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Il tempo di una frase subordinata dipende da quello della principale e può
indicare un’azione anteriore, contemporanea o posteriore.
Se il tempo della principale è presente, nella subordinata si avranno:
» passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto per esprimere
un’azione avvenuta prima:
- Andrea racconta sempre che da piccolo era un bambino bellissimo.
» presente o presente di “stare” + gerundio per esprimere un’azione che avviene nello
stesso momento:
- So per certo che a quest’ora mio padre non è in casa.
» presente o futuro per indicare un’azione che avverrà successivamente:
- Perché non mi dici chiaro e tondo che accetterai quell’offerta di lavoro
in Vietnam?
Se il tempo della principale è passato, nella subordinata si avranno:
» imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto, trapassato remoto per esprimere
un’azione avvenuta prima:
- Al centro commerciale, l’altoparlante ripeteva in continuazione che si era
perso un bambino.
» imperfetto o imperfetto di “stare” + gerundio per esprimere un’azione avvenuta nello
stesso momento:
- Ieri Mara mi ha detto che stava andando alla polizia a denunciare il furto
della sua bici.
» condizionale passato o imperfetto per indicare un’azione avvenuta successivamente:
- Ero certo che anche quel giorno sarei stato occupato fino a sera.
Se il tempo della principale è futuro, nella subordinata si avranno:
» futuro anteriore, passato prossimo o passato remoto per esprimere un’azione avvenuta
prima:
- Caterina e Simona potranno annaffiare il giardino solo dopo che il sole sarà
tramontato.
» futuro semplice o futuro di “stare” + gerundio per esprimere un’azione che avverrà nello
stesso momento:
- Domani purtroppo non ci vedremo: quando tu arriverai a casa, io mi
starò imbarcando sull’aereo.
» futuro semplice per indicare un’azione che avverrà successivamente:
- Giovedì la ditta comunicherà ai dipendenti i periodi in cui potranno
fruire delle ferie.
PRINCIPALE PRESENTE
- Sonia spiega perché...
SUBORDINATA REALIZZATA NEL PASSATO (ANTERIORITÀ)
passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto
- al referendum ha votato contro l'energia nucleare.
SUBORDINATA CHE SI REALIZZA NEL PRESENTE (CONTEMPORANEITÀ)
presente, presente di "stare" + gerundio
- al referendum vota contro l'energia nucleare.
SUBORDINATA CHE SI REALIZZA NEL FUTURO (POSTERIORITÀ)
presente, futuro
- al referendum voterà contro l'energia nucleare.
PRINCIPALE PASSATA
- Sonia ha detto che...
SUBORDINATA REALIZZATA NEL PASSATO (ANTERIORITÀ)
imperfetto, trapassato prossimo, passato remoto, trapassato remoto
- il giorno prima non era andata alla lezione di yoga perché era stata impegnata.
SUBORDINATA CHE SI REALIZZA NELLO STESSO MOMENTO (CONTEMPORANEITÀ)
imperfetto, imperfetto di "stare" + gerundio
- stava andando alla lezione di yoga perché si voleva rilassare.
SUBORDINATA CHE SI REALIZZA NEL FUTURO (POSTERIORITÀ)
imperfetto o condizionale passato
- il giorno dopo sarebbe andata alla lezione di yoga perché si voleva rilassare.
PRINCIPALE FUTURA
- Sonia ci informerà...
SUBORDINATA REALIZZATA NEL PASSATO (ANTERIORITÀ)
futuro anteriore, passato prossimo o passato remoto
- sulle decisioni prese, dopo che la riunione sarà finita.
SUBORDINATA CHE SI REALIZZA NELLO STESSO MOMENTO (CONTEMPORANEITÀ)
futuro semplice, "stare" (futuro) + gerundio
- man mano sulle decisioni che si prenderanno durante la riunione.
