001 Il verbo "Avere"

A - Coniugazione di avere

Indicativo presente

(io)                                            ho
(tu)                                           
hai
(lui, egli, esso)                        
ha
(lei, ella, essa)                         
ha

(noi)                                          abbiamo
(voi)                                         
avete
(loro, essi, esse)    
hanno

B - Uso

Avere é uno dei due ausiliari con cui si formano i tempi composti.

·    Si utilizza con i verbi transitivi attivi.

Esempio:     Il cane ha mangiato il pollo.

 ·    Si utilizza con i verbi intransitivi qualora questi indichino un'azione.

 Esempio:     Il bambino ha dormito molto.

 ·    Avere si utilizza con dei verbi che sono allo stesso tempo transitivi e intransitivi ma soltanto quando questi sono usati transitivamente.

Esempio:     La mamma ha guarito il bambino.


·
    Per coniugare i verbi dovere, potere, volere nei tempi composti si usa avere.

 Esempio:     Hai fatto tutto quello che hai potuto.

 Nota:  Quando dovere, potere, volere sono seguiti da un verbo si coniugano con avere solo se il verbo che li segue si coniuga anch'esso con avere.

Esempio:

         Ho potuto prendere un panino.
        
Non sono
potuto andare a comprare un panino.

 

002 Il verbo "Essere"

A- Coniugazione di essere

Indicativo Presente

(io)                                                sono
(tu)                                              
sei
(lui, egli, esso)
                             é
(lei, ella, essa)
                             é

(noi)                                             siamo
(voi)
                                             siete
(loro, essi, esse)
                          sono

B - Uso

Essere é uno dei due ausiliari con cui si formano i tempi composti. 


·
       Si utilizza con i verbi transitivi passivi.

Esempio:         Il grano é mangiato dal gallo.
 

·       Si utilizza con i verbi intransitivi qualora questi indichino uno stato.

 Esempio:         La signora é dimagrita.

 

· Essere si utilizza con dei verbi che sono allo stesso tempo transitivi e intransitivi, ma soltanto quando questi sono usati intransitivamente.

 

Esempio: Il bambino é guarito.

 

· Per coniugare i verbi dovere, potere e volere nei tempi composti, si utilizza essere quando questi verbi sono seguiti da un verbo che si coniuga anch'esso con essere.

 

Esempio: Sono dovuto partire in anticipo.

 · Allo stesso modo si utilizza essere con i verbi impersonali (sembrare, bastare, piacere, parere), con quelli relativi a fenomeni meteorologici (piovere, gelare, nevicare), ad uno stato o ad un cambiamento (apparire, cambiare, aumentare...), ad un movimento (fuggire, salire...) o ad uno svolgimento del tempo (durare, cominciare...).

 

Esempio: Mi é sembrato di vederti lunedì sera.

                Ieri é piovuto tutto il giorno.

                Sono fuggiti appena mi hanno visto.

                La partita é iniziata in ritardo.


003 La negazione

Per esprimere la negazione, basta utilizzare non davanti al verbo.

 

Esempio:  Stasera non vado al cinema.

                   Perché non prendi l'autobus?

                   Non sono in ritardo.

 

All'imperativo, la forma negativa della seconda persona singolare si costruisce con  non + infinito.

 

Esempio:  Non prendere l'autobus stasera!

  

004 I pronomi personali soggetto
 

A -Forme

 

(1a persona singolare)                    io

(2a persona singolare)                   tu

(3a persona maschile singolare)   lui, egli, esso

(3a persona femminile singolare)                lei, ella, essa


(1a persona plurale)
                        noi

(2a persona plurale)                        voi

(3a persona maschile plurale)       loro, essi

(3a persona femminile plurale)    loro, esse

 

Nota:

 

Alla terza persona del singolare e del plurale, ci sono più forme di pronomi. Lui, lei e loro sono in linea di massima dei pronomi complemento ma sono anche molto usati come pronomi soggetto. Egli, ella, lui, lei e loro si riferiscono solo alle persone mentre esso, essa, essi e esse possono essere utilizzati tanto per le persone quanto per le cose.

 

B - Uso
 

Il pronome personale soggetto é raramente usato, lo si utilizza tuttavia:

 

· per insistere sul soggetto o sottolineare un contrasto.

 

Esempio: Loro saranno contenti di andare al mare.

                Lei parte in vacanza e lui rimane a casa.

                Dove andate voi ?

 

· per evitare confusione in caso di forme verbali identiche.

 

Esempio: Io sono al mare mentre loro sono in montagna.

 

· Il pronome Lei scritto con la maiuscola, corrisponde ugualmente alla formula di cortesia.

 

Esempio:

   Avevo appuntamento con Lei a mezzogiorno.

 

Nota: L'uso di Lei non comporta obbligatoriamente il femminile.

Esempio:  Lei é un uomo coraggioso.

 

005 Le preposizioni articolate

 A - Formazione

 

Le preposizioni a, con, da, di, in e su si attaccano all'articolo determinativo per formare le preposizioni articolate.

 

            IL   L'        LO      I       GLI     LA       LE

A         al    all'       allo     ai     agli       alla       alle

CON   col   coll'     collo    coi    cogli     colla     colle

DA      dal  dall'     dallo   dai   dagli    dalla    dalle

DI       del  dell'     dello   dei   degli     della     delle

IN       nel  nell'     nello   nei   negli     nella     nelle

SU      sul  sull'     sullo   sui   sugli     sulla     sulle

 

B - Uso

 

· L'uso delle preposizioni articolate é obbligatorio con a, da, di, in e su.

 

Esempio: Voglio un gelato alla frutta.

                   É sceso dall'autobus.

                   C'é sempre molta gente nei negozi.

                   Ho letto un libro sulle balene.

 

· Con con, il loro impiego é notevolmente meno corrente, tranne che con IL e I.

 

Esempio:  É partito col treno.

                Siamo partiti con la moto di Paolo.

 

· La preposizione articolata si usa come l'articolo determinativo; la prima lettera del nome che segue (vocale, consonante, s complicata o z) determina dunque la sua forma.

 

Esempio: Domani é il compleanno dello zio.

                Negli stadi c'é sempre tanto rumore.

 

006 I pronomi personali complemento nella forma atona

 A - Forme

 

   Complementi diretti            Complementi indiretti

   mi                                        mi

   ti                                          ti

   lo / la (fem.)                        gli / le (fem.)

   ci                                         ci

   vi                                         vi

   li / le (fem.)                          loro

 

B - Uso

 

· Le forme atone si situano sempre prima del verbo.

   Loro si mette sempre dopo. Possono essere complementi diretti o indiretti.

 

Esempio:

   Mi chiamo Marco.

   Marco é in ufficio: gli ho spedito un fax.

   Ti piacciono i funghi: li mangi sempre a pranzo.

   I miei figli sono lontani: telefono loro ogni giorno.

 

· Fatta eccezione per loro, il pronome personale é situato dopo il verbo. É attaccato  all'infinito, all'imperativo, al gerundio così come al participio passato assoluto.

 

Esempio: Devo parlarti.

                  Scrivilo!

                   Spiegandogli bene la lezione, ha capito tutto.

                   Fermatasi in albergo, chiese una stanza singola.


 
007 C’é, ci sono


Per questa espressione, si utilizza il verbo essere.

Di conseguenza, il verbo si accorda con il complemento che segue. Va notata l'elisione di ci che diventa c' davanti alla vocale e.

 

Esempio: C'é una bella macchina davanti a casa mia.

                Ci sono tanti negozi in questa città.

                C'é stato un bellissimo arcobaleno.

                Ci sono stati tanti temporali quest'estate.

 
008 Presente Indicativo dei verbi in "-are"
 

I verbi regolari in -are si coniugano al presente indicativo nel modo seguente:

 

CANT-ARE

cant-o

cant-i

cant-a


cant-iamo

cant-ate

cant-ano

 
009 Gli aggettivi possessivi

 A - Forme

 

             Singolare                       Plurale

Maschile        Femminile     Maschile     Femminile

il mio             la mia            i miei          le mie

il tuo              la tua            i tuoi          le tue

il suo             la sua            i suoi          le sue


il nostro        la nostra       i nostri       le nostre

il vostro         la vostra       i vostri       le vostre

il loro             la loro           i loro          le loro

 

B - Uso
 

·  Gli aggettivi possessivi sono usati la maggior parte delle volte con l'articolo determinativo.

    Si accordano in genere e in numero con il nome a cui si riferiscono, ad eccezione di loro che é invariabile.
 

Esempio:  Il mio cane.                   I loro bagagli.

                 Le nostre macchine.     Le loro case.

 

Nota: Nella forma di cortesia del singolare (Lei) si utilizza l'aggettivo corrispondente suo, mentre si preferirà  vostro alla forma del plurale (Loro).

Esempio: Signora, la sua macchina é arrivata.

                Signori, i vostri invitati sono arrivati.

 

· Per lo più, l'aggettivo possessivo é situato prima del nome, ma talvolta é posto anche dopo il nome e allora non é usato con l'articolo determinativo.

 

Esempio:  Non é colpa mia.

                 Ci incontriamo a casa loro.

  

010 Presente Indicativo dei verbi in "-ere"

 I verbi regolari in -ere si coniugano al presente indicativo nel modo seguente:

 

CRED-ERE

cred-o

cred-i

cred-e


cred-iamo

cred-ete

cred-ono

 

011 L'aggettivo qualificativo
 

· Gli aggettivi qualificativi hanno la stessa uscita dei sostantivi.

 

   Maschile                               Femminile

Singolare  Plurale          Singolare     Plurale

 

Italiano     Italiani         Italiana        Italiane

Francese   Francesi       Francese      Francesi

Egoista      Egoisti          Egoista         Egoiste

 

· Ma ciò non significa che il sostantivo e il relativo aggettivo abbiano la stessa uscita.

 

Esempio: Una donna francese.

                Un pilota tedesco.

 

· Gli aggettivi maschili "piani" (accentati sulla penultima sillaba) in -co fanno al plurale -chi e gli aggettivi "sdruccioli" (accentati sulla terzultima sillaba) escono in -ci.

 

Esempio:      ricco / ricchi

                     periodico / periodici

 

Nota: Ci sono alcune eccezioni

Esempio: carico / carichi

                rauco / rauchi

 

· Gli aggettivi maschili in -go fanno al plurale -ghi.

 

Esempio:      analogo / analoghi

 

· Gli aggettivi maschili in -io fanno al plurale -ii se la -i é accentata oppure perdono la -i se questa non é accentata.

 

Esempio:  stantìo / stantii

                 serio / seri

 

Nota: Gli aggettivi femminili in -ia mantengono sempre la i al plurale.

Esempio:     ampia / ampie

 

012 L'Imperativo

 L'imperativo viene usato per dare ordini alle persone alle quali ci si rivolge.

 

· Si usa nelle persone seguenti:

 seconda del singolare (tu)

 seconda del plurale (voi)

 

· Per le terze persone (Lei, Loro) e per la prima plurale (noi) si usa il congiuntivo.

 

·  Coniugazione

 

    cant-are           prend-ere     apr-ire       colp-ire

 

(tu)     cant-a        prend-i         apr-i          colp-isci

(Lei)   cant-i         prend-a        apr-a         colp-isca

(noi)   cant-iamo  prend-iamo apr-iamo   colp-iamo

(voi)   cant-ate     prend-ete     apr-ite       colp-ite

(Loro)   cant-ino       prend-ano apr-ano               colp-iscano

 

· Gli ausiliari essere e avere

 

                         Essere              Avere

 

(tu)                   sii                      abbi

(Lei)                 sia                     abbia

(noi)                 siamo               abbiamo

(voi)                 siate                  abbiate

(Loro)              siano                abbiano

 

· L'imperativo negativo

Si forma aggiungendo non  davanti al verbo.

Alla seconda persona del singolare si utilizza non seguito dal verbo all'infinito.

 

Esempio: Ragazzi, non mangiate questa mela!

                Laura, non prendere la giacca blu!

 

013 Forme pronominali composte
 

· Quando due pronomi complemento e atoni si seguono, si parla di forme pronominali composte.

   In questo caso, i pronomi complemento atoni, eccetto loro, cambiano di forma.

 

          lo             la             li              le             ne

mi     me lo       me la       me li        me le       me ne

ti       te lo         te la         te li          te le         te ne

gli     glielo       gliela       glieli        gliele       gliene
 

le glielo             gliela       glieli        gliele       gliene

ci ce lo               ce la        ce li         ce le         ce ne

vi ve lo        ve la        ve li         ve le        ve ne

 

Esempio: Paolo mi presta la sua macchina.

                Me la presta.

 

                 Offro una mela a lei.

                 Gliela offro.

 

                 Piero insegna la matematica al suo alunno.

                 Gliela insegna.

 

                 Ci parla delle sue vacanze.

                 Ce ne parla.

 

Nota: Loro si situa, anche lui sempre dopo il verbo.

Esempio: Racconto la storia a loro.

                La racconto loro.

 

014 Presente Indicativo dei verbi in "-ire"
 

APR-IRE

apr-o

apr-i

apr-e

apr-iamo

apr-ite

apr-ono

 

La prima forma dei verbi in "-ire" é la meno diffusa; incontriamo soprattutto i verbi avvertire, coprire, divertire, dormire, offrire, seguire, sentire, servire, vestire...

 

015 Participio passato ed aggettivo verbale
 

· Forme del participio passato

 

And-are        Cred-ere        Sent-ire          Fin-ire

And-ato        Cred-uto       Sent-ito          Fin-ito

 

· Eccezioni

Il participio passato di alcuni verbi in -ere é in -ito.

 

Esempio: assistere / assistito, resistere / resistito

 

· Verbi irregolari

   Numerosi verbi irregolari al passato remoto lo sono anche al participio passato con le forme in -so, -sso, -sto, -to, -tto... É spesso possibile trovare il participio passato partendo dal sostantivo.

 

Esempio: Verbo       Sostantivo      P. passato

                attendere  l'attesa             ho atte-so

                decidere    la decisione    ho deci-so

                dire           il detto ho de-tto

                chiudere    la chiusura      ho chiu-so

                ridere        il riso                ho ri-so

 

· Aggettivo verbale

   Numerosi aggettivi verbali derivano da verbi in -are che presentano una forma diversa dal participio passato.

 

Verbo           P. passato      Aggettivo verbale

Adattare      Adattato         Adatto

Fermare       Fermato          Fermo

Privare          Privato            Privo

Vuotare        Vuotato          Vuoto

 

Esempio:  Ho caricato la macchina, e ora mi sembra troppo carica.

 

016 L'Imperfetto di "Essere"e "Avere"

 

Essere                   Avere

 

ero                         avevo

eri                          avevi

era                         aveva


eravamo              avevamo

eravate                 avevate

erano                    avevano

 

017 I pronomi dimostrativi
 

A - Forme

 

· Questo e quello

 

                Singolare  Plurale      Singolare  Plurale

Masc.     questo       questi        quello       quelli

Fem.       questa       queste       quella       quelle

 

· Colui e costui

         

                Singolare  Plurale      Singolare  Plurale

Masc.     costui        costoro     colui          coloro

Fem.       costei        costoro     colei          coloro

 

B - Uso

 

Questo e quello sono i pronomi dimostrativi più usati.

·  Si usa questo per indicare ciò che é vicino a chi parla (nello spazio o nel tempo) e quello ciò che é lontano.

 

Esempio:  Che strada prendiamo? Questa o quella?

                Non so quali pesche comprare. Queste sono più buone, ma quelle sono meno care.

 

·  Questo e quello spesso sostituiscono anche l'articolo determinativo e indeterminativo.

Esempio:  La tua camicia rossa é più bella di quella verde.

  · Costui e colui sono meno usati e si riferiscono esclusivamente alla persona. Si incontra spesso colui alla forma plurale coloro. Costui é ancora meno usato e riveste spesso un significato peggiorativo.

 

Esempio:    Coloro che abitano qui sono fortunati.

                   Chi é costui?

 · Si può anche usare ciò, con valore di  pronome neutro, per sostituire quello o questo.

 

Esempio:    Ciò non mi interessa.

