QUARANTAQUATTRESIMA LEZIONE Regioni, province e comuni
1 Vorremmo ora portare la sua attenzione sulle divisioni amministrative dell'Italia ;
(N3)
2 il fenomeno del decentramento vi è realizzato già da tempo :
3 non soltanto per ragioni storiche, essendo l'unità d'Italia molto recente, per cui
molte città hanno una grande importanza politica, economica e culturale oltre a Roma ;
4 ma anche perché l’attuazione di una complessa suddivisione amministrativa ha reso il
sistema italiano più agile ed efficiente di quanto non fosse prima : (1)
5 l'Italia si divide infatti in 21 regioni, di cui ognuna ha un capoluogo, in cui
risiedono il consiglio regionale e la sua giunta ; (2)
6 cinque di esse, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia (regioni
di confine), Sicilia e Sardegna (per il loro carattere insulare)
7 sono regioni cosiddette “autonome”, cioè godenti di particolari condizioni di
autonomia rispetto alla capitale, secondo statuti speciali propri ad ognuna, adottati
mediante leggi costituzionali.
8 Tutte le giunte regionali hanno comunque una grande autonomia nella gestione del
bilancio e negli investimenti edilizi, produttivi, urbanistici, culturali, ecc.
9 Ogni regione è suddivisa a sua volta in province (94 in totale) ;
10 ognuna di esse ha un capoluogo di provincia, sede deH'amministrazione provinciale ;
ogni servizio della provincia è diretto da un assessore :
11 si hanno così l’assessorato alla cultura, ai trasporti, e così via, come tanti
piccoli ministeri.
12 I capoluoghi di provincia sono indicati sulle targhe delle macchine, mediante le
prime due lettere del loro nome,
13 o la prima e un'altra, se le prime due indicano già un’altra città : così, per
esempio, “PA" indica Palermo, “PD" Padova, e “PR“ Parma.
14 Ogni provincia si divide poi in comuni : in totale ce ne sono ottomilaesessanta in
tutta Italia ; a capo di ogni comune c’è un sindaco, eletto dal consiglio comunale e
dalla sua giunta. (2) (3) (N2)
15 Tutto questo sistema di decentralizzazione sveltisce notevolmente tutte le pratiche
burocratiche, che altrimenti sarebbero portate in lungo nei meandri interminabili dei
ministeri a Roma ; (4) (N3)
16 coi tempi che corrono, è una comodità non trascurabile : con questo intendiamo dire
che se questa suddivisione amministrativa non esistesse, ci sarebbe un problema in più
da aggiungere alle mille difficoltà dell'Italia, (5) (N1)(N4)
17 un difetto in più con cui prendersela mentre si fa la coda agli sportelli degli
uffici. (6) (N4)
18 Non c’è bisogno di dirlo : per gli Italiani, il loro è il miglior sistema
possibile, ma, come si sa, ognuno porta sempre l’acqua al suo mulino... (N3)
ESERCIZI : 1. Se il consiglio comunale delibera oggi pomeriggio, saremo al corrente
del nuovo provvedimento domani mattina. - 2. Se la giunta si riunisse più spesso, gli
assessori non sarebbero pagati inutilmente. - 3. Se il decentramento amministrativo
fosse attuato dappertutto, non esisterebbero più i problemi di burocrazia e di
pratiche che vanno per le lunghe. - 4. Le regioni cosiddette autonome godono di
particolari forme e condizioni di autonomia rispetto alla capitale, secondo statuti
speciali, adottati mediante leggi costituzionali. - 5. Se la prende sempre coi più
deboli di lui ; se incontrasse uno forte come lui, sono sicuro che sarebbe meno
prepotente di quanto sia di solito.