SUBORDINATA CHE SI REALIZZA NEL FUTURO (POSTERIORITÀ)
futuro semplice
- sulle questioni che l'assemblea dei soci tratterà nella riunione di domani.
ESERCIZI
1. TEMPORALI
Scrivi vicino a ogni frase se la subordinata è anteriore (A), contemporanea (C) o
posteriore (P) rispetto alla principale.
1. Mia nonna mi ripeteva sempre che la sua gioventù era stata caratterizzata da un'estrema
povertà.
2. A distanza di tempo, non so ancora dirti se ho fatto bene a investire tutti i miei
risparmi in questo affare.
3. Una volta il galateo diceva che l'uomo doveva cedere il passo alle signore.
4. Valeria, dopo che sarà passata a prendere a scuola Sofia, verrà a pranzo a casa mia.
5. Le prove dimostravano che l'omicidio era avvenuto ben prima della mezzanotte.
6. Spero che un giorno tutti i tuoi desideri si avvereranno!
7. Penso che andrò al cinema stasera.
8. Sappiamo perfettamente cosa vuoi dire con queste parole!
9. Alessandro, quando si sarà sposato con Anke, andrà a vivere in Germania.
10. Tu andare in pensione? Ma non avevi detto che avresti lavorato fino a settant'anni?
11. Giada si lamenta sempre perché in questo periodo non riesce a trovare lavoro.
12. Quando ho iniziato a lavorare non avevo ancora compiuto sedici anni.
13. Mi stai dicendo che non partirai più per il viaggio in Nepal? Ma perché?
14. Purtroppo sapremo solo il mese prossimo se la fabbrica chiuderà e licenzierà i suoi
dipendenti.
15. Sono contento, perché da oggi finalmente ho la connessione wireless a casa!
16. Dai! Mi dici chi verrà alla mia festa con te?
17. I promotori finanziari assicurano sempre che i loro investimenti frutteranno molti
soldi.
18. Martedì sera a cena ci racconterai com'è andato l’incontro con i genitori della tua
ragazza.
5 RISCRIVIAMO
Riscrivi sul quaderno il testo al passato.
Vi dico in genere i menù che io e Giovanna ci prepariamo in questo lungo inverno: rape
rosse e soia con cipolle. Quando io sostengo che avremmo bisogno di più calorie Giovanna
alza le spalle e dice: "Possiamo anche fare il risotto con la soia, il riso è un alimento
completo”, come dice il suo ricettario di cucina zen. Allora io dico che basta fumare un
po' di meno ed ecco che col prezzo di un pacchetto di sigarette ci compriamo per esempio
due etti di stracchino.
La soia poi è diventata uno di quegli alimenti per i vegetariani ricchi che comprano tutto
nelle erboristerie, ma noi conosciamo una bottega in vico della Maddalena frequentata da
ragazzi cosiddetti extracomunitari, da tossici e prostitute e anche da vecchi pensionati
dove la soia costa milleottocento lire al chilo. Con mezzo chilo di soia ci mangia una
banda di persone abbastanza affamate.
Giovanna una sera arriva e ha una bella sorpresa: una grande pagnotta pugliese con un bel
mazzo di aglio per squisite bruschette. Dice che non ha saputo resistere a questa
tentazione e che anzi stanotte ha sognato che noi due insieme facevamo fuori una montagna
di pane e di aglio e che, quando si è svegliata, è stata presa da questo fortissimo
desiderio, lo penso che almeno nei sogni potremmo mangiare cibi più lussuosi. Comunque
questi desideri materiali di Giovanna mi hanno dato grande gioia perché finalmente si
mangia.
Mentre banchettiamo lei a un tratto rimane con il pane a mezz’aria, sgrana gli occhi e
dice: "Ehhhhhhhl Ehi!” lo:"Sì...", continuando a ingozzarmi.
Lei:“Perché secondo te mi è venuta questa voglia così incontenibile? Mi sa che sono
incinta!”
(R. Campo, In principio erano le mutande, Feltrinelli)