003 I modi e i tempi

Esistono sette modi verbali, ciascuno con

una funzione particolare:

· L'indicativo esprime la realtà, la certezza.

· Il congiuntivo esprime la possibilità e

   l'incertezza.

· Il condizionale è il modo dell'ipotesi.

· L'imperativo esprime l'ordine e l'esortazione.

·  L'infinito è il modo indefinito ed impersonale

   per eccellenza.                                                          

· Il participio ha valore d'aggettivo verbale.

·  Il gerundio esprime un'azione nel suo svolgimento.



   Distinguiamo i modi finiti e quelli infiniti.

 

1- I modi finiti

 

Sono l'indicativo, il congiuntivo, il condizionale

e l'imperativo. Si coniuga il verbo a tutte le persone e a tutti i tempi ad eccezione dell'imperativo.

L'indicativo comprende 4 tempi semplici e 4 tempi composti.

 

Il presente esprime un'azione nel momento in

cui essa ha luogo. L'imperfetto esprime un'azione che si svolge o che si ripete nel passato.

Il passato remoto indica un fatto del tutto compiuto, che non è più in relazione con il presente.

Il futuro indica un fatto che deve avvenire.

 

Esempio:     Andrea parla. (presente)

                      Lavoravo tutti i giorni. (imperfetto)

                      Scoppiò la guerra. (passato remoto)

                      Andrò al cinema domani. (futuro)

 

Il passato prossimo esprime un fatto compiuto,

che resta in relazione con il presente. Il trapassato prossimo si usa per indicare un'anteriorità

nel passato, spesso in relazione con l'imperfetto

o con il passato prossimo.

 

Esempio:   Sono arrivato ieri. (passato prossimo)

                   Mi riposavo perché avevo lavorato. (trapassato prossimo)

 

 

Il trapassato remoto indica un'azione compiuta nel passato che è anteriore ad un'altra al passato remoto. Il futuro anteriore si usa per esprimere un'azione anteriore ad un'altra nel

futuro.

 

Esempio:      Quando ebbi finito, andai a lavorare. (trapassato remoto)

                      Quando avrò finito andrò al cinema. (futuro anteriore)

 

 

· Il condizionale si usa per indicare un'ipotesi o una condizione. Esso possiede due tempi: il presente ed il passato.

Esempio:  Secondo me, bisognerebbe andare. (presente)

 

· Il congiuntivo possiede due tempi semplici

   (presente e imperfetto) e due tempi composti

   (passato e trapassato).

   Esempio: Voglio che tu venga. (presente)

                   Avrei voluto che tu fossi venuto al cinema. (trapassato)

· L'imperativo ha solo un tempo e si usa unicamente

   alle 2e persone del singolare e del plurale. Per le altre

  persone è sostituito dal congiuntivo esortativo.

Esempio: Vieni con me!

 

 

2- I modi infiniti

 

Essi sono l'infinito, il gerundio ed il participio.

 

· L'infinito indica un'azione espressa dal verbo senza indicare la persona.

 

Esempio:       Che fare?

 

 

Nota bene: Preceduto da non, esso forma l'imperativo negativo della 2a persona singolare.

 

Esempio:        Non correre in macchina.

 

 

· Il gerundio serve a mettere in relazione le azioni

   di due proposizioni, una principale e l'altra subordinata. Il gerundio può avere diversi valori (tempo,

   mezzo, causa, ecc.)

 

Esempio:   L'ho visto uscendo dal cinema.

 

· Il participio possiede due tempi:

  - il presente che varia solo nel numero e che ha valore attivo.

- il passato che si accorda in genere e numero e che serve soprattutto a formare i tempi composti.

 

Esempio:   Un film divertente. (participio presente)

                   Ho parlato. (participio passato)