                   Ciò che vedo non mi piace.

 

018 Accordo del Participio passato
 

· L'accordo si fa quando le frasi sono costruite con il verbo essere.

 

Esempio: Siamo andati al mare la settimana scorsa.

 

· Quanto ai verbi nella forma pronominale, l'accordo si fa sempre con il soggetto sia per i verbi riflessivi sia per quelli non riflessivi.

 

Esempio: Anna si è seduta vicino a me.

                Paolo si è comprato una nuova macchina.

 

· Con avere, l'accordo si fa quando il participio passato é preceduto dai pronomi  lo, la, li, le.

 

Esempio:

   I vicini, li ho visti ieri e Maria l'ho sentita lunedì.

 

· Ma l'accordo non si fa necessariamente quando il complemento oggetto precede il participio passato.

 

Esempio:

   La macchina che ho visto (vista) é molto cara.

   La ragazza che hai incontrato (incontrata) é carina.

 

019 Presente Indicativo dei verbi in "-ire" col suffisso in "-isc"

 

CAP-IRE

 

cap-isco          cap-iamo

cap-isci           cap-ite

cap-isce          cap-iscono

 

La seconda forma dei verbi in "-ire" (col suffisso in -isc) é quella più diffusa. Alcuni verbi possono coniugarsi nelle due forme: aborrire, applaudire, assorbire, convertire, inghiottire, languire, nutrire, pervertire e tossire.

 

Nota: Mentire dà mento, ma smentire dà smentisco.

 

020 Gli avverbi e le preposizioni di luogo
 

Per situare un'azione o un oggetto nello spazio, si possono usare degli  avverbi o delle preposizioni di luogo.

         

· Gli avverbi : altrove, dove, davanti, dentro, dietro, di fronte, qui / qua, lontano, sotto...

 

Esempio: Dove sei andato la settimana scorsa?

                Questo ristorante é troppo lontano.

 

· Le preposizioni: molte di loro sono anche degli avverbi. Si possono utilizzare senza preposizione oppure con a o di.

 

Senza preposizione: dentro, dietro, fra/tra, sopra, sotto...

Esempio:

          Il mio bicchiere é sopra il tavolo.

          É l'unica gelateria tra il lungomare e casa mia.

 

Dietro, sopra e sotto sono seguiti da di quando sono usati con dei pronomi personali.

Esempio:

   Non rallentare, c'é una macchina dietro di noi.

 

Con la preposizione a: accanto a, di fronte a, in mezzo a, in riva a ...

 

Esempio:  Mi piacerebbe avere una casa in riva al mare.

 

Con la preposizione di : al disotto di, fuori di, al disopra di, nel mezzo di ...

 

Esempio:  Abbiamo dormito al disotto dell'albero.

 
021 Il verbo "Stare"


·
Coniugazione di stare

 

Presente   Futuro         Imperfetto  Cong. pres.

sto             starò            stavo            stia

stai            starai           stavi             stia

sta             starà            stava            stia


stiamo      staremo       stavamo      stiamo

state         starete        stavate        stiate

stanno      staranno      stavano       stiano

 

· Diversi significati di stare

 

Stare esprime uno stato o un atteggiamento.

 

Esempio: Sto molto meglio dopo una buona notte di riposo.

                Sto sempre seduto durante la riunione.

 

Stare serve a situare nello spazio.

 

Esempio: Il mio albergo sta alla tua sinistra.

 

Stare significa convenire, essere appropriato.

 

Esempio: Questa gonna ti sta molto bene.

 

022 Il Gerundio

 A - Forme

 

Cant-are      Tem-ere      Part-ire        Fin-ire

Cant-ando   Tem-endo   Part-endo      Fin-endo

 

Alcuni verbi sono irregolari al gerundio. I verbi in "-porre" fanno al gerundio "-ponendo".

Quelli in "-durre" fanno "-ducendo".

 

Esempio:  Proporre / proponendo

                Dedurre / deducendo

  

I pronomi personali complemento (eccetto loro) al gerundio si attaccano al verbo.

Esempio:  Vedendolo, mi sono spaventato.

                 Spiegandogli l'esercizio, mi sono innervosito.

 

B - Uso

 

Il gerundio si riferisce sempre al soggetto della frase.

Esempio:  Andando al cinema, ho visto Anna.

                 Mangiando così tanto, Luca non può che ingrassare.

 

Il gerundio si usa

 

· dopo stare e andare

 

Esempio: Sta passeggiando lungo il mare.

                La sua salute va peggiorando.

 

· con pur avente valore rafforzativo

 

Esempio: Pur essendo al mare, non mi sembra di essere in vacanza.

                   Mi ha consigliato questo film, pur sapendo che era noioso.

 

023 Il Participio presente

 Parl-are         Vinc-ere        fugg-ire         Usc-ire

parl-ante        vinc-ente       fugg-ente      usc-ente

 

Il participio presente, poco usato, é tradotto molto spesso con una proposizione relativa. Quando lo si usa, si accorda in genere e in numero con il soggetto.

 

Esempio: Un interprete parlante l'inglese.

                Ci sono pochi treni provenienti da Torino.

 

Nota: In effetti, generalmente i participi  presenti sono usati come aggettivi o sostantivi.

Esempio: Una canzone emozionante.

                La casa dello studente.

 

024 Dittongamento dei verbi in "-ere" ed in "-ire"
 

Alcuni verbi in -ere ed in -ire dittongano quando la vocale della radice é e oppure o e é tonica.

 

I verbi quali sedere, tenere, venire trasformano, allora, la loro e in ie.

 

Esempio:  Vieni domani sera?

 

I verbi quali dolere, potere, volere trasformano, allora, la loro o in uo.

 

Esempio:  Puoi venire quando vuoi.

 

025 Coniugazione: Alternanza di suoni duri e di suoni dolci
 

Questi verbi, in sede di coniugazione, alternano i suoni duri (-go, -sco) a quelli dolci (-gi, -sci).

 

Piangere     Crescere        Reagire

piango          cresco              reagisco

piangi           cresci               reagisci

piange          cresce              reagisce


pian
giamo   cresciamo      reagiamo

piangete      crescete         reagite

piangono     crescono         reagiscono

 

· I verbi in -care e -gare conservano il suono duro dell'infinito in tutte le persone, prendendo dunque una h ogni volta che la radice é seguita da i o e.

  

Attaccare                   Negare

Attacco                       Nego

Attachi                        Neghi

Attacca                       Nega


Attachiamo                Neghiamo

Attaccate                    Negate

Attacano                     Negano

 
026 Gli avverbi e gli aggettivi di quantità
 

Per esprimere la quantità si ricorre tanto agli avverbi, quanto agli aggettivi di quantità.

 

· Gli avverbi di quantità sono invariabili.

Possiamo trovare, per esempio, abbastanza, molto, tanto, parecchio, poco, quanto, tutto, troppo.

 

Esempio:  Ho mangiato troppo.

               Li ho visti abbastanza!

 

·  Gli aggettivi di quantità

 

Fatta eccezione per qualche, qualsiasi e qualunque, gli aggettivi di quantità si accordano in genere e in numero.

Molti avverbi hanno una forma aggettivale (molto/-a/-i/-e, parecchio/-i, poco/-a/, pochi/-e,
quanto/-a/-i/-e, troppo/-a/-i/-e...).


Alcuni aggettivi, invece, non hanno alcun avverbio corrispondente. Questo é il caso di nessuno/-a e alcuni/-e.

 

Esempio:     Mi puoi dare alcuni consigli?

                  Ci sono troppe persone in questa sala.

                  Ho tanta fame!

 

027 Il partitivo
 

Il partitivo si ottiene combinando la preposizione di e l'articolo determinativo. Tuttavia, il suo uso non é obbligatorio.

 

Esempio: Vorrei della (di+la) marmellata per colazione.

               Hai del (di+il) miele per favore?

               Mi piace ascoltare musica classica.

               Prendo sempre marmellata a colazione.

 

Non si impiega mai in una frase negativa, dopo un aggettivo di quantità o dopo una preposizione.

 

Esempio: Non c'é più pane.

                C'é troppa marmellata!

                Vorrei un panino con il prosciutto.

 

028 Pronomi indefiniti che esprimono la quantità
 

Spesso gli avverbi hanno le stesse forme degli aggettivi di quantità (poco/pochi, tanto/-i, molto/-i, tutto/-i...). Quando sono usati al maschile singolare, si riferiscono alle cose. Quando sono usati al plurale, si riferiscono alle persone.

 

Esempio:             

  Ho visto poco del film, ma mi é piaciuto lo stesso.

  Pochi possono comprarsi un appartamento così grande.

  Tanti vanno al mare in agosto.

  

029 Alcuni usi della preposizione "per"
 

La preposizione per può esprimere diversi concetti tra i quali, per esempio, il fine, la causa e il mezzo.

 

· Il fine

 

Esempio:

          Sono andato al cinema per rilassarmi.

          Sono tornato appositamente per Claudia.

 

· La causa

 

Esempio:

          Non mi sono potuto alzare per la febbre.

          Sono arrivato in ritardo per il traffico.

 

· Il mezzo

 

Esempio:

          Riceverai il tuo regalo domani per posta.

          Ho ordinato una pizza per telefono.

 

030 Amare, piacere e volere bene

Ci sono più maniere per esprimere il sentimento d'affetto verso qualcuno o qualche cosa.

 

· Amare

Il verbo amare traduce spesso un sentimento molto forte nei riguardi di una persona o di una idea.

 

Esempio: Ti amo.

               Amiamo la fraternità.

 

· Piacere

Il verbo piacere é molto usato per esprimere il piacere prodotto da qualcosa o qualcuno. Si accorda con il soggetto.

 

Esempio: Ti piace ascoltare la musica?

                Mi piacciono molto le lasagne.

 

· Volere bene

Spesso si usa volere bene per esprimere un sentimento verso una persona.

 

Esempio:  Mi vuoi bene?

 
031 Coniugazione ed uso del verbo "venire"
 

· Coniugazione

 

Presente   Futuro         Imperfetto  Cong. pres.

 

Vengo       Verrò           Venivo         Venga

Vieni         Verrai          Venivi          Venga

Viene        Verrà           Veniva         Venga


Veniamo  Verremo     Venivamo   Veniamo

Venite       Verrete     Venivate     Veniate

Vengono  Verranno    Venivano    Vengano

 

· Uso

 

Oltre al significato proprio

 

Esempio: Vengo in treno ogni mattina.

                Sono venuto per salutarti.

 

Venire sostituisce spesso anche essere nelle frasi alla forma passiva.

 

Esempio: Questa carne viene servita con delle patatine.

                Il bandito viene arrestato dalla polizia.

  

032 I nomi invariabili

 Sono invariabili i nomi:

 

· monosillabi o accentati sull'ultima sillaba

 

Esempio: Il tè                           I tè

               La città                     Le città

 

· terminanti in -i o -ie

 

Esempio:    La tesi           Le tesi

                   La serie                    Le serie

 

eccetto:     La moglie                Le mogli

                 La superficie          Le superfici

 

· terminanti in consonante

 

Esempio: Il camion                      I camion

                Lo sport                       Gli sport

 

· derivanti da un' abbreviazione

 

Esempio: Il cinema(tografo)         I cinema

                L'auto(mobile)              Le auto

 

· certi nomi che escono in -a

 

Esempio: boa, delta, gorilla, paria, sosia, vaglia

 

033 Il Futuro

 · Futuro semplice di avere ed essere

 

Essere                          Avere

Sarò                             Avrò

Sarai                            Avrai


Sarà                             Avrà

Saremo                       Avremo

Sarete                          Avrete

Saranno                      Avranno

 

· Futuro anteriore

 

Essere                          Avere

Sarò stato/-a...           Avrò avuto...

Saremo stati/-e...       Avremo avuto...

 

· Il futuro ipotetico

 

Naturalmente, si usa il futuro per esprimere il futuro. Ma questo tempo può essere usato anche per esprimere un' ipotesi.

 

Esempio: Sarà anche un bravo ragazzo, ma non mi  piace affatto.

               Quanti anni avrà? Avrà circa 40 anni.

               Non é ancora arrivato. Avrà incontrato qualcuno per strada.

 

034 Espressioni con "stare"
 

Stare + gerundio: esprime un'azione che si sta svolgendo.

 

Esempio: Che cosa stai dicendo?

                            

Stare per + infinito : esprime un'azione imminente.

 

Esempio:  Il treno sta per partire.

 

Stare a + infinito: può sostituire l'imperativo o stare + gerundio.

 

Esempio: Stammi ad ascoltare! / Ascoltami!

 

035 Né ... né

 · La congiunzione coordinativa né... serve per esprimere la negazione.

 

Esempio: Ieri sera non ho visto né Nadia né Giorgio.

 

· Quando é posto prima del verbo, non si usano altre negazioni.

 

Esempio: Né mia sorella, né mio fratello si sono ricordati del mio compleanno.

 

· Nelle frasi negative, permette di evitare la ripetizione di non.

 

Esempio: Devo tornare presto. Non ho fatto la spesa avrò il tempo di farla domani.

 

Nota: Non va confuso né con il pronome personale ne.

Esempio:  Non ho mangiato carne oggi, ne mangerò domani.

 

036 Coniugazione di "fare"

 Ecco alcuni esempi delle forme verbali più usate del verbo fare:
 

Presente   Futuro      Imperfetto     Cong. pres.

Faccio      Farò          Facevo            Faccia

Fai             Farai        Facevi             Faccia

Fa              Farà          Faceva            Faccia


Facciamo   Faremo     Facevamo          Facciamo

Fate           Farete       Facevate        Facciate

Fanno       Faranno   Facevano       Facciano

 

Gerundio Participio passato

Facendo   Fatto

 

037 Il Futuro dei verbi in "-are", "-ere" ed "-ire"

Al futuro, i verbi in "-are", "-ere"ed "-ire" si coniugano nel seguente modo:
 

Cantare                          Prendere

 

Cant-erò                         Prend-erò

Cant-erai                       Prend-erai

Cant-erà                        Prend-erà


Cant-eremo                   Prend-eremo

Cant-erete                     Prend-erete

Cant-eranno                 Prend-eranno

 

Aprire                   Colpire

 

Apr-irò                 Colp-irò

Apr-irai                Colp-irai

Apr-irà                 Colp-irà


Apr-iremo           Colp-iremo

Apr-irete             Colp-irete

Apr-iranno          Colp-iranno

 

Per conservare il suono duro dell'infinito al futuro, i verbi  in -care e -gare prendono una h davanti alla vocale desinenziale e .

 

Esempio: attaccare/attaccherò, pagare/pagherò

 

I verbi in -ciare, -giare e -sciare perdono la i davanti alla vocale desinenziale e del futuro.

 

Esempio: cominciare/comincerò, viaggiare/viaggerò, lasciare/lascerò

 

Alcuni verbi subiscono una contrazione della radice al futuro (così come al condizionale).

 

Esempio:

   andare/andrò, cadere/cadrò, condurre/condurrò

   dovere/dovrò, porre/porrò, rimanere/rimarrò

   sapere/saprò, tenere/terrò, valere/varrò,

   vedere/vedrò, venire/verrò, volere/vorrò

 

Il futuro anteriore

 

É un tempo composto, che si forma con l'ausiliare avere o essere al futuro e il verbo al participio passato.

 

Cantare                       Perdere 

Avrò cantato              Avrò perso

 

Aprire                         Colpire

Avrò aperto               Sarò colpito

  

038 I verbi servili

I verbi dovere, potere e volere sono chiamati verbi servili. Se si coniugano normalmente nei tempi composti con l'ausiliare avere, quando sono seguiti da un altro verbo, prendono l'ausiliare che a questo si riferisce.

 

Esempio: Ho dovuto prendere il treno fino a Firenze.

                Sono dovuto andare fino a Firenze in treno.

 

Nota: I verbi servili si accordano in genere e in numero quando sono impiegati con essere.

Esempio: Maria non é potuta scendere dal treno.

               Ci sono volute due ore per arrivare a Siena.

