U

 

 

 

UBBIDIRE O OBBEDIRE?

 

Entrambe le forme sono corrette. Non si distinguono per sfumature di significato o di registro e hanno pressappoco la stessa diffusione nell’italiano contemporaneo. 

Obbedire è più fedele all’etimo latino oboedire.

Ubbidire, con la vocale i e con una u- iniziale sul modello di verbi come udire, ha conosciuto invece uno sviluppo di tipo popolare.

 

 

UMANISTA O UMANISTICO?

 

Entrambe le forme sono corrette, con una distinzione di significato.

Umanista, che deriva al latino rinascimentale humanistam ‘insegnante di humanae litterae, cioè lettere classiche’, è un sostantivo e indica oggi un rappresentante dell’Umanesimo o, più in generale, un cultore della letteratura e dell’arte

Angelo Poliziano è stato un grande umanista

Conosciamo uno degli ultimi avvocati umanisti

Umanistico, che è l’aggettivo derivato da umanista tramite il suffisso -ico, indica tutto ciò che è relativo all’Umanesimo o agli umanisti, e per estensione alla letteratura e all’arte in genere

Sto studiando la letteratura umanistica

Il sapere umanistico non si contrappone a quello scientifico.

 

 

UNIONE, COMPLEMENTO DI vedi COMPAGNIA O UNIONE, COMPLEMENTI DI

 

 

UNIVERBAZIONE

 

L’univerbazione è il processo che nella grafia unisce due parole, in origine separate, in un’unica parola

pomo d’oro> pomodoro

franco bollo > francobollo

Può comportare >>>raddoppiamento sintattico della consonante iniziale del secondo elemento

sopra + tutto > soprattutto

oppure no

tutta + via > tuttavia

Spesso la grafia separata e quella univerbata convivono nell’uso contemporaneo

innanzi tutto / innanzitutto

La tendenza è quella a unire le due parole quando il valore dei singoli elementi non è più percepito in maniera netta e distinta

non ostante (in origine, participio presente di ostare) > nonostante

Ma, non essendoci una regola generale, per ogni dubbio è necessaria la consultazione del vocabolario.

 

 

UNO, COMPOSTI DI

 

I composti di uno conservano la forma intera quando sono preceduti dal sostantivo plurale a cui si riferiscono

gradi ventuno, anni trentuno, punti ventuno

Quando il sostantivo segue, i composti possono essere soggetti a >>>troncamento

ventuno gradi > ventun gradi

ma mai a >>>elisione

ventun elicotteri e non ventun’elicotteri

Per gli aggettivi >>>indefiniti qualcuno e nessuno, questa regola vale quando sono di genere maschile

qualcun altro, nessun altro

non, ovviamente, quando sono di genere femminile e, come l’articolo >>>indeterminativo femminile, sono soggetti a elisione (e si scrivono, dunque, con l’apostrofo)

qualcun’altra, nessun’altra.

 

 STORIA 

Oggi il sostantivo di riferimento si accorda al plurale, ma fino a non molto tempo fa era comune una concordanza al singolare

Io avrò ventun anno (G. Guareschi, Don Camillo: mondo piccolo)

oppure era possibile una concordanza al femminile del composto di uno

Ventuna lira. Tariffa (L. Pirandello, Novelle per un anno).

 

 

UN O UN’?

 

Dipende se la parola che segue è maschile o femminile.

• L’articolo >>>indeterminativo maschile un, senza apostrofo, si usa davanti ai nomi maschili che iniziano per vocale, perché si tratta di un >>>troncamento

un amico, un elicottero, un insetto, un uovo

• L’articolo indeterminativo femminile un’, con l’apostrofo, si usa davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale, in quanto si tratta di >>>elisione

un’amica, un’edicola, un’isola, un’ovazione

In alternativa a un’ si può usare anche la forma intera una

una amica, una ovazione. 

 

 

UN PO’ O UN PÒ?

 

La grafia corretta è un po’ con l’apostrofo, perché la forma po’ è il risultato di un >>>troncamento (poco > po’).

Pur scorretta, la grafia con l’accento risulta sempre più diffusa. Basta una rapida ricognizione in rete per accorgersi che un pò non si trova solo – larghissimamente – nei blog e nei forum, ma anche in comunicati stampa, report aziendali e brochure pubblicitarie, per non dire di tesi e tesine. E lo stesso vale, a maggior ragione, per i messaggini SMS, in cui il sistema di scrittura veloce T9 quando si digita la sequenza p + o fa apparire automaticamente sullo schermo la grafia errata (con l’accento), costringendoci – per digitare quella corretta – a operazioni molto più complicate.

 

VEDI ANCHE

apostrofo

accento

 

 

ÙPUPA O UPÙPA?

 

La pronuncia corretta è ùpupa, con accentazione >>>sdrucciola come nell’etimo latino ùpupam

La pronuncia upùpa, con accentazione >>>piana, è dovuta a un errato avanzamento dell’accento sul modello di nomi come pupa.

 

VEDI ANCHE

accento

 

 

URLA O URLI?

 

La parola urlo ha due plurali.

• Il plurale femminile urla si usa quando ci si riferisce a suoni emessi da esseri umani

Sapessi che urla terribili sa lanciare mio fratello

• Il plurale maschile urli si usa per indicare i versi degli animali

quando il mondo sembrava rotolare nel buio e sotto di me sentivo l’inferno sgranchirsi negli urli delle fiere (E. Flaiano, Tempo di uccidere)

ma può essere usato anche per indicare parole o frasi pronunciate a voce alta, con violenza o con rabbia

in quei versi divini risuonano gli urli della folla e gli applausi trionfali (C. Malaparte, La pelle).

 

VEDI ANCHE

plurali doppi

 

 

UTENSÌLE O UTÈNSILE?

 

Entrambe le pronunce sono corrette, e rispondono a significati diversi. 

Utensìle, con accentazione >>>piana, è fedele all’etimo latino utensìlia, e si usa per il sostantivo

Gli utensìli dell’idraulico sono la chiave a stella, il cacciavite e molti altri

Utènsile, con accentazione sdrucciola, segue il latino utènsilem, e si usa per l’aggettivo, quasi esclusivamente nell’espressione macchina utensile

Ci è arrivata una nuova macchina utènsile.

 

VEDI ANCHE

accento