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26. CHICHIBIO E LA GRU
Sottolinea i participi passati e trasformali come nell'esempio.
Esempio:
avendo preso -> dopo aver preso
Viveva a Firenze un nobile cittadino, chiamato messer Corrado, generoso con tutti, il
quale, buon cavaliere, si dedicava ai cani e alla caccia. Un giorno, nei pressi di
Peretola, presa col falcone una bella gru, la mandò al suo cuoco Chichibio, con l'ordine
di arrostirla e di servirgliela a cena. Cotta la gru, si diffuse attorno un odore
gradevolissimo e una ragazzetta della contrada, di cui il buon Chichibio era
innamoratissimo, entrò nella cucina e pregò il cuoco di dargliene una coscia.
L’uomo ovviamente rifiutò ma, considerate le insistenze della fanciulla, per non vederla
adirata, tagliò una coscia alla gru e gliela diede. Portatala in tavola, Corrado si
accorse che mancava una zampa e mandò a chiamare Chichibio, a cui chiese che cosa fosse
accaduto. Il cuoco rispose subito:
- Signore, che le gru abbiano una sola zampa è cosa risaputa.
- Cosa dici? Questa non è la prima gru che vedo!
- Messere, insisté il cuoco, è proprio come vi dico. E ve lo dimostrerò.
Corrado rispose:-Va bene, lo vedremo domattina. Ma ti giuro che, se non sarà come dici tu,
ti farò conciare in maniera tale da ricordarti di me finché campi.
Il mattino dopo, Corrado, a cui non era affatto sbollita l’ira durante la notte,
preparatosi in fretta comandò di sellare i cavalli. Fatto montare Chichibio, lo condusse
sulle rive di un fiume dove si vedevano sempre delle gru. Arrivati nelle vicinanze del
fiume, videro ben dodici gru che se ne stavano tutte su una zampa sola come sogliono fare
quando dormono.
Il cuoco le mostrò al padrone dicendo:
- Messere, potete vedere che ieri non vi ho mentito.
Corrado, guardati gli uccelli, si avvicinò e gridò:
- Oh! Oh!
A quel grido le gru tirarono giù l’altra zampa e, fatto qualche passo, volarono via. Il
padrone si rivolse allora a Chichibio dicendo:
- Che ti pare furfante? Non ti sembra che ne abbiano due?
Il cuoco, vistosi perso, tentò di cavarsela rispondendo:
- Messere, voi non avete gridato "oh, oh” a quella di ieri sera: se glielo aveste gridato,
lei avrebbe tirato giù l’altra zampa come hanno fatto queste.
Corrado, divertitosi con questa risposta, mutò la sua ira in riso e allegria e disse:
- Hai ragione, Chichibio, dovevo fare cosi.
In questo modo, con la sua pronta risposta, il cuoco sfuggì al pericolo e si rappacificò
col suo padrone.
(G. Boccaccio, Decamerone)
30. I CENTO GIORNI
Inserisci nella tabella i verbi, distinguendo tra servili, causativi e aspettuali.
Es. Aspettuali - Servili - Causativi
Oggi è sabato e i ragazzi stanno già pensando al tanto atteso fine settimana. Malgrado
debbano svolgere una difficile verifica, la loro mente è rivolta altrove e non smettono di
fare programmi per i fatidici “cento giorni" che mancano all’esame di maturità. Si
accingono a raccogliere offerte in giro per la scuola con in mano la cassetta di classe:
infatti, per poter organizzare una grande cena e festeggiare il poco tempo che rimane
prima di finire le superiori, sono necessari un bel po’ di soldi.
L’insegnante non vuole che gli alunni si distraggano e continua a richiamare la loro
attenzione sul lavoro da svolgere ma è difficile far fare un compito quando la testa
insegue tutt’altri pensieri. Non ce niente da fare, i ragazzi non si lasciano convincere
dai rimproveri della professoressa che, esausta, alla fine cede e sposta la verifica alla
settimana successiva. Liberatisi finalmente dall’incubo del compito, gli allievi si
mettono a stilare la lista degli acquisti da fare: panini, bibite, posate, piatti,
bicchieri e tovaglioli. C’è, ovviamente, chi pensa alla musica: Gerry, che ha una grande
quantità di canzoni in mp3, si è già accordato con Christian per andare a casa sua nel
pomeriggio e fargli masterizzare su CD i brani delle sue compilation. I ragazzi sono
eccitatissimi: vogliono passare una serata indimenticabile e curano ogni minimo dettaglio.
Sarà una festa da sballo!
Chissà se lunedì, dopo un fine settimana così movimentato, l’insegnante terrà conto che
gli studenti saranno troppo stanchi per potersi concentrare oppure, intransigente, farà
recuperare a tutti i costi il compito saltato...