 
039 Il superlativo relativo

 Per formarlo, si usa l'articolo determinativo e la preposizione più o meno.

 

Esempio: É il più bravo dei miei amici.

              É la meno simpatica del gruppo.

 

Se l'articolo determinativo é stato già espresso ad inizio frase, non lo si ripete con più o meno.

 

Esempio: É il mio amico più bravo.

              É la ragazza meno simpatica del gruppo.

 

040 Che

 La parola che é invariabile ed ha numerose funzioni grammaticali.

 

· Aggettivo interrogativo ed esclamativo

Esempio: Che cosa stai cercando?

               Che bel giardino che hai!

 

· Pronome interrogativo ed esclamativo

Esempio: Che vuoi?

               Che sento!

 

· Congiunzione subordinante

Esempio: Non penso che questa strada sia quella giusta.

                Vorrei che studiassi di più.
 

· Pronome relativo

Che può essere soggetto o complemento oggetto.

 

Esempio:

(soggetto)L'attore che sta recitando non mi convince.

(compl.)   Il film che sto guardando non mi diverte.

 

Nota:  Alcuni costrutti possono essere ambigui.

Esempio:

La donna che ascolta Barbara ha molto fascino.


Per evitare l'ambiguità, si può mettere il soggetto (Barbara) dopo
che e prima del verbo.

Quando che é complemento oggetto si può dire :

La donna che Barbara ascolta é molto affascinante.

 

041 Il Condizionale di "Avere" ed "Essere"

 

             Condizionale presente

 

             Avere                           Essere

             avrei                            sarei

             avresti                         saresti

             avrebbe                       sarebbe


            
avremmo                    saremmo

             avreste                        sareste

             avrebbero                  sarebbero

 

             Condizionale passato

 

             Avere                           Essere

             avrei avuto                sarei stato

             avremmo avuto        saremmo stati

  

042 Avere bisogno

Per esprimere "avere bisogno", l'idea della necessità, più costrutti sono possibili.

 

· Avere bisogno di + compl. oggetto indiretto

Esempio: Adesso ho bisogno di una doccia calda!

 

· Avere bisogno di + infinito

Esempio: Ho bisogno di bere un buon té.

               Non ha bisogno di essere portato alla stazione.

 

· Servire + complemento oggetto diretto

Esempio: Mi servono due biglietti per la partita di domani.

                Ti serve qualcosa?

  

043 Gli aggettivi indicanti un colore

Alcuni aggettivi indicanti il colore si accordano in genere e in numero con il nome ed altri sono invariabili.

 

· Gli aggettivi indicanti il colore variabili

 

Sono i più usati come bianco, giallo, nero, rosso, verde...

 

Esempio:

   Ho comprato delle bellissime tovaglie bianche.

   In Irlanda, tante persone hanno i capelli rossi.

 

· Gli aggettivi indicanti il colore invariabili

 

arancione, granata, malva, nocciola, rosa, viola...

Provengono dall'espressione "colore di" (colore della rosa). Blu, essendo monosillabico, é anch'esso invariabile.

 

Esempio: Mi ha comprato un mazzo di rose rosa.

              Ha dei grandi occhi nocciola.

 

Nota: Marrone può essere sia variabile che invariabile.

 

Tutti gli aggettivi di colore sono invariabili quando sono seguiti da un altro aggettivo.

 

Esempio: Ho visto una bella gonna verde scuro.

 

044 Verbi pronominali

Si usano con il pronome personale riflessivo che si riferisce al soggetto: mi, ti, si, ci, vi. Nei tempi composti, si costruiscono con l'ausiliare essere.
 

· Coniugazione

 

Si usano con il pronome personale riflessivo:

mi, ti, si, ci, vi. Al passato prossimo si coniugano con essere.

 

   Lavarsi

   Presente                    Passato prossimo

   Mi lavo                    Mi sono lavato/-a

   Ti lavi                       Ti sei lavato/-a

   Si lava                      Si é lavato/-a


  
Ci
laviamo              Ci siamo lavati/-e

   Vi lavate                  Vi siete lavati/-e

   Si lavano                 Si sono lavati/-e

  

· Verbi solamente pronominali

 

Questi verbi si usano soltanto alla forma pronominale: ammalarsi, arrabbiarsi, congratularsi con uno, evolversi, vergognarsi...

 

Esempio: Mi vergogno dei miei occhiali.

              Mi sono ammalato a causa del freddo.

 

· Verbi misti

 

Si possono usare le due forme senza cambiare il significato.

Approfittare e approfittarsi

Augurare e augurarsi

Dimenticare e dimenticarsi

Ricordare e ricordarsi

Sbagliare e sbagliarsi...

 

Esempio:  Ho sbagliato strada!

               Ti sbagli sempre a quell'incrocio!

 

Si tratta di verbi che possono costruirsi nelle due forme: pronominale e non pronominale.

Per alcuni verbi, il significato non cambia tra le due forme:

   ricordare e ricordarsi

   augurare e augurarsi

   dimenticare e dimenticarsi

 

Esempio:  Ti auguriamo un buon compleanno.

                Ci auguriamo di vederti presto.

 

Per altri verbi, il senso varia a seconda della forma.

Approfittare (trarre utilità, profitto)

Approfittarsi (trarre indebitamente vantaggio)

Raccomandare (affidare alle cure)

Raccomandarsi (chiedere grazia)

 

Esempio :  Approfitto del mio viaggio per imparare l'italiano.

                  Si é approfittato della mia ingenuità.

 

 

045 Il verbo "uscire"

Ecco alcuni esempi delle forme verbali più usate del verbo uscire:

·    Coniugazione

 

Presente   Futuro         Imperfetto    Cong. pres.

esco           uscirò           uscivo          esca

esci            uscirai         uscivi           esca

esce           uscirà           usciva          esca


usciamo   usciremo     uscivamo    usciamo

uscite        uscirete        uscivate       usciate

escono      usciranno    uscivano     escano

 

Gerundio Participio passato

uscendo    uscito

·     Uso 
Il verbo uscire é usato in numerose espressioni idiomatiche:


·
Uscire di senno

   Perdere la testa.

Esempio: Quando sua moglie l'ha lasciato, é uscito di senno.

 

· Uscire dagli occhi

   Si dice di ciò che vi ha stancato, che non riuscite più a sopportare.

Esempio: Questo lavoro mi esce dagli occhi!

 

· Uscire dai gangheri

   Arrabbiarsi, non riuscire più a controllarsi.

Esempio: Quando hanno rotto il mio vaso preferito, sono proprio uscita dai gangheri!

  

046 La congiunzione "se"

La congiunzione subordinante se serve ad introdurre un' ipotesi. Può essere seguita sia dall'indicativo, sia dal congiuntivo.

 

· Il modo Indicativo

 

Presente nella subordinata e nella principale.

 

Esempio: Se bevo il caffè di sera, non riesco più a dormire.

 

Futuro nella subordinata e nella principale.

 

Esempio:  Se partirete prima dell'una, eviterete gli ingorghi.

 

Nota: Si usa sempre di più il presente nella subordinata e il futuro nella principale.

Esempio: Se continua così, non passerà il suo esame.

 

·  Il modo Congiuntivo

 

Imperfetto del congiuntivo nella subordinata e condizionale presente nella principale.

Esempio:  Se avessi un cane, lo porterei sempre al parco.

 

Piuccheperfetto congiuntivo nella subordinata e condizionale passato nella principale.

Esempio:  Se lo avessi saputo, non sarei venuto!

 

Con la principale al futuro, si può anche usare l'imperfetto congiuntivo per meglio insistere sull'incertezza dell'azione.

Esempio:  Se venisse un temporale, chiuderó le finestre.

  

047 Il verbo "sentire"

Questo verbo ha più significati.

 

· Percepire con l'udito

 

Esempio: Ho sentito uno strano rumore in cucina.

 

· Percepire con l'odorato, il tatto...

 

Esempio: Senti questo profumo di rose!

              Sentite com'é morbido quest'asciugamano!

 

· Prendere coscienza di qualcosa

 

Esempio: Sento che mi nasconde qualcosa.

 

· Provare un'emozione, prendere coscienza di un sentimento

Esempio: Sento pena per ciò che gli é successo.

              Sente molto la sua mancanza.

 

Sentirsi (forma pronominale)

· Provare una sensazione fisica o psichica

Esempio: Non ti senti stanco dopo una notte in bianco?

              Mi sento a mio agio insieme a loro.

 

· Essere disposto a, avere voglia di

Esempio: Ti senti di attraversare questo fiume?

              Ti senti di andare al cinema stasera?

 

048 L'Imperfetto dei verbi in "-are", "-ere", "-ire"

L'imperfetto indicativo indica un'azione che si prolunga nel passato. Esprime la ripetizione o la simultaneità rispetto ad un'altra azione passata.

 

Cant-are       Prend-ere       Apr-ire      Colp-ire

 

cant-avo         prend-evo        apr-ivo       colp-ivo

cant-avi          prend-evi         apr-ivi        colp-ivi

cant-ava         prend-eva        apr-iva       colp-iva

cant-avamo   prend-evamo   apr-ivamo  colp-ivamo

cant-avate      prend-evate     apr-ivate    colp-ivate

cant-avano    prend-evano    apr-ivano   colp-ivano

 

049 Coniugazione: alternanza di suoni duri e dolci
 

·  Alcuni verbi, in sede di coniugazione, alternano suoni duri ("-go", "-sco") a quelli dolci ("-gi", "-sci").

 

Piangere     Crescere        Reagire

piango          cresco              reagisco

piangi           cresci               reagisci

piange          cresce              reagisce


pian
giamo  cresciamo      reagiamo

piangete       crescete           reagite

piangono     crescono         reagiscono

 

· I verbi in "-care" e "-gare" conservano il suono duro dell'infinito in tutte le persone, per questo prendono una h ogni volta che la radice è seguita da i o e.

  

Attaccare                   Negare

Attacco                       Nego

Attacchi                      Neghi

Attacca                       Nega


Attacchiamo              Neghiamo

Attaccate                    Negate

Attaccano                   Negano

 

050 Gli avverbi e gli aggettivi di quantità =026

Per esprimere la quantità si ricorre tanto agli avverbi, quanto agli aggettivi di quantità.

 

· Gli avverbi di quantità

 

Sono invariabili.

Possiamo trovare, per esempio, abbastanza, molto, tanto, parecchio, poco, quanto, tutto, troppo.

Molti avverbi hanno una forma aggettivale

(molto/-a/-i/-e, parecchio/-i, poco/-a/, pochi/-e, quanto/-a/-i/-e, troppo/-a/-i/-e...).

 

 

Esempio:  Ho mangiato troppo.

               Li ho visti abbastanza!

 

·  Gli aggettivi di quantità

 

Fatta eccezione per qualche, qualsiasi e qualunque, gli aggettivi di quantità si accordano in genere e in numero. Alcuni aggettivi, invece, non hanno alcun avverbio corrispondente. Questo é il caso di nessuno/-a e alcuni/-e.

 

Esempio: Mi puoi dare alcuni consigli?

              Ci sono troppe persone in questa sala.

              Ho tanta fame!

 

051 "Da", preposizione di luogo I


La preposizione semplice da o la forma articolata possono introdurre un complemento di luogo come:

 

·     Il moto da luogo

 

Esempio: Vengo dall'Italia.

              Torno dalle mie vacanze.

 

·     Lo stato in luogo

 

Esempio:  Abbiamo appuntamento da Andrea alle due.

               Abbiamo incontrato Luca dal medico.

  

·        Allo stesso modo, può esprimere l'allontanamento.

 

Esempio:     Mi dispiace essere lontano da te.

                   La mia casa é a due chilometri dalla stazione.

 

052 La parola "così"
 

La parola così può essere:

 

·        Avverbio

Si mette, in genere, dopo il verbo o alla fine della frase.

 

Esempio:      Non devi parlarmi così!

                   Nient'altro, grazie, va bene così.

 

Serve a rinforzare un'affermazione.

 

Esempio:      Questo panorama é così bello!

                    Il tuo pranzo é così buono!

 

·        Congiunzione

Introduce una conclusione.

 

Esempio: La mia macchina é guasta, così non sono potuto andare a lavorare.

              Ti chiamo domani, così ci metteremo d'accordo.

 

Usata con che, introduce una proposizione consecutiva.

 

Esempio:  Sono così stanca che dormirei subito.

 

Troviamo così usato con come per introdurre un comparativo tra un aggettivo

ed una proposizione.

 

Esempio:      Sei così brava come dicono tutti?

 

·        Aggettivo

 

Esempio:      Non avevo mai visto una cosa così.

                   Non ho mai sentito qualcosa così!

                     

053 Il partitivo =027


Il partitivo si ottiene combinando la preposizione

di e l'articolo determinativo. Tuttavia, il suo uso

non é obbligatorio.

 

Esempio: Vorrei della (di+la) marmellata per

                colazione.

                Hai del (di+il) miele per favore?

                Prendo sempre marmellata a colazione.

 

Non si impiega mai in una frase negativa, dopo

un aggettivo di quantità o dopo una preposizione.

 

Esempio: Non c'é più pane.

                C'é troppa marmellata!

                Vorrei un panino con il prosciutto.

 
054 Nomi con due plurali
 

Alcuni nomi maschili hanno due plurali, uno maschile ed uno femminile. Il plurale femminile indica spesso il plurale della parola nel senso proprio, mentre il plurale maschile esprime un significato figurato.

 

·        Il braccio

Ho delle braccia muscolose.

Seguiamo i bracci del fiume.

 

·        Il labbro

Le labbra di una persona.

I labbri di una ferita.

 

·        Il muro

Le mura della città.

I muri della casa.

 

·        Il membro

Il corpo umano ha quattro membra.

Ecco i membri della nostra società!

 

·        Il fondamento

Bisogna rifare le fondamenta della casa.

Quali sono i fondamenti di questa teoria?

 

Il plurale femminile serve allo stesso modo a descrivere un insieme completo di elementi.

 

·        Il dito

Le cinque dita della mano.

I diti mignoli.

 

·        Il lenzuolo

Un paio di lenzuola pulite.

Dei lenzuoli di cotone.

 

·        L'osso

Le ossa del scheletro umano.

Gli ossi che si danno al cane.

 

Alcuni nomi hanno forme diverse in genere ed in numero. Ciò comporta anche una differenza di significato.

 

 

·    Il frutto / i frutti (il frutto di un lavoro...)

Esempio:      Quest'opera é il frutto della mia immaginazione.

                    Ho raccolto i frutti del mio lavoro.

 

      La frutta / le frutta (il frutto che si mangia)

                   L'uso privilegia la frutta.

Esempio:      Mangio sempre la frutta alla fine del pranzo.

 

·        il legno / i legni (il legno in quanto materia)

                  

Esempio:      Il legno é un materiale da costruzione.

                   Il noce e l'ebano sono dei legni pregiati.

 

          la legna / le legna (entrambe le forme designano "la legna da ardere")

          L'uso privilegia la legna.

 

Esempio:      É faticoso tagliare la legna.

            

055 Differenza tra "forse" e "magari"


Forse
e magari introducono entrambi un'incertezza, ma con delle  sfumature di significato.

 

·    Forse

É un avverbio che esprime il dubbio, la probabilità o la possibilità.

 

Esempio:    Forse non sarei dovuto venire.

                  Non é tornato, forse si é fermato da Paolo.

                  Forse ti posso aiutare.

 

·    Magari

Può essere avverbio o congiunzione.

L'avverbio indica, proprio come forse, il dubbio e la probabilità.

 

Esempio:    Magari puoi rimanere a cena stasera.

                 Magari un po' di latte.

 

Ma la congiunzione esprime un desiderio (con il congiuntivo), come é il caso dell'interiezione magari usata come risposta ad alcune domande.

 

Esempio:    Magari sapessi parlare il giapponese!

                 Ti piacerebbe parlare il giapponese? Magari!

 

056 Pronomi indefiniti che esprimono la quantità =028
 

Spesso gli avverbi hanno le stesse forme degli aggettivi di quantità (poco/pochi, tanto/-i, molto/-i, tutto/-i...).

