OTTANTASETTESIMA LEZIONE
La letteratura italiana (II)
1 Negare che la letteratura italiana del secolo scorso abbia sofferto di una crisi di
provincialismo sarebbe difficile, specie se la si confronta col romanticismo
d'oltralpe.
(N2) , ■
2 D’altronde, questa crisi era cominciata già da due secoli : a mano a mano che
l’Italia perdeva l’indipendenza politica, caduta com’era sotto la dominazione dei
sovrani stranieri, (N2)
3 anche l’ispirazione letteraria, sopravvissuta a fatica alle persecuzioni burrascose
della Contro-Riforma, entrava in una fase di crisi profonda. (1) (N2)
4 I letterati si trovarono così isolati dal dibattito culturale europeo, spesso a
causa dell’oscurantismo dei regimi in vigore nella penisola.
5 Fu proprio la ricerca di un'identità nazionale e dell’indipendenza dalla dominazione
straniera il tema privilegiato su cui romanzieri e poeti italiani si espressero.
6 La poetica romantica dello “Sturm und Drang” trova così in Italia un filone
originale nell'intreccio tra vicenda personale e vita nazionale, fra individuo e
storia, (2)
7 in scrittori che vivono con la medesima passione estrema ed eroica la rivolta
interiore e l’impegno politico, temi che sembrano d’altronde alimentarsi a vicenda nel
“fuoco” romantico della loro ispirazione. (N2)
8 Punto di partenza della riflessione di molti di questi letterati è il trattato di
Campoformio attraverso il quale Napoleone Bonaparte, cedendo una parte dell’Italia
Settentrionale aH’Austria,
9 tradì le aspettative di quanti lo avevano visto come il messaggero della Rivoluzione
Francese, portatore di libertà e di indipendenza.
10 Così fu per Foscolo, autore delle “Ultime Lettere di Jacopo Ortis” e del poemetto
“I Sepolcri". (3) (4)
11 Lo stesso Leopardi, interpretato spesso come un poeta della sensibilità e di un'
intima quanto astratta angoscia del vivere, trae in realtà la sua materia poetica da
una profonda e lucida riflessione filosofica e storica. (3)
12 II problema politico non è assente dall’opera di Manzoni, nelle sue tragedie a tema
storico e nella celebre ode funebre a Napoleone,
13 ma nei "Promessi Sposi” egli trascende tale problema in una più ampia visione
religiosa, ove la storia è determinata dalla provvidenza divina. (3)
14 Tale riflessione è invece assente dalla poetica della “Scapigliatura”, la sola
corrente dell’Ottocento italiano che, rifiutando la letteratura risorgimentale, si
lega all’esperienza romantica del “maledettismo”. (3)
15 Come superamento del romanticismo si pone il “Verismo” di Verga e di Capuana, primo
esempio di corrente letteraria “postunitaria”, in gran parte ispirata al realismo
francese di Zola. (3)
16 Con la grave situazione in cui la penisola versa dopo l’unità (1860), il
provincialismo letterario ne risulta oltremodo aggravato ; (N2)
17 l’esperienza più originale dei primi del Novecento è il futurismo, il cui manifesto
programmatico è pubblicato nel 1909... a Parigi! (3)
18 Mentre in Europa si sviluppa la grande stagione delle avanguardie
artistico-letterarie, con la crisi del romanzo e la scoperta dell’io,
19 in Italia Pascoli descrive teneri paesaggi rurali e d’Annunzio scimmiotta
grottescamente i letterati decadenti d’oltralpe. (3)
20 Solo Svevo e Pirandello assurgono ad una statura europea, facendo tesoro della loro
conoscenza delle grandi idee del secolo : la psicanalisi e l'opera di Joyce per il
primo, la filosofia di Bergson e il teatro espressionista per il secondo. (3)
21 Gli anni di guerra rendono sempre più difficile e doloroso il canto dei poeti :
Ungaretti, Montale, Quasimodo scelgono così la strada di una poesia “ermetica". (3)
22 Nel dopoguerra, infine, la reazione generale è quella dell.'impegno e del
rinnovamento : “scoppiano” il neorealismo e la “letteratura dell’industria’’ : si
ricordino, tra i tanti, Moravia, Pavese, Vittorini, Calvino, Pasolini. (3)