OTTANTOTTESIMA LEZIONE

Ultime sigarette

1 II dottore al quale ne parlai mi disse d'iniziare il mio lavoro con un'analisi storica della mia propensione al fumo : (1) (2)(N1)

2 — Scriva! Scriva! Vedrà come arriverà a

vedersi intero.

3 Credo anzi che del fumo posso scrivere qui al mio tavolo senza andare a sognare su quella poltrona.

4 Non so come cominciare e invoco l’assistenza delle sigarette tutte tanto somiglianti a quella che ho in mano.

5 Ricordo di aver fumato molto, celato in tutti

i luoghi possibili. (3)

6 Perché seguito da un forte disgusto fisico, ricordo un soggiorno prolungato per una mezz’ora in una cantina oscura insieme a due altri fanciulli ; (3)

7 avevamo molte sigarette e volevamo vedere chi ne sapesse bruciare di più nel breve tempo, lo vinsi, ed eroicamente celai il malessere che mi derivò dallo strano esercizio.

8 Poi uscimmo al sole e all'aria. Dovetti chiudere gli occhi per non cadere stordito. Mi rimisi e mi vantai della vittoria. Uno dei due piccoli omini mi disse allora :

9 — A me non imporla di aver perduto perchè io

non fumo che quanto mi occorre. (2)

10 Ricordo la parola sana e non la faccina certamente sana anch’essa che a me doveva essere rivolta in quel momento. (3)

11 A vent’anni circa soffersi per qualche settimana di un violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore prescrisse il letto e l’assoluta astensione dal fumo.

12 Ricordo questa parola “assoluta!” Mi ferì e la febbre la colorì : un vuoto grande e niente per resistere aH'enorme pressione che subito si produce intorno ad un vuoto. (3)

13 Quando il dottore mi lasciò, mio padre con tanto di sigaro in bocca restò ancora per qualche tempo a farmi compagnia. Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua mano sulla mia fronte scottante, mi disse : (4) (5)

14 — Non fumare, veh! (6)

15 Mi colse un’inquietudine enorme. Pensai : “Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta.” Accesi una sigaretta e mi sentii subito liberato dall’inquietudine.

16 Le mie giornate finirono coll’essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più e, per dire subito tutto, di tempo in tempo sono ancora tali. (5)


17 Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso quand’è l’ultima.

18 Molti avvenimenti, anzi tutti, dalla morte di Pio IX alla nascita di mio figlio, mi parvero degni di essere festeggiati dal solito ferreo proposito di smettere di fumare. (7)

19 Tutti in famiglia si stupiscono della mia memoria per gli anniversari tristi e lieti nostri e mi credono tanto buono!

(tratto da : Italo Svevo, “La Coscienza di Zeno”)
ESERCIZI : 1. “La vita attuale è inquinata alle radici. L'uomo s'è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l'aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. - 2. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. - 3. Allorché la rondinella comprese che per essa non c'era altra possibile vita fuori dell'emigrazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. -

4. Ma l’occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c'è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. - 5. Un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. - 6. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po’ più ammalato, ruberà tale esplosivo e si arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. - 7. Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie”.

(tratto da : Italo SVEVO, “La Coscienza di Zeno”)