 

Esempio:             

   Ho visto poco del film, ma mi é piaciuto lo stesso.

   Pochi possono comprarsi un appartamento così grande.

   Tanti vanno al mare in agosto.

 

057 Omissione dell'articolo davanti all'aggettivo possessivo
 

In alcuni casi, non si usa l'articolo determinativo prima dell'aggettivo possessivo:

 

·     con il vocativo

 

Esempio:     Che bello rivederti, amico mio.

                  Dio mio!

 

·     con un nome avente funzione di apposizione

 

Esempio:     Oggi Paola, mia collega, non é venuta in ufficio.

 

·        con un nome che indica una  parentela

 

Esempio:         Mia madre cucina benissimo.

                      Tuo zio é tornato dall'America?

 

·        con i titoli onorifici

 

Esempio:         Sua Eminenza.

                      Sua Eccellenza.

                  

 

Tuttavia, questa regola non é valida:

 

·     con loro

 

Esempio:     Le loro madri cucinano benissimo.

 

·     con un nome che indica una parentela al plurale

 

Esempio:     I tuoi zii sono tornati dall'America?

 

 

·        con un diminutivo

 

Esempio:        La mia sorellina ha compiuto dieci anni.

 

·        con un nome che indica parentela accompagnato da un aggettivo

 

Esempio:        Il mio fratello maggiore mi é molto vicino.

 

058 Alcuni usi della preposizione "per" =029

 

La preposizione per può esprimere diversi concetti tra i quali, per esempio, il fine, la causa e il mezzo.

 

· Il fine

 

Esempio:

          Sono andato al cinema per rilassarmi.

          Sono tornato appositamente per Claudia.

 

· La causa

 

Esempio:

          Non mi sono potuto alzare per la febbre.

          Sono arrivato in ritardo per il traffico.

 

· Il mezzo

 

Esempio:

          Riceverai il tuo regalo domani per posta.

          Ho ordinato una pizza per telefono.

 

059 Differenza tra "a posto" e "apposta"
 

Non si devono confondere a posto ed apposta.
 

 

·       A posto

Questa espressione, costruita partendo da posto, significa "in ordine". Si usa tra l'altro nelle locuzioni "tutto a posto" ("tutto bene"),

"essere a posto" ("essere in ordine" per un luogo, "avere la coscienza tranquilla"),

"mettere a posto" ("mettere in ordine"),

"andare a posto" (per dire allo studente di sedersi).

 

Esempio:      Tutto a posto?

                   Hai messo a posto la tua camera?

 

 

·        Apposta

 

è un avverbio e vuol dire "deliberatamente".

 

Esempio:      L'hai fatto apposta a svegliarmi così presto?

                   Sono venuto apposta per il tuo compleanno.

 

Ha anche la funzione di aggettivo invariabile.

 

Esempio:     Ho trovato una macchina apposta per te!
                                                   


060 La parola "pure"
 

Pure é allo stesso tempo una congiunzione e un avverbio.

 

A - Congiunzione

 

·       Vuol dire "comunque".

        Si usa soprattutto eppure (e + pure).

 

Esempio:      É magro, pure mangia tanto!

                   Si é alzato tardi, eppure é arrivato puntuale.

 

·        Usata con un verbo al congiuntivo, introduce una concessiva.

 

Esempio:      Pure potessi, non andrei a questa festa.

 

·    Usato con il verbo al gerundio, introduce una concessiva. In questo caso, può perdere la e finale.

 

Esempio:      Pur essendo abituato ai thriller, questo film mi ha spaventato.

                   Pur studiando, non riesco a dare quest'esame.

                     

                     

B - Avverbio

 

·        Vuol dire "anche".  Esiste anche la forma negativa neppure.

 

 

Esempio:     

          Prendi delle mele e pure delle pere.

          Che bel film, pure mio padre ha pianto!

          Neppure lui sa la risposta.

 

·        Rinforza anche il significato dei verbi nelle espressioni d'incoraggiamento o di rimprovero.

 

Esempio:     

          Datemi pure i vostri cappotti.

          Prendi pure una sedia!

          Eppure ti avevo detto di stare zitto!

 

061 "Amare", "volere bene" e "piacere" =030

 

Ci sono più modi di esprimere il sentimento

d'affetto verso qualcuno o qualche cosa.

 

· Amare

Il verbo amare traduce spesso un sentimento

molto forte nei riguardi di una persona o di un

ideale.

 

Esempio: Ti amo.

                   Amiamo la fraternità.

 

· Volere bene

Spesso, si usa volere bene per esprimere un

sentimento verso una persona.

 

Esempio:    Mi vuoi bene?

 

· Piacere

Il verbo piacere é molto usato per esprimere

il piacere prodotto da qualcosa o qualcuno.

Si accorda con il soggetto.

 

Esempio:    Ti piace ascoltare la musica?

                 Mi piacciono molto le lasagne.

 

062 Gli aggettivi "bello", "buono", "grande" e "santo"

 I quattro aggettivi bello, buono, grande e santo cambiano forma al singolare ed al plurale, a seconda della prima lettera del nome che li segue. Quando sono posti dopo il nome, non cambiano forma. 

 

·        Bello

Si comporta come la preposizione articolata del.

 

                Singolare                Plurale

 

Masch.

un bel quadro             dei bei quadri
un bell'atleta               dei begli atleti
un bello stadio       dei begli stadi

 

Femm.
una bella macchina     delle belle macchine

una bell'invenzione    delle belle invenzioni

una bella statua          delle belle statue

 

·           buono

Al singolare, si comporta come l'articolo un.

Al plurale, esce in i al maschile e in e al femminile.

 

      Singolare                      Plurale

Maschile

un buon pranzo             dei buoni pranzi

un buon investimento    dei buoni investimenti

un buon albergo            dei buoni  alberghi

 

Femminile

una buona colazione     delle buone colazioni

una buon'albicocca        delle buone albicocche

una buona stima            delle buone stime

 

·      grande

Può essere apocopato in gran prima di una consonante. Può apostrofarsi davanti ad una vocale al singolare, ma non si apostrofa mai al plurale.
 

             Singolare                Plurale

Maschile

un gran(de) libro    dei gran(di) libri

un grande atleta      dei grandi atleti

un grande stadio     dei grandi stadi
 

Femminile

una gran(de) fame  delle gran(di) fami

una grande opera    delle grandi opere

una grande statua   delle grandi statue

 

·           santo

Si apocopa davanti ai nomi che cominciano con una consonante semplice. Si apostrofa davanti a una vocale.

 

Maschile                                                                   

San Paolo            

Sant'Ambrogio

Santo Stefano

                                               

Femminile

Santa Maria

Sant'Anna
Santa Stella

 

Davanti a un nome comune, può esprimere un'esclamazione:

Esempio:  Santo cielo!

               Santa pazienza!

 

L'espressione parole sante fa riferimento a qualcosa che é stato detto e a cui non si é creduto e che col tempo si rivela vero. Può esprimere anche un accordo unanime nei confronti di qualcosa.

 

Per i nomi propri, al singolare si abbrevia in S. (S. Giovanni) ed al plurale in S.S. (S.S. Pietro e Paolo).

 

063 Coniugazione ed uso del verbo "venire" =031


·
Coniugazione

 

Ecco alcuni esempi delle forme verbali più usate

del verbo venire:

 

Presente   Futuro         Imperfetto  Cong. pres.

 

vengo        verrò            venivo         venga

vieni          verrai          venivi          venga

viene         verrà            veniva         venga

veniamo   verremo      venivamo   veniamo

venite        verrete         venivate      veniate

vengono   verranno     venivano     vengano

 

· Uso

 

Oltre al significato proprio:

 

Esempio: Vengo in treno ogni mattina.

                Sono venuto per salutarti.

 

Venire sostituisce spesso anche essere nelle

frasi alla forma passiva, acquistando funzione di

ausiliare.

 

Esempio: Questa carne viene servita con delle patatine.

                Il bandito viene arrestato dalla polizia.

 

064 I nomi invariabili =032

 

Sono invariabili i nomi:

 

· monosillabi o accentati sull'ultima sillaba

 

Esempio: Il té                           I té

                   La città                     Le città

 

· terminanti in -i o -ie

 

Esempio:                                    La tesi           Le tesi

                   La serie                    Le serie

 

eccetto:     La moglie                Le mogli

                   La superficie          Le superfici

 

· terminanti in consonante

 

Esempio: Il camion                      I camion

                Lo sport                       Gli sport

 

· derivanti da un'abbreviazione

 

Esempio: Il cinema(tografo)         I cinema

                L'auto(mobile)              Le auto

 

· certi nomi maschili che escono in "-a"

 

Esempio: boa, delta, gorilla, paria, sosia, vaglia

 

065 Gli aggettivi dimostrativi

Due sono gli aggettivi dimostrativi.

 

·     Questo

 

                      Singolare                

Maschile                         Femminile

Questo palazzo               Questa ragazza

Questo sportivo             Questa statua

Quest'albero                   Quest'albicocca

 

                      Plurale

Maschile                         Femminile               

Questi palazzi Queste ragazze

Questi sportivi               Queste statue

Questi alberi                   Queste albicocche

 

·     Quello

 

                         Singolare             

Maschile                                 Femminile      

Quel palazzo                           Quella ragazza

Quello sportivo                       Quella statua

Quell'albero                            Quell'iniziativa

 

                                      Plurale

Maschile                                 Femminile      

Quegli sportivi                        Quelle statue

Quegli alberi                           Quelle iniziative

 

C'é anche l'aggettivo dimostrativo codesto/a/i/e che designa qualcosa che é vicino nello spazio, ma esso é proprio di un registro più ricercato nella lingua scritta e, in quella orale, é usato in area Toscana.

 

Esempio:    Codesto libro é molto interessante.

 

Usi

 

·     Questo

 

Si usa per designare un oggetto o una persona vicini nello spazio o un fatto vicino nel tempo.

 

Esempio:     Avete delle villette in affitto per quest'estate?

             Parto in ferie questa settimana.

             Vivo in questo quartiere.
 

·        Quello

 

Si usa per designare un oggetto o una persona lontani nello spazio o un fatto lontano nel  tempo.

 

Esempio:     Quell'albero in fondo al giardino é tutto fiorito.

                 Rimpiango la mia prima serata in discoteca. Quella volta, mi divertivo di più!

 

066 Il futuro = 033

É un tempo che esprime un'azione che avverrà.

 

·  Futuro semplice di avere ed essere

 

Essere                            Avere

sarò                               avrò

sarai                              avrai

sarà                               avrà


saremo                          avremo

sarete                            avrete

saranno                         avranno

 

·  Futuro anteriore

 

Essere                            Avere

sarò stato/-a...               avrò avuto...

saremo stati/-e...           avremo avuto...

 

· Il futuro ipotetico

 

Oltre che esprimere il futuro, questo tempo può essere usato frequentemente per esprimere un'ipotesi.

 

Esempio:    Sarà anche un bravo ragazzo, ma non mi piace affatto.

                 Quanti anni avrà? Avrà circa 40 anni.

                  Non é ancora arrivato. Avrà incontrato qualcuno per strada.

  

067 "Da", preposizione indicante la funzione
 

La preposizione da può esprimere lo scopo, l'uso o la funzione di un oggetto, di una persona, di un animale. Può essere seguita da un sostantivo o da un verbo.

 

Esempio:

                C'é una stanza da pranzo e due stanze da letto.

                Ci incontriamo al campo da tennis.

                Dov'é il tappo della vasca da bagno?

                Mi serve una macchina da scrivere e della carta da lettera.

                Ho tre cani da caccia.

 
068 Espressioni con "stare" = 034
 

·  Stare + gerundio: esprime un'azione che si sta svolgendo.

 

Esempio: Che cosa stai facendo?

                   Sto leggendo.

    

· Stare per + infinito: esprime un'azione

   imminente.

 

Esempio:  Il treno sta per partire.

 

·  Stare a + infinito: può sostituire l'imperativo

   o stare + gerundio.

 

Esempio: Stammi ad ascoltare! / Ascoltami!

 

069 Nè... nè = 035
 

· La congiunzione coordinativa nè... nè serve per esprimere la negazione in un elenco.

 

Esempio: Ieri sera non ho visto nè Nadia nè Giorgio.

 

· Quando nè é posto prima del verbo, non si usano altre negazioni.

 

Esempio: Nè mia sorella, nè mio fratello si sono

                ricordati del mio compleanno.

 

· Nelle frasi negative, nè permette di evitare la

   ripetizione di non.

 

Esempio: Devo tornare presto. Non ho fatto la

                  spesa, nè avrò il tempo di farla domani.

 

Nota: Non va confuso nè con il pronome personale ne.

Esempio: Non ho mangiato carne oggi, ne mangerò domani.

 

070 Espressioni "c'é" e "ci sono"

L'espressione c'é / ci sono (ci + essere) varia a seconda che il soggetto sia singolare o plurale e può coniugarsi nei diversi tempi. Essa consente di manifestare l'esistenza di qualche cosa.

 

Esempio:      C'é anche un congelatore?

                    Ci sono sette posti letto.

                    C'era un bel film ieri alla TV.

                    Domani ci sarà pioggia.

  

071 I suffissi indicanti il diminutivo
 

Esistono numerosi suffissi, che permettono di formare i diminutivi.

 

·     -ino e -etto

-ino può avere sia una connotazione affettiva che ironica. -etto una affettiva o peggiorativa.

Esempio:  Una stanza ha un letto matrimoniale e un lettino.

               Cerco una graziosa casetta per trascorrere l'estate!

 

·        -ello

Può essere sia affettivo che peggiorativo.

Esempio:  Che cosa vedi da questa finestrella?

         A Natale farò un'offerta per gli orfanelli.

 

·     -uccio

Può implicare sia una nozione peggiorativa, sia  affettiva.

 

Esempio:     La serietà fa la differenza tra il bravo avvocato e l'avvocatuccio.

                  Che caruccio questo bambino!

 

·     -icino e -icello

Alcune parole sono troppo brevi per prendere i suffissi -ino e -ello, si usa dunque -icino e -icello.

 

Esempio:   C'è solo un fiumicino da attraversare.

             C'è una bella vista su questo campicello.

  

072 Coniugazione di "fare" =036

 Ecco alcuni esempi delle forme verbali più usate del verbo fare:

 

Presente   Futuro     Imperfetto Cong. pres.

faccio       farò           facevo         faccia

fai              farai         facevi          faccia

fa               farà           faceva         faccia

facciamo faremo     facevamo   facciamo

fate            farete        facevate      facciate

fanno        faranno    facevano     facciano

 

Gerundio                    Participio passato

facendo                       fatto

 

 073 I verbi impersonali

Alcuni verbi sono chiamati "impersonali", perchè non hanno un soggetto espresso, essendo usati unicamente alla terza persona singolare.

 

·  Si tratta di verbi che descrivono un fenomeno meteorologico come piovere, nevicare, grandinare, tuonare, gelare...


Si coniugano con l'ausiliare
essere, ma sono a volte coniugati con avere per insistere sulla durata dell'azione. Con fare si usa sempre avere.

 

Esempio:  Non pioverà anche domenica, spero?

                Ieri é nevicato moltissimo.

                Ha grandinato per tutta la notte.

                Ieri ha fatto tanto caldo!

 

·       Alcune espressioni usano dei verbi unicamente alla forma impersonale (succede che, accade che, capita che... + congiuntivo).

Esse indicano la realizzazione di un evento. Questi verbi si coniugano con l'ausiliare essere.

 

Esempio:     Succede che sia difficile alzarsi di mattina.

                   Mi é capitato che ti dimenticassi del mio compleanno.

                   Accade spesso che non suoni la sveglia.

 

·    esse esprimono una necessità o una nota in una locuzione: bisogna, occorre, sembra di... + infinito, bisogna che, occorre che, può darsi che, pare che, sembra che... + congiuntivo)

 

Esempio:     Bisognerebbe sempre portarsi un ombrello e un impermeabile!

                   Bisogna che tu chiami Paolo.

                   Nonostante fosse primavera avanzata, sembrava di essere in pieno inverno!

                   Occorre fare in fretta.

