbediente

proveniente

In alcuni verbi, però, la t si trasforma in z

patire> paziente

consentire > consenziente.

 

VEDI ANCHE

coniugazione

indicativo

congiuntivo

imperativo

vocale tematica