OTTANTUNESIMA LEZIONE

La commedia dell’arte

1 La commedia dell’arte è una forma teatrale molto antica, che si sviluppò soprattutto a Venezia fino al XVIII secolo, momento in cui la riforma goldoniana del teatro scritto la rimpiazzò. (1)

2 Essa consisteva infatti in spettacoli in gran parte improvvisati a partire da un canevaccio, una traccia narrativa sulla quale gli attori “ricamavano” dialoghi e lazzi.

3 Incerte sono le origini sia storiche, sia geografiche di questo teatro : certuni le situano in oriente, dove esisteva un tipo di spettacolo nel quale gli attori portavano grottesche maschere di cuoio come quelle della commedia dell'arte.

4 Sarebbe stata la caduta dell'impero romano d’oriente, alla metà del Quattrocento, a far emigrare questi attori nelle città italiane sul Mediterraneo, come Venezia, (2) (N1)

5 e ad obbligarli a recitare davanti a pubblici di cui non conoscevano la lingua : perciò le loro rappresentazioni furono basate, fin dall’inizio, soprattutto sul mimo,

6 sulle acrobazie, su lazzi corporali non sempre di una costumatezza irreprensibile.

7 Anche quando questo teatro ebbe il dono della parola, diventando così la commedia dell'arte vera e propria, fu la parola storpiata dal gioco continuo dei doppi sensi e dei motti di spirito,

8 con quell’arte di scomporre e di ridicolizzare il linguaggio, soprattutto quello più nobile e colto, arte dissacratoria e iconoclasta che così spesso appartiene ai meteci.

9 Così, si legge in un canevaccio che Pulcinella, incaricato da un bel cicisbeo di dire a una damigella che sarebbe stata una “barbara” se non avesse accettato la sua corte, le presentò la cosa dicendo : "Ha detto il signore che lei si faccia la barba"!

10 La psicologia era assente da questo teatro di maschere, in cui i diversi personaggi rappresentavano più delle caricature di vizi e di pregi che dei tipi umani reali : (3)

11 Arlecchino, il servo goloso, semplice ma astuto ; Brighella, il paesano un po’ tonto ma dal cuor d'oro ; Pantalone De’ Bisognosi,

il mercante avaro e burbero ;

12 Colombina, la servetta svelta e furbetta ; Pulcinella, povero, sempre affamato e sfortunato ; il dottor Balanzone, che si finge molto dotto ma è solo un sapientone.

13 Ognuna di queste maschere parla il dialetto di una città d'Italia, rappresentando così i difetti che ogni Italiano attribuisce... alla città vicina alla sua!

14 Arlecchino e Brighella sono bergamaschi, Pantalone è veneziano, Pulcinella di Napoli e Balanzone di Bologna.

15 Fu Carlo Goldoni a rinnovare la commedia dell’arte, fino a sostituirla con un altro tipo di teatro più moderno, interamente scritto ; (1)

16 infatti gli attori della commedia dell'arte si staccavano sempre di più dai canevacci originali per basare i loro spettacoli unicamente sui facili istrionismi, su ciò che Goldoni chiamava “le parole sconce e i lazzi sporchi", e ciò aveva stancato le platee.

17 II pubblico era abbastanza maturo perchè una nuova forma di teatro, fatto più di idee che di... pernacchie, potesse sfondare sui palcoscenici di Venezia e dell'Italia intera. (4) (5) (N3)
ESERCIZI : 1. Numerose le ipotesi formulate riguardo le influenze culturali sul teatro delle maschere ; scarse, per ora, le certezze. -2. Certuni le individuano nel teatro popolare latino deila “palliata", in cui le maschere avrebbero trovato alcuni dei loro caratteri. - 3. Gli attori della commedia dell'arte erano istrioni sempre alla ricerca di nuove trovate miranti più a far ridere il pubblico che a farlo riflettere. - 4. Quella damigella, che fu sempre nota per i suoi costumi irreprensibili, fu un giorno sedotta da un fatuo cicisbeo. -5. Gli ho fatto una di quelle pernacchie abbastanza rumorosa perchè se la ricordi per un bel pezzo.