                   Occorre che tu prenda l'autobus.

                   Pare che sia arrabbiato.

 

074 I verbi "fermare" e "smettere"


Due sono i verbi che permettono di esprimere la fine di un'azione.

 

·        Fermare

Questo verbo rende il fatto di smettere fisicamente il movimento di un oggetto o di una persona.

 

Esempio:      I poliziotti hanno fermato la mia macchina.

                   Qualcuno mi ha fermato per strada.

 

La forma pronominale fermarsi esprime l'interruzione di un movimento, ma anche l'idea di "restare", "soggiornare".

 

Esempio:

                Il mio orologio si é fermato alle cinque.

                Mi sono fermato per salutare Piero.

                Mi fermerò a Firenze per due giorni.

 

·        Smettere

 

Esprime la fine di un'attività, di un comportamento.

 

Esempio:      Ha piovuto continuamente, senza mai smettere!

                   Ho smesso di lavorare due anni fa.

                   Smetti di dire bugie!

 

Un sinonimo può essere cessare.

 

Esempio:      Ho cessato di lavorare due anni fa.

  

075 Il futuro dei verbi in "-are", "-ere" ed "-ire" =037

 Al futuro, i verbi in "-are", "-ere"ed "-ire" si coniugano nel seguente modo:

 

Cantare                          Prendere

 

cant-erò                          prend-erò

cant-erai                        prend-erai

cant-erà                         prend-erà

cant-eremo                    prend-eremo

cant-erete                      prend-erete

cant-eranno                  prend-eranno

 

 

Aprire                   Colpire

 

apr-irò                  colp-irò

apr-irai                colp-irai

apr-irà                  colp-irà

apr-iremo            colp-iremo

apr-irete               colp-irete

apr-iranno           colp-iranno

 

 

Per conservare il suono duro dell'infinito al

futuro, i verbi  in "-care" e "-gare" prendono una

h davanti alla e della desinenza.

 

Esempio: attaccare/attaccherò, pagare/pagherò

 

I verbi in "-ciare", "-giare" e "-sciare" perdono la i

davanti a e della desinenza.

 

Esempio: cominciare/comincerò,

                viaggiare/viaggerò,

                lasciare/lascerò

 

Alcuni verbi subiscono una contrazione della radice

al futuro (così come al condizionale).

 

Esempio:

   andare/andrò, cadere/cadrò, condurre/condurrò

   dovere/dovrò, porre/porrò, rimanere/rimarrò

   sapere/saprò, tenere/terrò, valere/varrò,

   vedere/vedrò, venire/verrò, volere/vorrò

 

Il futuro anteriore

 

É un tempo composto, che si forma con l'ausiliare avere o essere al futuro e il verbo al participio passato.

 

Cantare                       Perdere 

avrò cantato              avrò perso

 

Aprire                         Colpire

avrò aperto                sarò colpito

 

076 I verbi servili =038
 

I verbi dovere, potere e volere sono chiamati verbi

servili, perché servono a precisare la modalità (necessità, possibilità, volontà) del verbo a cui si riferiscono.

Si coniugano normalmente nei tempi composti con

l'ausiliare avere, ma quando sono seguiti da un altro

verbo, prendono l'ausiliare che a questo si riferisce.

 

Esempio:  Ho dovuto prendere il treno fino a Firenze.

                Sono dovuto andare fino a Firenze in treno.

 

Nota: I verbi servili si accordano in genere e in numero quando sono usati con essere.

Esempio: Maria non é potuta scendere dal treno.

               Ci sono volute due ore per arrivare a Siena.

 

077 La parola "quindi"

 Quindi può essere una congiunzione ed un avverbio.

 

·        Congiunzione

 

Questa congiunzione coordinante introduce una conclusione.

 

Esempio:      Domani, venerdì, sarà come oggi. Quindi farà freddo.

                   Sono malato, quindi non potrò uscire stasera.

 

·        Avverbio

 

Esempio:      Domani andrò al mercato, quindi andrò dalla nonna.

                   Ieri ho visto Paolo, quindi sono andato al cinema.

 

 

078 Il superlativo relativo =039

 

Per formarlo, si usa l'articolo determinativo e la preposizione più o meno.

 

Esempio: É il più bravo dei miei amici.

                  É la meno simpatica del gruppo.

 

Se l'articolo determinativo é stato già espresso

ad inizio frase, non lo si ripete con più o meno.

 

Esempio: É il mio amico più bravo.

                  É la ragazza meno simpatica del gruppo.

  

079 Che =040

 La parola che é invariabile ed ha numerose funzioni grammaticali.

 

· Aggettivo interrogativo ed esclamativo

Esempio: Che cosa stai cercando?

              Che bel giardino che hai!

 

· Pronome interrogativo ed esclamativo

Esempio: Che vuoi?

              Che sento!

 

· Congiunzione subordinante

Esempio: Non penso che questa strada sia quella giusta.

                   Vorrei che studiassi di più.

 · Pronome relativo

 

Che può essere soggetto o complemento oggetto.

 

Esempio:

(soggetto)L'attore che sta recitando non mi convince.

(compl.)   Il film che sto guardando non mi diverte.

 

Nota:  Alcuni costrutti possono essere ambigui.

Esempio:

La donna che ascolta Barbara ha molto fascino.


Per evitare l'ambiguit
à, si può mettere il soggetto (Barbara) dopo che e prima del verbo.

La donna che Barbara ascolta é molto affascinante.

 

080 "Da", spazio-temporale
 

La preposizione da può esprimere:

 

·    un punto di partenza nello spazio

 

Esempio:    Sono partito da Roma alle sei.

                 Ho ricevuto una lettera dalla Francia.

  

·    l'inizio di un'azione nel tempo

 

Esempio: Abito qui da 3 anni.

              Vivo a Roma dal 1983.

              Vivo qui da quando mi sono sposato.

 

081 Il condizionale di "avere" ed "essere" =041

 

             Condizionale presente

 

             Avere                           Essere

             avrei                            sarei

             avresti                         saresti

             avrebbe                       sarebbe

             avremmo                    saremmo

             avreste                        sareste

             avrebbero                  sarebbero

 

             Condizionale passato

 

             Avere                           Essere

             avrei avuto                sarei stato

             avremmo avuto        saremmo stati

  

082 "Da", preposizione di luogo II

 

La preposizione da, o la sua forma articolata, permette di esprimere il moto per luogo.

Esempio:      Sono passato da Firenze per andare a Roma.

                   É entrato dalla porta di sicurezza.

                  La pioggia é entrata dalla finestra aperta.

 

083 Gli avverbi di tempo 
 

Molti avverbi o locuzioni avverbiali di tempo permettono di situare l'azione nel tempo. Possiamo distinguere, per esempio, quelli che situano l'azione:

 

·    nel passato

Ieri, l'altro ieri, una volta...

 

Esempio:    Ieri, sono andata al mercato.

                 Una volta, questa città era sporca.

 

·     nel presente

Oggi, adesso, ora...

 

Esempio:     Adesso voglio andare via!

                  Oggi è una splendida giornata.

 

·     nel futuro

Fra poco, presto, domani, dopodomani...

 

Esempio:    

      Vi andrebbe di venire a cena da noi, stasera?

      Il treno partirà tra poco.

 

084 I verbi di moto

Quando si vuole usare un verbo di moto con un altro verbo all'infinito, quest'ultimo deve essere preceduto dalla preposizione a.

 

Esempio:    Torno a lavorare domani.

                  Andresti a comprare un po' di pane?

                  Corro a salutare mia nonna.

 

085 Avere bisogno =042

Per esprimere l'idea della necessità, più costrutti sono possibili.

 

· Avere bisogno di + compl. oggetto indiretto

Esempio: Adesso ho bisogno di una doccia calda!

 

· Avere bisogno di + infinito

Esempio: Ho bisogno di bere un buon té.

                Non ha bisogno di essere portato alla

                stazione.

 

· Servire + complemento oggetto

Esempio: Mi servono due biglietti per la partita di

                domani.

                Ti serve qualcosa?

 

086 I verbi "chiedere" e "domandare"
 

Chiedere e domandare sono due verbi sinonimi che permettono di esprimere il desiderio di ottenere qualcosa.

 

Esempio:        Ho chiesto / domandato il tuo aiuto.

                     Chiediamo / domandiamo quanto costa questo maglione!

                     Chiedi / domanda a Matteo!

 

La stessa cosa vale anche per la forma pronominale chiedersi e domandarsi che esprimono l'azione di interrogarsi.

 

Esempio:        Si chiede / domanda se Paolo verrà.

                     Mi chiedo / domando perché rida.

 

Per chiedere notizie di qualcuno, si usa in generale chiedere.

 

Esempio:      Mi chiede sempre della tua salute.

                   Mi ha chiesto come stavi.

 

Il verbo richiedere significa "chiedere di nuovo", ma ha anche un significato più forte di chiedere, vicino a "esigere".

 

Esempio:      Questo lavoro richiede una buona conoscenza dell'informatica.

                   Richiedo la vostra massima attenzione.

 

087 Gli aggettivi indicanti un colore =043

Alcuni aggettivi indicanti il colore si accordano in genere e in numero con il nome ed altri sono invariabili.

 

· Gli aggettivi variabili indicanti il colore

 

Sono i più numerosi come bianco, giallo, nero, rosso, verde...

 

Esempio:

   Ho comprato delle bellissime tovaglie bianche.

   In Irlanda, tante persone hanno i capelli rossi.

 

·  Gli aggettivi invariabili indicanti il colore

 

arancione, granata, malva, nocciola, rosa, viola...

Provengono dall'espressione "colore di" (colore della rosa). Blu, essendo monosillabico, é anch'esso invariabile.

 

Esempio: Mi ha comprato un mazzo di rose rosa.

              Ha dei grandi occhi nocciola.

 

Nota: Marrone può essere sia variabile che invariabile.

 

Tutti gli aggettivi di colore sono invariabili quando sono seguiti da un altro aggettivo.

 

Esempio:  Ho visto una bella gonna verde scuro.

 

088 Verbi pronominali =044

    A - Coniugazione

Si usano con il pronome personale riflessivo che si riferisce al soggetto: mi, ti, si, ci, vi. Nei tempi composti, si costruiscono con l'ausiliare essere.

   Lavarsi

   Presente                         Passato prossimo

   Mi lavo                          Mi sono lavato/-a

   Ti lavi                            Ti sei lavato/-a

   Si lava                           Si é lavato/-a

   Ci laviamo                     Ci siamo lavati/-e

   Vi lavate                        Vi siete lavati/-e

   Si lavano                       Si sono lavati/-e

 

B - Uso  

 

· Verbi solamente pronominali

 

   Questi verbi si usano soltanto alla forma pronomi-

   nale: ammalarsi, arrabbiarsi, congratularsi con

   qualcuno, evolversi, vergognarsi...

 

   Esempio:    Mi vergogno dei miei occhiali.

                      Mi sono ammalato a causa del freddo.

 

· Verbi misti

 

   Si tratta di verbi che possono costruirsi nelle

   due forme: pronominale e non pronominale.

   Per alcuni verbi, il significato non cambia tra le

   due forme:

   ricordare e ricordarsi

   augurare e augurarsi

   dimenticare e dimenticarsi

 

Esempio:  Ti auguriamo un buon compleanno.

                   Ci auguriamo di vederti presto.

 

 

Per altri verbi, il senso varia a seconda della forma.

Approfittare (trarre utilità, profitto)

Approfittarsi (trarre indebitamente vantaggio)

Raccomandare (affidare alle cure)

Raccomandarsi (chiedere grazia)

 

Esempio :  Approfitto del mio viaggio per imparare

                  l'italiano.

                  Si é approfittato della mia ingenuità.

 

089 Espressioni con il verbo "andare"

 Il verbo andare é usato in molte espressioni idiomatiche.

 

·        Andare matto/pazzo per (amare)

 

Esempio:      Vado matto per i musical.

                   Andiamo pazzi  per questa città.

 

·        Andare bene (convenire)

 

Esempio:      Ti va bene di cenare con una pizza?

                   Va bene il vino bianco col pesce?

 

·        Andare avanti (continuare)

 

Esempio:      Vuoi fermarti o preferisci andare avanti?

                   Andremo avanti quando ci saremo riposati.

 

·        Andare a male (guastarsi, rovinarsi)

 

Esempio:      Se aspettiamo ancora, questa carne andrà a male.

                   Mi sembra che questo vino sia andato a male.
 

·        Andare d'accordo (essere d'accordo)

 

Esempio:     Non vado mai d'accordo con mio fratello!

                   Paolo e Anna vanno sempre d'accordo.

 

·        Andare a spasso (passeggiare)

 

Esempio:      Mi piace andare a spasso di sera.

                   Oggi sono andato a spasso per i negozi.

 

090 Il verbo "uscire" =045
 

Ecco alcuni esempi delle forme verbali più usate del verbo uscire:

 

·    Coniugazione

   Presente   Futuro         Imperfetto   Cong. pres.

   esco           uscirò           uscivo          esca
  
esci            uscirai         uscivi           esca
  
esce           uscir
à          usciva          esca

  
usciamo   usciremo     uscivamo    usciamo
  
uscite       uscirete       uscivate       usciate
  
escono     usciranno    uscivano             escano

 

   Gerundio Participio passato
  
uscendo    uscito

 

·     Uso

Il verbo uscire é usato in numerose espressioni idiomatiche:


- Uscire di senno: perdere la testa

   Esempio:     Quando sua moglie l'ha lasciato,  é uscito di senno.


- Uscire dagli occhi: si dice di ciò che vi ha stancato, che non riuscite più a sopportare

   Esempio:     Questo lavoro mi esce dagli occhi!

 

- Uscire dai gangheri: arrabbiarsi, non riuscire più a controllarsi.

   Esempio:     Quando hanno rotto il mio vaso preferito, sono proprio uscita dai gangheri!

 

091 Differenze tra "quale" ed "il quale"
 

Non si deve confondere quale (aggettivo e pronome interrogativo) con il quale (pronome relativo).

 

·           Quale

 

Aggettivo interrogativo (quale/qual/quali)

 

Esempio:     Qual insegnante preferisci?

                  Quale film intendi?

Nota: qual non si apostrofa mai.

 

Pronome interrogativo (quale/quali)

 

Esempio:     Guarda questi cani: quale preferisci?

                  Ho due difetti. Quali sono?

 

 

·     Il quale (la quale, i quali, le quali)

Si tratta di un pronome relativo che può essere soggetto o, più spesso, complemento.

 

Soggetto (può essere sostituito da che)

Esempio:     Ho chiamato mio fratello, il quale ha rifiutato di parlarmi.

                  Ho chiamato Anna che non ha voluto rispondere.

 

Complemento (può essere sostituito da che o cui)

Esempio:     La persona con la quale sto parlando é comprensiva.

                  I film ai quali mi riferisco sono svedesi.

                  La persona con cui parlo é italiana.

 
092 La parola "tanto"

 Tanto può essere aggettivo, avverbio o pronome.

 

·     aggettivo

É sempre seguito da un nome, con cui si accorda, e vuol dire "molto".

 

Esempio:     Sì, tante volte!

                  C'é tanta gente in questo posto!

                 Tanti auguri!

 

Lo ritroviamo nel comparativo tanto... quanto.

 

Esempio:     Ho tanti amici quante amiche.

                  Mangio tanta verdura quanto te.

 

·     avverbio

É invariabile ed é spesso seguito da un aggettivo.

Vuol dire "molto".

 

Esempio:     Scusami tanto!

                  Questo vestito é tanto bello.

 

Serve ugualmente a formare dei costrutti idiomatici.

Tanto vale, di tanto in tanto, ogni tanto, tanto di cappello...

 

Esempio:     Questo treno é lento, tanto vale prendere la macchina!

                  Una volta ogni tanto é divertente. 

 

·    pronome

Lo si usa soltanto al plurale; indica delle persone o degli oggetti. Serve spesso a introdurre delle generalità.

 

Esempio:  Tanti vanno al mare ad agosto.

               Di bugie se ne sentono tante.

