ÃËÀÂÍÀß | ÈÒÀËÜßÍÑÊÈÉ ßÇÛÊ | Ãðàììàòèêà 16-2

Grammatica essenziale della lingua italiana

LA SUBORDINAZIONE

Si ha subordinazione o ipotassi quando due o più proposizioni si collegano fra loro su piani diversi.

La frase subordinata non può stare da sola, ma ha bisogno di appoggiarsi ad un'altra frase, che può essere sia una principale che una secondaria.

Le proposizioni che dipendono dalla principale si chiamano subordinate di 1° grado; quelle che dipendono dalle subordinate di 1° grado si chiamano subordinate di 2° grado e cosi via

Es. Stasera guardo il film (principale)
che hanno trasmesso un mese fa
(subordinata di 1° grado)

mentre mi trovavo in viaggio.
(subordinata di 2° grado)

Le subordinate, a seconda delle funzioni che svolgono all'interno del periodo, possono essere di 3 tipi: sostantive, aggettive, complementari.

□ SOSTANTIVE: svolgono la funzione di soggetto o complemento oggetto nei confronti della reggente.

Sono:

soggettive
oggettive
• dichiarative
• interrogative indirette

□ AGGETTIVI: svolgono la funzione di attributo o apposizione nei confronti della reggente.

Sono:

relative proprie

□ COMPLEMENTARI: svolgono la funzione di un qualsiasi complemento indiretto o di un avverbio.

Sono:  
• causali • condizionali
• finali • avversative
• modali • comparative
• strumentali • eccettuative
• temporali • esclusive
• concessive • limitative
• consecutive • relative improprie (1)

* 1. Le proposizioni relative improprie sono trattate insieme alle relative proprie in Proposizioni Aggettive.


Le proposizioni subordinate, in base alla forma, cioè al modo del verbo, possono essere esplicite o implicite.

- esplicite: quando il vèrbo è espresso in un modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo)

Es. Penso che non sarò promosso.

- implicite: quando il verbo è espresso in un modo indefinito (infinito, participio, gerundio), ma può essere trasformato in un modo finito

Es. Penso di non essere promosso. (1)


* 1. Quasi sempre, perché vi sia una subordinata implicita, occorre che il soggetto della reggente e quello della dipendente coincidano, come nell'esempio riportato «Penso di non essere promosso».

Non è possibile invece trasformare in implicita la subordinata «Penso che tu non sarai promosso» in quanto i soggetti delle due frasi sono diversi.