Italiano
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6. IL LAVORO
A. Buona sera! Mi chiamo Cinzia. Sono palermitana ma
abito a Milano da 15 anni. Lavoro nel dipartimento delle risorse
umane di una catena alberghiera dalle 9 fi no alle 18 dal
lunedì al venerdì. Come potete capire, mi occupo del personale.
Sono appena venuta dal lavoro. Vi posso raccontare un
giorno della mia vita, quello di oggi. Stamattina prima di uscire
ho spento la luce, ho attivato l’allarme e ho chiuso la porta a
chiave. Ho sceso le scale e sono uscita di casa. Sono andata a
piedi fi no alla fermata dell’autobus 515 che mi ha portato verso
la stazione della metro Gerusalemme. Ho preso la metro per
tre stazioni fi no a Garibaldi e poi ho cambiato linea e ho fatto
altre quattro stazioni fi no a Loreto. L’albergo si trova a pochi
passi da Corso Buenos Aires. Oggi ho avuto molte cose da fare:
una conferenza stampa, tre colloqui di lavoro e quattro riunioni,
una delle quali è stata rimandata a domani e l’altra è stata
annullata. Abbiamo licenziato un contabile e abbiamo assunto
due portieri. Ho avuto una pausa pranzo di 45 minuti. Con il
mio capo siamo andate al ristorante dell’albergo e durante il
pranzo abbiamo discusso dei nuovi progetti. Lei tiene sempre
in considerazione le mie opinioni e io ci tengo molto. Poi sono
tornata in uffi cio, ho dato da mangiare ai pesci nell’acquario,
ho sistemato i documenti, ne ho tradotti tre dal francese all’italiano
e ho spedito 14 lettere. Sono stata davanti allo schermo
per 4 ore! Oggi in uffi cio non mi sono fermata un attimo, anzi,
ho terminato prima ma perlopiù ci sono fi no a tardi. Appena
sono uscita dall’albergo mi sono accorta di aver lasciato il portachiavi
e il portafogli accanto alla tastiera del computer e sono
dovuta rientrare. Quando sono tornata a casa prima di entrare
nel portone sono scivolata sul ghiaccio e per poco non sono
caduta. Sono entrata nel palazzo, ho salito le scale, ho inserito
la chiave nella serratura e ... la chiave si è bloccata! Meno
male che mia cugina era a casa. Alla fi n fi ne siamo riuscite ad
aprire la porta senza chiamare il fabbro. Adesso ho bisogno di
riposarmi, domani avrò molti impegni. Meno male che non
impiego molto tempo per recarmi al lavoro!
 
B. Ciao a tutti! Sono Miraldo. Sono disoccupato e mia
moglie è incinta di 6 mesi! Siamo entrambi depressi. Non so
come faremo se non trovo un posto di lavoro adeguato con uno
stipendio adeguato. Lo sto cercando da 10 mesi. Potrei lavorare
come guardia del corpo, allenatore personale, guida turistica,
idraulico, bagnino. Il lavoro a domicilio, di notte e gli impieghi tipo
fattorino, scaricatore, cassiere, guardiano, buttafuori, netturbino
o distributore di volantini sono da escludersi. Vorrei lavorare
come pompiere o lavavetri dei grattacieli ma oltre a un’esperienza
minima di un anno occorrono una formazione specifi ca e delle
capacità speciali. Sono una persona abbastanza fl essibile e vado
d’accordo con la gente. Ho un’ottima conoscenza del tedesco
ma non so come applicarla. Ci sono molti annunci di off erte su
Internet. Sono sfortunato. Sto inviando il mio curriculum alle
aziende che pubblicano gli annunci che mi interessano ma fi nora
non mi hanno risposto nemmeno una volta. Strano, probabilmente
bisogna avere buoni agganci e buone conoscenze per entrare in
un’impresa solida. Con questa crisi i datori di lavoro off rono
soltanto un contratto a tempo determinato e poi si rifi utano di
prolungarlo. Ho ottenuto un sussidio di disoccupazione per tre
mesi. Possiamo strappare e buttare via i nostri diplomi! A cosa
servono? Lo stato ci ha tradito. Per il momento stiamo spendendo
i nostri risparmi: mi rimangono 500 euro, non esagero. È un
incubo e non me lo merito. Pensavo di prendere in prestito soldi da
mio cognato Lino ma è avido e me lo ha negato. Poi ho saputo che
anche lui ha perso il lavoro e ha cominciato a drogarsi ma io non
l’accuso né lo rimprovero, piuttosto lo compatisco. Siamo tutti
vittime di circostanze. Volevo dapprima immigrare in Australia
ma poi ci ho ripensato. Francesca mi consola dicendo che ce la
caveremo.

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