 

093 La congiunzione "se" =046

La congiunzione subordinante se serve ad introdurre un' ipotesi. Può essere seguita sia dall'indicativo, sia dal congiuntivo.

 

 

A - Il modo Indicativo

 

 

·  Presente nella principale e nella subordinata.

 

Esempio: Se bevo il caffè di sera, non riesco

                   più a dormire.

 

 

·  Futuro nella principale e nella subordinata.

 

Esempio:  Se partirete prima dell'una, eviterete gli ingorghi.

 

Nota: Si usa sempre di più il futuro nella principale e

il  presente nella subordinata.

Esempio:     Se continua così, non passerà il suo esame.

 

 

   B - Il modo Congiuntivo

 

·  Condizionale presente nella principale e             

   imperfetto del congiuntivo nella subordinata.

 

   Esempio:     Se avessi un cane, lo porterei sempre

                      al parco.

 

·  Condizionale passato nella principale e

   piuccheperfetto congiuntivo nella subordinata. 

 

   Esempio:     Se lo avessi saputo, non sarei venuto!

 

·  Con la principale al futuro, si può anche usare l'imperfetto congiuntivo nella subordinata per meglio insistere sull'incertezza dell'azione.

   Esempio:     Se venisse un temporale, chiuderò  le finestre.

  

094 Il verbo "sentire" =047
 

Questo verbo ha più significati.

 

· Percepire con l'udito

 

Esempio: Ho sentito uno strano rumore in cucina.

 

· Percepire con l'odorato, il tatto...

 

Esempio: Senti questo profumo di rose!

               Sentite com'é morbido questo asciugamano!

 

· Prendere coscienza di qualcosa

 

Esempio: Sento che mi nasconde qualcosa.

 

· Provare un'emozione, prendere coscienza di un sentimento
 

Esempio: Sento pena per ciò che gli é successo.

              Sente molto la sua mancanza.

 

Sentirsi (forma pronominale)


·
Provare una sensazione fisica o psichica

Esempio: Non ti senti stanco dopo una notte in bianco?

              Mi sento a mio agio insieme a loro.

 

· Essere disposto a, avere voglia di

Esempio: Ti senti di attraversare questo fiume?

              Ti senti di andare al cinema stasera?

 

095 L'aggettivo indefinito "qualche"
 

L'aggettivo indefinito qualche é sempre seguito da un sostantivo al singolare. Esprime un numero o una quantità poco importante e indefinita. 

 

Esempio:     Ho mangiato qualche biscotto.

                  C'era soltanto qualche persona al cinema.
 

Ha un valore indeterminato nelle frasi ipotetiche o interrogative.

Esempio:      In genere, se esco, vado al cinema o a vedere qualche spettacolo.

                   Tu sai suonare qualche strumento?

 

Seguito da un sostantivo astratto, esprime qualcosa d'impreciso, di difficile da determinare.

 

Esempio:      Ho avuto qualche esitazione prima di accettare.

                   Ho qualche dubbio sulla qualità.
 

Preceduto da un articolo indeterminativo, sottolinea il fatto che un oggetto o un'azione é appropriata.

Esempio:      Bisognerà trovare una qualche scusa per non andarci.

                   Ci sarà pure un qualche modo per convincerlo.

 

096 L'imperfetto dei verbi in "-are", "-ere", "-ire" =048
 

L'imperfetto indicativo indica un'azione che si prolunga nel passato. Esprime la ripetizione o la simultaneità rispetto ad un'altra azione passata.

 

Cant-are       Prend-ere       Apr-ire      Colp-ire

 

cant-avo         prend-evo        apr-ivo       colp-ivo

cant-avi          prend-evi         apr-ivi        colp-ivi

cant-ava         prend-eva        apr-iva       colp-iva

cant-avamo   prend-evamo   apr-ivamo  colp-ivamo

cant-avate      prend-evate     apr-ivate    colp-ivate

cant-avano    prend-evano    apr-ivano   colp-ivano

  

097 La preposizione "in"
 

La preposizione in ha numerosi usi. Si contrae con l'articolo determinativo (nel, negli, ecc.). Può servire a:

 

· situare nello spazio

 

Esempio: Sono andato in Inghilterra per le ferie.

              Dopo la scuola, i bambini giocano nel parco.

 

· situare nel tempo

 

Esempio: Sono nato nel 1973.

              In agosto piove pochissimo.

  

· indicare la materia

 

Esempio: Delle scarpe in cuoio.

              Una maglietta in cotone.

 

Nota: In questo caso si può, allo stesso modo, usare di.

Esempio: Un maglione di lana.

 

· esprimere il mezzo, la maniera

 

Esempio: Sono andato a Roma in treno.

              Mi ha parlato in modo scortese.

 

· esprimere il numero, la quantità

 

Esempio: Sono venuti in cinque al mio compleanno.

              Eravamo in pochi a questo concerto.

 

098 La parola "appena"
 

La parola appena può essere avverbio o congiunzione.

 

A - Avverbio

 

·    Indica che l'azione si effettua con difficoltà.

                                      

Esempio:    Parla più forte, ti sento appena!

 

·    Indica che l'azione si é appena prodotta.

 

Esempio:    Hai appena comprato una nuova automobile.

 

·         Vuol dire anche "soltanto", "non più".

 

Esempio:    Sono appena le otto.

 

B - Congiunzione

 

Introduce una frase temporale che indica l'inizio di un'azione.

Si può usare appena + verbo al participio passato oppure appena + verbo all'indicativo. Appena può anche essere preceduto dall'avverbio non, senza che questo cambi il suo significato.

 

Esempio:    L'ho chiamato appena arrivato a casa.

                 Ci vedremo appena sarà possibile.

                 Sobbalzavo non appena sentivo il telefono.

 

099 I verbi "toccare a", "spettare a"
 

Per esprimere l'obbligo per qualcuno di fare qualcosa o che qualcosa spetta di diritto a qualcuno, si possono usare i verbi toccare a e spettare a. Tali verbi hanno un uso diverso a seconda della sfumatura di significato.

 

·           Toccare a

Usato con a, il verbo toccare esprime un'idea d'obbligo, ma anche d'ordine cronologico, di turno.

 

Esempio:      A chi tocca lavare i piatti?

                   Tocca a papà!

                   Se prendiamo l'autostrada, ci toccherà pagare il pedaggio.

  

·        Spettare a

Implica soprattutto un obbligo che deriva da un dovere morale o da un diritto, così come qualcosa che si é meritata.

 

Esempio:      Spetta a tuo padre di decidere se uscirai o no stasera.

                   Sei stato scortese: spetta a te scusarti.

                   Con tutto il lavoro che ho fatto, mi spetta una bella ricompensa!

  

100 Differenza tra "qualcuno" ed "alcuno"
 

Non si deve confondere qualcuno con alcuno. 

 

·        Qualcuno

É un pronome indefinito che si usa soltanto al singolare. Designa una persona indeterminata. 

 

Esempio:        Forse é meglio chiedere a qualcuno.

                      Cerco qualcuno che parli l'italiano.

 

Spesso esprime anche un piccolo numero di cose o di persone.

 

Esempio:     Ho venduto qualcuno dei miei libri.

                  Tra i miei amici, qualcuno non verrà alla mia festa.

 

·            Alcuno

Aggettivo indefinito: il suo significato varia a seconda che sia usato al singolare o al plurale. Lo si usa al singolare soltanto nelle frasi negative. Al maschile, conserva la o finale solo davanti ai nomi che iniziano con una s

complicata, x, z. Al femminile perde la a finale e si apostrofa prima dei nomi che cominciano con una vocale.

 

Esempio:    Non ho visto alcun treno oggi.

                 Non c'é alcun'abbazia nelle città.

  

Quando é usato al plurale, alcuno esprime una quantità indeterminata, ma limitata di persone o di cose. Contrariamente a qualche, il nome che lo segue é sempre al plurale.

 

Esempio:  Invitiamo alcune persone stasera.

               Ho visitato alcuni appartamenti.

 

Alcuno é un pronome indefinito soltanto al plurale. Si riferisce sia a persone che ad oggetti.

 

Esempio:  Alcuni non sono d'accordo con te.

               Tra queste scarpe, alcune sono care.

 

101 Il pronome "chi" 


Il pronome chi é invariabile. Può avere molteplici funzioni:

 

·    Pronome interrogativo

Si usa soltanto per le persone.

 

Esempio: Chi ha mangiato il mio panino?

              Chi sono queste persone?

 

Nota: Non va confuso il pronome interrogativo chi con il pronome relativo cui.

Esempio: A chi stai scrivendo?

              La persona a cui scrivo mi é molto cara.

 

·    Pronome esclamativo

 

Esempio: A chi lo dice!

 

·    Pronome relativo

 

Esempio: Inviterò chi mi pare.

               Devo rispondere a chi mi ha scritto.

 

Chi può anche significare "chiunque" e introdurre delle generalità.

 

Esempio: Chi si alza presto approfitta meglio della vita.

              Chi vuole entrare dovrà pagare.

 

102 I suffissi "-abile", "-ibile" e "-evole"
 

Alcuni suffissi si usano per formare degli aggettivi partendo da un verbo o da un sostantivo.

 

· "-evole"

 

Esempio:    amore                  amorevole

                 piacere                 piacevole

                 piegare                 pieghevole

                 scorrere                scorrevole

 

· "-abile" / "-ibile"

 

Gli aggettivi con questi suffissi sono solitamente formati partendo da un verbo in "-are" per il suffisso "-abile" e da un verbo in  "-ere" o in "-ire" per il suffisso "-ibile". Tali aggettivi possono esprimere la capacità, la possibilità.

 

Esempio:    affidare                affidabile

                 punire                  punibile

 

Esistono anche alcuni aggettivi formati sui sostantivi.

 

Esempio:    tasca                     tascabile

                 senso                   sensibile

 
103 Come esprimere il dovere

 Molti verbi esprimono la necessità, l'obbligo di fare o di procurarsi qualcosa.

 

·        Dovere é sempre seguito da un altro verbo all'infinito.

 

Esempio:      Guarda che devi andare piano.

                   Dobbiamo anche fare benzina.

 

·        Bisognare si può coniugare solo alla terza persona del singolare ed é sempre accompagnato da un altro verbo all'infinito o al congiuntivo.

 

Esempio:     Bisogna trovare un albergo.

                  Bisogna che tu vada dal medico.

  

·    Volerci si coniuga solo alle terze persone del singolare e del plurale. Si accorda con il soggetto che é sempre il sostantivo che segue.

 

Esempio:    

             Dopo pranzo, ci vuole un buon caffè!

             Ci vorrà molto tempo?

             Ci vogliono 4 anni di studio per ottenere il diploma.

 

·    Occorrere si coniuga unicamente alle terze persone del singolare e del plurale. Si costruisce sia con un sostantivo, sia con un verbo all'infinito o al congiuntivo. Si accorda con il soggetto.

 

Esempio:

      Occorre prendere la macchina?

      Occorre che tu conosca la situazione.

      Occorrono vari documenti per la pratica.

 

Bisognare esprime piuttosto un ordine, mentre occorrere esprime piuttosto una necessità. Tale differenza é più evidente alla forma negativa.

 

Esempio:  Non bisogna cogliere i fiori.

               Non occorreva farmi un regalo!

 

Volerci esprime una necessità derivante dal diritto, dalla logica. Serve anche ad esprimere il tempo necessario ad effettuare un'azione.
 

Esempio:  Ci vuole il passaporto per viaggiare.

               Ci vuole coraggio per vincere.

               Ci vogliono due ore di viaggio.

 

104 La forma impersonale
 

La forma impersonale può essere espressa in più modi:

· con la forma riflessiva

 

É il costrutto più usato.

 

Esempio:  Si dice che quest'albergo stia per chiudere.

               Qui si bevono dei cocktails squisiti!

 

Con i verbi pronominali si usa ci per evitare la ripetizione di si.

 

Esempio:  Di fronte alle montagne ci si sente così piccoli!

 

Il pronome riflessivo si mette dopo gli altri pronomi, fatta eccezione per loro e ne (con ne, si diventa se).

Esempio: Claudio é divertente, glielo si dice sempre!

               Questi giochi sono inutili : se ne vendono pochi.

               Gli alunni fanno molto rumore; eppure, si dice sempre loro di tacere.

 

Il pronome riflessivo si mette dopo gli avverbi di luogo ci e vi.

 

Esempio:

   Vado in Sicilia. Lì almeno vi si trova il sole.

  Ti va bene questo ristorante? Ci si mangiano i migliori spaghetti della città.

 
Nei tempi composti, si usa essere.

 

Esempio:

   Si é parlato di una somma enorme.

   Si sono sentiti degli strani rumori.

 

· con la seconda persona singolare

 

Esempio: Quando guidi troppo velocemente, rischi di prendere la multa.

 

· con la terza persona plurale

 

Esempio: Mi chiamano sempre al momento sbagliato!

 

· con la gente e uno

 

Esempio: La gente crede che sia un mestiere facile.

               Uno non può essere sicuro di trovare subito un lavoro.

  

105 Le preposizioni "fra" e "tra"
 

Queste due preposizioni hanno lo stesso significato e lo stesso uso. Possono esprimere:

 

· l'alternativa tra due cose o persone e la posizione intermedia

 

Esempio: Non so scegliere fra cioccolato o vaniglia.

              C'é stata una lunga conversazione tra Anna e Luca.

 

Nota:  Con i pronomi noi, voi e loro si intercala di tra la preposizione tra/fra ed il pronome.

 

Esempio:  Dovete decidere fra di voi.

 

· lo stato in luogo

 

Esempio:    Mi sono perso tra la folla.

                 Sto camminando fra i fiori.

 

· limitazione di tempo (entro)
 

Esempio:    Ci vediamo fra un'ora.

                 Tra un mese, sarò in vacanza.

  

106 La parola "più"
 

Più si usa in numerosi contesti:

 

· esprime l'addizione matematica

 

Esempio: Uno più due fa tre.

 

· esprime il comparativo di maggioranza e il superlativo

 

Esempio: Alberto é più grande di Luca.

              É la casa più grande che abbia mai visto.

              Queste scarpe mi piacciono di più.

              Questo é il berretto che mi piace di più.

 

· Può esprimere la fine di un'azione in un costrutto negativo.

 

Esempio:    Non voglio più uscire stasera!

 

· Equivale a "parecchi"

 

Esempio:    L'ho ripetuto più volte.

 

· Equivale a "la maggior parte"

 

Esempio: Il più delle volte arriva in ritardo.

 

· É usato nell'espressione "sempre di più"

 

Esempio: Ci sono sempre più persone in questo locale.

              Questa ragazza mi piace sempre di più.

 

107 La congiunzione "mentre"
 

La congiunzione mentre ha due diverse funzioni.

Può servire ad esprimere:

 

· la simultaneità tra due azioni

 

Esempio: Legge sempre mentre fa colazione.

              L'ho chiamata mentre si faceva la doccia.

 

· l'opposizione

 

Esempio: La credevo simpatica mentre é antipatica.

              Ha preso la moto mentre avrebbe dovuto prendere la macchina.

 

108 Il verbo "bastare"
 

Il verbo bastare é un verbo intransitivo che può essere coniugato a tutte le persone, ma che può anche avere valore di verbo impersonale.

 

·    Si concorda in genere e numero al soggetto della frase che solitamente é posposto. Nei tempi composti, si coniuga con l'ausiliare essere.

 

Esempio:     Ti bastano così pochi soldi?

                  Sì, mi basteranno sicuramente.


                 
Le basta la carta d'imbarco.

                  Mi é bastato chiedere il permesso.

 

·       Lo si può coniugare anche alla forma impersonale cioè alla terza persona del singolare. É allora sempre seguito da un verbo all'infinito.

 

Esempio:      Basta fare attenzione ai segnali.

                   Basta chiedere per essere serviti.

 

Basta esiste anche come interiezione.

 

Esempio:      Basta con le tue chiacchiere!

 

109 "Da" nella perifrastica passiva
 

La preposizione da permette d'introdurre un obbligo. É allora sempre seguita da un verbo all'infinito.

 

Esempio:  Qui ci sono i cartellini da mettere sulle valigie.

               Questo lavoro é da finire per domani.

 

Tale preposizione si ritrova anche nell'espressione avere da, equivalente a dovere.

 

Esempio:  Ho da redigere una relazione.

               Devo redigere una relazione.

  

110 La parola "solito"

 

Solito é allo stesso tempo un nome e un aggettivo.

 

·        Nome

Esprime quanto scaturisce dall'abitudine ed é sempre singolare. Lo si usa spesso nelle espressioni più / meno del solito.

 

Esempio:      Paolo é più sorridente del solito.

                   Claudia parla meno del solito.

 

Lo si usa anche nella locuzione avverbiale di solito.

 

Esempio:      Di solito, mi alzo alle otto.

  

·        Aggettivo

Esprime un fatto abituale, identico alle volte precedenti, inalterato nel tempo.

 

Esempio:     

   Le gomme da masticare evitano i soliti problemi durante il decollo e l'atterraggio.

   Andiamo sempre nel solito locale.

   Sei sempre il solito burlone.

 

La locuzione essere solito + verbo all'infinito significa "essere abituato a".

 

Esempio:     Sono solito andare in campagna la domenica.

 

111 Gli aggettivi impiegati come avverbi

 

Molti aggettivi si usano come avverbi.

Caro, lontano, mezzo, lento, piano, supino, tutto, veloce, vicino, zitto, ecc.

Alcuni aggettivi si accordano persino quando hanno valore d'avverbio.

 

Esempio: Erano ancora lontani dalla stazione.

              Claudia dorme sempre supina.

              Dopo la doccia, Anna era mezza congelata.

 

Nota: Non va confuso l'aggettivo con l'avverbio.

Esempio: (ag.)  Siamo vicini alla meta.

              (av.)  Dobbiamo andare più vicino.

 

112 Il complemento di specificazione
 

Per domandare a chi appartiene un oggetto, si usa la preposizione di seguita dal pronome interrogativo chi. Si usa ugualmente di per dare la risposta a questa domanda.

 

Esempio:      Di chi é questo zaino?

                   É lo zaino di Marco.

 

Se si risponde con un pronome possessivo, quest'ultimo non é preceduto da di.

 

Esempio:      Di chi é questa macchina?

                   Non é mia.

                   E di chi é allora?

 

113 Diverse funzioni di "ne"
 

Ne ha due funzioni.
 

· Pronome personale complemento atono

Esempio:

   É partito ieri, ne sono sicuro.

   Se c'é ancora pane, ne prenderò un po'.


Quando ne si riferisce ad un complemento oggetto, il participio passato si accorda con quest'ultimo.

Esempio:

   Di paesaggi così belli, non ne avevo mai visti!

 

· Avverbio di luogo

Esempio:

   É arrivato a Roma ieri, ne partirà domani.

   Ero al supermercato, ne sono appena tornato.

  

La posizione di ne (sia in funzione di avverbio, sia in funzione di pronome) nella frase può cambiare qualora questo sia usato con un altro pronome

e/o con il verbo all'infinito o all'imperativo.

 

Esempio:    Ricordarsene.

                 Me ne ricordo.

                 Ce ne ricordiamo.

                 Ricordatene!

                 Vorrei andarmene.

                 Me ne vado.

                 Ce ne andiamo.

 
114 "Ci" e "vi"
 

Le parole ci e vi hanno due funzioni.

 

· Pronome personale

Ci e vi sono la forma debole di noi e voi.

 

Esempio:    Ci sentiamo domani!

                 Vi aspettiamo con impazienza.

 

Ci sono anche dei pronomi personali con funzione di pronome dimostrativo. Ci e vi sono interscambiabili, ma ci é usato più frequentemente.

 

Esempio:    É una buona idea, ma ci avevo già pensato.

                 Che libro difficile, non vi capisco nulla!

 

· Avverbio di luogo

 

Esempio:    Mi piace il mare: ci vado ogni estate.

                  A Roma vi sono dei palazzi bellissimi.

 

Ci e vi si attaccano al verbo all'infinito, al gerundio e all'imperativo.

 

Esempio:    Tornarci.

                  Tornandovi.

                  Tornaci!

 

Nota: La consonante di ci si raddoppia con un imperativo monosillabico.

Esempio:  Vacci!

 

 

115 La parola "solo"

 Solo può essere aggettivo o avverbio.

 

·        Aggettivo

Esprime il fatto di essere solo.

 

Esempio:      Vivo solo.

                   Siamo rimasti soli in casa.

 

Esiste anche la locuzione da solo.

 

Esempio:      Va sempre al cinema da solo.

                   Ho fatto i compiti da solo!

 

Quando é preceduto dall'articolo indeterminativo un, da un articolo determinativo o da un aggettivo dimostrativo, esso consente di mettere in rilievo l'unicità della cosa o della persona alla quale questo si riferisce.

 

Esempio:      Fa una sola fermata.

                   Di mamma, ce n'é una sola.

                   Sono i soli che mi capiscono.

                   Ecco quei soli quadri che ho.

 

·        Avverbio

É dunque invariabile. I suoi sinonimi sono "soltanto" e "unicamente".

 

Esempio:      Vuole fare anche una prenotazione o vuole solo il biglietto?

                   Troverà solo delle noiosissime carte.

                   Ero solo dieci anni più giovane.

 
116 L'avverbio "mai"
 

L'avverbio mai serve a rinforzare la negazione, attribuendole un valore assoluto.

 

Esempio:      Le fotografie non mi somigliano mai.

                    Non l'ho mai vista prima!

                    Nonostante il lavoro che faccio, non riesco mai a riconoscere le  nazionalità.

 

Nelle frasi interrogative per rinforzare l'interrogazione.

 

Esempio:

Quando mai sei andato a Roma?

Chi mai crederebbe a questa storia?

 

Lo si ritrova anche nelle locuzioni come se mai, caso mai, o come mai.

 

Esempio:     

Non so che cosa consigliarti. Caso mai, chiedi a tuo fratello.

Se mai, guarda su un'enciclopedia.

Come mai non é venuto?

  

117 "Fa", "prima" e "da"
 

Si esprime il tempo trascorso tra due azioni con:

 

· fa

Se ci si riferisce al presente e se l'azione precisa é

ormai conclusa, si usa fa dopo il complemento di tempo.

 

Esempio: É sparita, eppure l'ho vista due giorni fa.

              Ci siamo conosciuti tanto tempo fa.

 

· prima

Se ci si riferisce al passato e se l'azione precisa é

ormai conclusa, si usa prima dopo il complemento.

 

Esempio:

Era sparita, eppure l'avevo vista due giorni prima.

Ci eravamo conosciuti tanto tempo prima.

  

·  da

Quando l'azione non é conclusa, si usa da.

 

Esempio:     Lavoro in questo ufficio da tre anni.

                   Non mi scrive più da tre mesi.

 

Nota: In alcuni casi si può usare anche il verbo essere prima del complemento di tempo.

 

Esempio:     Sono tre mesi che non mi scrive più.

                  Sono tre anni che lavoro qui.

 

118 Esprimere la frequenza di un'azione
 

Ci sono diversi modi  per esprimere la frequenza di un'azione.

 

·        Su

Si indica la frequenza dell'azione per mezzo di una proporzione.

 

Esempio:      Ci chiamiamo un giorno su tre.

                   Mi sbaglio una volta su due!

 

 

·        A + articolo determinativo

Si esprime il numero delle volte in cui l'azione é compiuta nell'arco di un periodo preciso.

 

Esempio: 
Il prossimo treno che devo prendere passa solo una volta
al giorno!

Una medicina da prendere due volte al giorno.

 

·    Ogni

Si può usare allo stesso modo di a + articolo, ma serve soprattutto ad esprimere un'azione abituale.

 

Esempio:  La sento ogni settimana.

               Prendo l'autobus due volte ogni giorno.

 

119 Il plurale dei nomi composti
 

Il plurale dei nomi composti varia:

 

·        Nome composto da due nomi.

Solo il secondo nome si mette al plurale.

 

Esempio:        L'arcobaleno           Gli arcobaleni

                     Il porcospino          I porcospini

                     La ferrovia              Le ferrovie

 

Con i nomi composti con capo + nome. Alcuni vedono il secondo nome prendere il plurale.

 

Esempio:        Il capolavoro         I capolavori

                     Il capogiro             I capogiri

                     Il capoluogo           I capoluoghi

 

Quando rappresentano un mestiere, solo capo prende il segno del plurale.

 

Esempio:        Il capostazione      I capistazione
                    
Il caposezione        I capisezione

  

·        Nome composto da un nome e da un aggettivo. Il nome e l'aggettivo sono al plurale.

 

Esempio:        La cassaforte              Le casseforti

                     La terracotta               Le terrecotte

 

Eccezione:     Il palcoscenico           I palcoscenici

 

Quando l'aggettivo precede il nome, non c'é una regola fissa: spesso si hanno due plurali.

 

Esempio:        L'altorilievo             Gli altorilievi

                     Il bassorilievo         I bassorilievi

                                                  I bassirilievi

                      L'altopiano              Gli altopiani

                                                   Gli altipiani
 

·        Nome formato da un verbo e da un nome.

Se al singolare il verbo é seguito da un nome già al plurale, il nome composto é invariabile.

 

Esempio:        Il portachiavi           I portachiavi

                     Il portamonete         I portamonete

 

Se il verbo é seguito da un nome al maschile singolare, il nome prenderà il segno del plurale.

 

Esempio:        Il grattacielo            I grattacieli

                     Il passaporto           I passaporti

 

Se il verbo é seguito da un nome femminile singolare, il nome composto é invariabile.

 

Esempio:        Il cacciavite             I cacciavite

  

·        Nome composto da un avverbio e da un nome. Solo il nome prende il segno del plurale.

 

Esempio:        Il sottopassaggio        I sottopassaggi

                     Il soprannome            I soprannomi

                     Il controesempio        I controesempi

 

120 Nessuno
 

Nessuno può essere usato sia come aggettivo, sia come pronome.

 

· Aggettivo

In questo caso, nessuno può essere tradotto "alcuno". Come l'articolo determinativo, la sua desinenza cambia a seconda della parola che

precede. In una frase negativa, può anche essere sostituito da alcuno.

 

Esempio: Nessun albero é più bello dell'ulivo.

              Nessuno sportivo corre più veloce di lui.

              Non c'é nessuna ragione di rimanere.

              Non c'é alcuna via d'uscita.

 

· Pronome

In questo caso, nessuno traduce l'assenza di qualcuno o di qualcosa. Si usa la negazione con nessuno unicamente quando é situato dopo il verbo.

 

Esempio:  Non ho chiamato nessuno.

                Nessuno mi ha scritto quest'anno.

 

Nessuno può essere sinonimo di "alcuno".

 

Esempio:  C'é qualche speranza? No, nessuna.

               Nessuno di loro si é ricordato del mio compleanno.

  

121 Stesso
 

Stesso può essere sia aggettivo sia pronome.

 

· Aggettivo

Indica una similitudine tra due elementi.

 

Esempio: Abbiamo la stessa idea.

              Siamo nati lo stesso giorno.

 

Può servire a rinforzare un'affermazione, a sottolineare un dato elemento.

 

Esempio: Il direttore stesso l'ha accolto nel suo ufficio.

              Questo ragazzo é la gentilezza stessa.

              Voi stessi non vedete la differenza!

 

· Pronome

Mette in evidenza l'identità con il nome a cui si riferisce.

 

Esempio: Questa camicia é la stessa che avevo ieri.

               Sono sempre gli stessi che arrivano in ritardo.

 

Lo stesso può voler dire "la stessa cosa".

 

Esempio: Anche se non vieni, per me é lo stesso.

 

Lo stesso può avere una funzione di locuzione avverbiale e significare "ugualmente".

 

Esempio: Non mi ha invitato, ma ci andrò lo stesso.

  

122 Gli avverbi di luogo "là", "lì" e "qua", "qui"
 

·  Qua e qui

Servono ad indicare qualcosa di vicino nello spazio.

Spesso sono usati con l'aggettivo dimostrativo questo.

 

Esempio:     Qui siamo nel mio appartamento.

                  Vieni qua!

                  Questa casa qui é molto bella.

                  Tra le due macchine, preferisco questa qua.

 

Qua può servire a formare altri avverbi di luogo come qua dentro, qua dietro, quaggiù, qua vicino.

Qui può anche esprimere la vicinanza nel tempo.

 

Esempio:     La mia storia finisce qui.

 

·  e

Servono ad indicare qualcosa di lontano nello spazio.

Spesso sono usati con l'aggettivo dimostrativo quello.

 

Esempio:  Non posso andare fino a lì, é troppo lontano!

                É andato a Roma ieri: rimarrà là per tre giorni.

                Guarda quelle case lì!

                Non mi piace quel tipo .

 

può servire a formare altri avverbi di luogo come là dietro, laggiù, lassù, ecc. Lì può anche esprimere l'allontanamento nel tempo.

Esempio:  Fin lì le cose erano chiare.

  

123 Il verbo "fare"
 

Il verbo fare é molto usato. Significa innanzitutto "creare", "realizzare", "preparare", "mettere in opera", ecc.

 

Esempio     Hai fatto un bel lavoro!

                 Facciamo la pizza per stasera?

                 Farò il possibile per venire domani.
 

Ma fare può introdurre altre azioni.

 

· esercitare un mestiere, svolgere la funzione di (fare da), ecc.

 

Esempio:

      Sono tre anni che faccio il professore.

      Se vieni a trovarmi a Roma, ti farò da guida.

 

· esercitare un'attività, svolgere gesti quotidiani.

 

Esempio:

      Facciamo sport tre volte alla settimana.

      Faccio sempre la doccia prima di fare colazione.

 

Fare si trova anche in numerose espressioni colloquiali.

 

· Fare a

 

Esempio:    Oggi, Luigi ha fatto a pugni con il vicino.

                 Ieri, Laura ha fatto a botte con suo fratello.

 

· Fare di

 

Esempio:    Fai di arrivare più presto domani!

 

· Darsi da fare

 

Esempio:    Si dà sempre da fare, ma non lo ringraziano mai.

 

· Fare a meno

 

Esempio:    Non puoi fare a meno di dire stupidaggini!

                 Non posso fare a meno della mia macchina.

 

· Farcela

 

Esempio:    Finalmente ho preso la patente: ce l'ho fatta!

 

· Fare in modo di, far sì che

 

Esempio: Devi fare in modo di arrivare per cena.

              Dobbiamo far sì che tutti siano soddisfatti.

 

· Fare in tempo a

 

Esempio: É già tardi, non farò in tempo a passare da te.

  

124 Come rendere la concessiva
 

Molte congiunzioni o locuzioni congiuntive introducono delle proposizioni concessive:

benché, malgrado (che), nonostante (che), per quanto, quantunque, sebbene, ecc. Più spesso, sono seguite da un verbo al congiuntivo e

spesso da un participio passato (elisione del verbo).

Malgrado e nonostante possono usarsi indifferentemente con o senza che.

 Esempio:

         Benché parlassi forte, non mi sentiva.

         Benché preparato, non ha passato l'esame.

  

Esempio:

Malgrado (che) non avessi studiato, ho passato l'esame.

 

Andrò con te al cinema nonostante (che) io preferisca il teatro.

 

Per quanto fosse intelligente, non capiva mai niente.

 

Per quanto allenato, non ha vinto la gara.

Non mi ha chiamato quantunque fosse il mio compleanno.

 

Quantunque spiegato bene, l'esercizio non é stato capito.

 

Nonostante e malgrado sono anche delle preposizioni che introducono una concessiva.

Sono sempre seguite da un nome.

 

Esempio:           

 

Nonostante il lavoro che faccio, non riesco mai a riconoscere le nazionalità.

Malgrado l'interdizione, ho fumato sul treno.

 

125 Esprimere l'accaduto
 

I verbi accadere, capitare, succedere servono ad esprimere un fatto che succede. 

Si coniugano soprattutto alle terze persone del singolare e del plurale. Si accordano con il nome a cui si riferiscono.  

 

Esempio:      Accadono cose losche.
                  
Accade qualcosa di strano.
                  
Ma perché
capitano tutte a me?
                  
Capita sempre a me.
                  
Le disgrazie succedono sempre nel momento peggiore.

                  
É successa una cosa strana.

 

Questi verbi hanno anche una forma impersonale. Si coniugano dunque alla terza persona del singolare e sono seguiti dalla congiunzione che e da un verbo al congiuntivo.

Essi introducono spesso una generalità.

 

Esempio:      Accade spesso che io dimentichi le chiavi di casa.

                    Capita raramente che nevichi in autunno.

                    Succede sempre che suoni il telefono quando sono in bagno.

  

126 Il plurale collettivo
 

Quando si esprime una cosa in generale, per esempio con un verbo alla forma riflessiva o con bisogna, l'aggettivo o il participio passato prende sempre il plurale.

 

Esempio:      Bisogna essere ricchi per viaggiare veloci!

                    Quando si é prudenti, si guida piano.

                    Quando si é piccoli, si pensa solo a divertirsi.

  

127 Formazione dell'avverbio di modo con "di"
 

L'avverbio di modo, costruito con il suffisso -mente, può essere sostituito da una locuzione introdotta dalla preposizione di seguita dall'aggettivo al maschile singolare.

 

Esempio:      Sa a che ora dovremmo arrivare?

                    Di preciso no, ma di sicuro c'é tempo per un sonnellino!

                    Non l'ho visto di recente.

 

Nota:            Raramente dà di rado.

 

Esempio:        Vado di rado in discoteca.

 

Eccezione:     Seriamente dà sul serio.

 

Esempio:        Dico sul serio!

 

128 Il comparativo di uguaglianza
 

Ci sono più modi di esprimere il comparativo di uguaglianza.

 

· Tanto... quanto, altrettanto... quanto

Sono invariabili davanti ad aggettivi, ma si accordano davanti ai sostantivi.

 

Esempio:

   La mia macchina é tanto rapida quanto la tua.

   Il leone é altrettanto crudele quanto la tigre.

   Ho tanti fratelli quante sorelle.

 

· Così... come

Si utilizza soltanto con l'aggettivo.

 

Esempio: Sono così pigro come mio fratello. 

               L'Atlantico é così bello come il Mediterraneo.

 

Sempre più spesso, conserva solo la seconda parte del comparativo.

 

Esempio: É bella come sua madre.

               Mio zio é simpatico quanto mio padre.

  

129 Gli aggettivi ordinali

 

A - Forme

 

1       primo              11              undicesimo

2       secondo          12              dodicesimo

3       terzo                13              tredicesimo

4       quarto             20              ventesimo

5       quinto             21              ventunesimo

6       sesto                30              trentesimo

7       settimo            100            centesimo

8       ottavo             1.000        millesimo

9       nono                2.000        due millesimo

10     decimo            1.000.000        milionesimo

 

 

A partire da 11, si forma l'aggettivo ordinale levando la vocale finale dell'aggettivo cardinale ed aggiungendo il suffisso -esimo, fatta ecceione per gli aggettivi cardinali che finiscono in -trè, che perdono la è finale, ma raddoppiano la e di -esimo. L'aggettivo ordinale si scrive sempre in una sola parola.

 

Esempio:     

                venti                      ventesimo

                trenta                     trentesimo

                trentatré               trentatreesimo

                centocinquanta   centocinquantesimo

  

B - Uso

 

L'aggettivo numerale ordinale si accorda con il nome al quale si riferisce. Lo si usa:

 

·        per indicare una posizione nello spazio o nel tempo.

 

Esempio:      É al quarto piano.

                   Nella gara di ieri, sono arrivata terza.

 

Quando é usato con un aggettivo numerale cardinale, si situa di preferenza prima di questo.

 

Esempio:    I primi tre arrivati saranno ricompensati.

 

·        con i nomi di re, d'imperatori, di papi, ecc.

 

Esempio:      Vittorio Emanuele II (secondo)

                    Napoleone III (terzo)

                    Giovanni Paolo II (secondo)

 

·        per le frazioni

 

Esempio:      1/4       un quarto

                    2/3       due terzi

  

130 La parola "certo"
 

La parola certo é molto usata. Il suo significato varia a seconda della sua funzione nella frase.

 

· Aggettivo qualificativo

Si accorda con il sostantivo che lo precede ed esprime la certezza, l'evidenza.

Esempio: Siamo certi che verrà.

               Una cosa é certa, non meritavi un regalo così bello.

 

· Aggettivo indefinito

Si accorda con il sostantivo che precede ed esprime una quantità indeterminata.

Esempio: Ci sono certi momenti in cui sono triste.

              Ho certi problemi con il mio lavoro.

 

· Avverbio

Esprime la certezza o la quasi certezza, serve anche a rinforzare un'affermazione.

 

Esempio: Sono le otto: sarà certo tornato a casa.

              Ha sbagliato, certo, ma bisogna perdonarlo.

              Ti piace la pizza? Certo!

 

· Pronome indefinito

Si usa solo al plurale.

 

Esempio: Certi dicono che domani sarà nuvoloso.

              Certi vanno al cinema, certi altri vanno a teatro.

 

131 Esprimere l’alternativa
 

Diverse congiunzioni permettono di esprimere l'alternativa.

 

· O... o (oppure)

 

Esempio: O vai dal medico o prendi un'aspirina.

              Possiamo andare o a Roma oppure a Siena.

 

· Sia... sia

 

Esempio: Sia mangio un panino, sia mangio un'insalata.

 

· Sia che... sia che

 

Esempio: Sia che piova, sia che faccia bel tempo andrò via questo week-end.

  

132 L'avverbio "presto"
 

L'avverbio presto può esprimere diversi significati.

 

·        prima del tempo previsto

 

Esempio:      Sono arrivato presto al mio appuntamento.

                   Ci siamo dimenticati di chiudere le persiane e così ci siamo svegliati  presto!

 

·         Tra poco
 

Esempio:      Presto saremo arrivati.

                   Quest'attore sarà presto famoso.

 

·        Rapidamente

 

Esempio:      Devi agire presto!

                    Presto! Venite ad aiutarmi!

                    Rispondimi presto!

 

133 La "s" privativa
 

In alcuni casi la s privativa può dare un significato contrario a una parola (cominciante con una consonante). Questo prefisso si aggiunge a:

 

·        Dei verbi

 

 Esempio:                     

 Caricare                     Scaricare

 Mentire                      Smentire

 Fiorire                        Sfiorire

 

·        Dei nomi

 

 Esempio:                     

 Fiducia                       Sfiducia

 Vantaggio                  Svantaggio

 

·         Degli avverbi

 

Esempio:

Fortunatamente Sfortunatamente

Comodamente Scomodamente

 

·        Degli aggettivi

 

Esempio:             

Corretto                          Scorretto

Contento                         Scontento

  

134 Espressioni con "occhio"
 

La parola occhio é usata in molte espressioni.

 

·           Non (potere) chiudere occhio

Non riuscire a dormire

Esempio:     Non ho chiuso occhio!

 

·            In un batter d'occhio

In un attimo

Esempio:     Si é cambiata in un batter d'occhio.

 

·           Tenere d'occhio

Sorvegliare di continuo

Esempio:      Puoi tenere d'occhio la mia valigia mentre vado a fare il biglietto?

 

·        Occhio!

Attenzione (a)

 

Esempio:  Occhio, stai per cadere!

                Occhio alle macchine!

 

·        A occhi chiusi

Senza alcuna difficoltà

 

Esempio:  Ho trovato l'albergo a occhi chiusi.

 

·        A occhio e croce

All'incirca

 

Esempio:  A occhio e croce, ci sono dieci persone.

 

135 La preposizione "con" 


La preposizione con esprime diversi concetti.

 

· Il complemento di compagnia.

 

Esempio:  Domani vado al cinema con Cristina.

               Oggi ho mangiato pesce con riso.

 

· La caratterizzazione

 

Esempio:  Un uomo con gli occhi chiari.

               Una casa con la finestra aperta.

 

· La causa

 

Esempio:  Non ho voglia di uscire con la pioggia che c'é!

  

· La concessione

 

Esempio: Con tutto il rispetto, non sono d'accordo.

              Con tutti i suoi difetti, é un bravo ragazzo.

 

· La maniera

 

Esempio: Mi ha guardato con disprezzo.

              Ho mangiato con molto appetito.

 

· Il mezzo

 

Esempio: Sono partito col treno delle 7.40.

              Scrive sempre con la penna nera.

  

136 Usi del verbo "potere"

 

Per domandare il permesso, si può usare il verbo potere nelle diverse forme o il sostantivo possibile.

 

· Forma impersonale

 

Si usa "essere possibile" alla terza persona del singolare e al tempo desiderato.

 

Esempio: É possibile prendere questo dèpliant?

              Sarà possibile vederci quando tornerai?

              Sarebbe possibile tornare più presto?

 

 · Forma riflessiva

 

Si usa potere con il pronome si al tempo desiderato e solo alla terza persona singolare e plurale. Il verbo si accorda con il soggetto.

 

Esempio:    Si può sapere quello che stai facendo?

                 Si possono fare delle foto nel museo?

  

· Forma attiva

 

L'uso di potere al condizionale rappresenta un costrutto più cortese.

 

Esempio:    Posso accompagnarti a casa domani sera?

                 Potrete accompagnarmi a casa domani sera?

                 Potrei chiederle un favore?

                 Potresti parlare un po' più forte?

  

137 Forme composte con gli avverbi di luogo

 

Gli avverbi di luogo qua e possono aggiungersi ad altri avverbi di luogo per formare delle locuzioni avverbiali:

quaggiù, lassù, dove, qua vicino, ecc.

 

Esempio:  C'é un ristorante qua vicino?

               Guarda lassù! C'é un bellissimo campanile!

  

Alcuni avverbi di luogo possono usarsi con dei verbi dei quali modificano e precisano il significato.
 

dentro:     portare dentro, andare dentro

fuori:       portare fuori, andare fuori

giù:          portare giù, andare giù

via:            portare via, andare via, ecc.

 

Esempio:  Sta  piovendo, devo portar dentro il bucato.

                Stasera sono troppo stanco per andare fuori.

                É  andato via senza ringraziarci.

 

138 Gli anni
 

· Quando si vuole esprimere un'annata, l'aggettivo numerale é sempre preceduto dall'articolo determinativo. Se é preceduto da una preposizione, si contrae con essa e cambia forma a seconda della prima lettera dell'aggettivo che precede.

 

Esempio:    É nato nel 1973.

                 Ci conosciamo dal 1991.

                 Il 1985 é stata una buona annata per il vino.

 

· Gli anni possono scriversi sostituendo il numero dei secoli con un'apostrofe.

 

Esempio:    L'ho incontrata nell'88.

  

· Si possono esprimere i secoli, partendo dal tredicesimo, in due modi.

 

Esempio:

1201, 1202 =        il tredicesimo secolo / il '200

1501, 1502 =        il sedicesimo secolo / il '500

1901, 1902 =        il ventesimo secolo / il '900

 

· Per esprimere la date, si usa il verbo essere.

 

Esempio:              Che giorno é?

                            Oggi é giovedì.

 

139 La parola "come"
 

Come ha più funzioni.

 

A - Avverbio

·  Esprime la rassomiglianza, la similitudine.

 

Esempio:  Questa statua é bianca come la neve.

                Sta dormendo come un ghiro.

 

·  Usato con così o tanto, esprime il comparativo di uguaglianza.

 

Esempio    É così scuro come in una cantina.

                Qui fa caldo tanto in estate come in primavera.

 

·  Come (quanto) ha la funzione di avverbio interrogativo ed esclamativo.

 

Esempio:  Come stai oggi?

               Come si fa ad arrivare in centro?

                Come sono belli questi fiori!

                Come sei grande!

                Quanto sei grande!

 

·  Significa "in qualità di".

 

Esempio:  L'hanno assunto come ingegnere.

                Mi piacerebbe averlo come amico.

                  

 

B - Congiunzione

 

·  Esprime il modo.

 

Esempio:  Mi ha mostrato come aveva fatto.

 

·  Introduce una proposizione comparativa.

 

Esempio:  Ha recitato come non aveva mai fatto prima.

               Il film non era come me l'aspettavo.

  

·  Significa "appena", "non appena".

 

Esempio:  Come l'ho saputo, l'ho subito chiamato.

 

·  Introduce un'incidentale.

 

Esempio:  Come vedi, non sono in grande  forma.

 

140 L'avverbio "bene"
 

L'avverbio di modo bene perde la e finale quando precede un nome o un aggettivo. Può esprimere un'azione avvenuta:

 

·        in modo giusto, corretto

 

Esempio:    Si é comportato bene nei miei confronti.

 

·        in modo soddisfacente

 

Esempio:    Avete dormito bene?

                 Sì, molto bene, grazie.

 

Si usa con andare per esprimere l'assenso. In questo caso andare si usa solo alla 3a persona singolare.

 

Esempio:    Va bene!

                 Ti va bene se usciamo stasera?

 

Serve a mettere in risalto l'azione.

 

Esempio:        Una domanda ben precisa.

                     Una bistecca ben cotta.

 

Si tratta anche di un'interiezione molto usata che esprime l'assenso e la soddisfazione, oppure che consente di concludere una conversazione.

 

Esempio:        Bene... penso abbiate visto tutto!

                     Bene, questo é il mercato coperto.

  

141 Il condizionale presente

 

· Verbi del primo gruppo

La "-a" della desinenza dell'infinito si cambia in "-e".

Cantare

 

cant-erei

cant-eresti

cant-erebbe


cant-eremmo

cant-ereste

cant-erebbero

 

· Verbi del secondo gruppo

La -e della desinenza dell'infinito rimane invariata.

Perdere

 

perd-erei

perd-eresti

perd-erebbe


perd-eremmo

perd-ereste

perd-erebbero

  

· Verbi del terzo gruppo

La -i della desinenza dell'infinito rimane invariata.

Aprire                      Colpire

 

apr-irei                     colp-irei

apr-iresti                  colp-iresti

apr-irebbe               colp-irebbe


apr-iremmo            colp-iremmo

apr-ireste                 colp-ireste

apr-irebbero           colp-irebbero

 

142 La parola "lontano"
 

Sia come aggettivo che come avverbio, lontano esprime la lontananza nello spazio.

 

· Aggettivo

Esempio:      É lontano da qui?

                   Trascorre sempre le vacanze in paesi lontani.

                   La casa é lontana un chilometro dall'ufficio.

 

· Avverbio

Esempio:      Se ne va lontano per non essere disturbato.

                   Abitiamo lontano dalla stazione.

  

143 Aggettivi esclamativi
 

Alcune esclamazioni sono degli aggettivi che non bisogna dimenticare di accordare con il nome al quale si riferiscono. Si tratta di attento,

benvenuto, bravo, fermo, o zitto.

 

Esempio:  Fermo Claudio!            

               Attenta signora!

               Benvenuti cari amici!

               Zitte ragazze!

  

144 L'avverbio "già"

 

L'avverbio già introduce un'azione che si é prodotta in precedenza:

 

Esempio:      Li abbiamo già visti.

                    Papà é già tornato dal lavoro.

 

Indica anche l'inizio di un'azione:

 

·        nel passato

 

Esempio:      Già da bambino non mi piaceva  il formaggio.

 

·        nel presente

 

Esempio:      Sento già il profumo dei soldi!

  

Si può mettere davanti a un sostantivo per indicare qualcosa che non é più attuale.

 

Esempio:      Il direttore dell'Italpasta, già amministratore dell'Italpesto.

                    Il Viale XX settembre, già Viale Vittorio Emanuele.

 

É anche un'interiezione, che mette in risalto un'affermazione.

 

Esempio:      Già, questo non mi sorprende!

                   Già, cosa possiamo fare?

 

Ritroviamo già nella congiunzione giacché (o già che), sinonimo di poiché. É sempre seguita da una proposizione all'indicativo.

 

Esempio:      Giacché sei alzato, perché non prepari la prima colazione?

                   Giacché vai al panificio, prendi anche delle paste.